Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario grammaticale della lingua italiana del 1869 |
Punto fermo - Si pone il punto fermo (.) alla fine del periodo, o d'una proposizione isolata; ed in generale ogni qualvolta si voglia che il lettore faccia una pausa eguale a quella che si fa alla fine d'un periodo. [immagine] |
Punto e virgola - Il punto e virgola (;) si usa a separare i membri più lunghi d'un periodo, e si pone ordinariamente innanzi a ma, poichè, perciocchè, nondimeno e simili - Es. E perciocchè la gratitudine (secondo ch'io credo;) tra le altre virtù è sommamente da commendare, ed il contrario da biasimare; per non parere ingrato, ho meco stesso proposto ec. [immagine] |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Mica, Punto, Nulla, Niente - Mica è particella che rinforza la negativa. - «Non si può mica saper com'andrà.» - A Milano si dice Minga, ma non le precede negativa. - Punto significa mancanza assoluta. - «Non ce n'è punto; Non c'è punto vino.» Si usa sempre unito o con riferenza a un nome, salvo in qualche caso che l'orecchio lo rifiuta. - Nulla indica mancanza di ogni cosa. - «Non c'è nulla», cioè niuna delle cose che ci dovrebbero essere, o si crede che ci debbano essere. - Niente è più generico, e non accenna nè a numero nè a quantità. - «Non ne so niente.» [immagine] |
Essere al punto, Essere sul punto - Dell'esser vicini a fare una cosa, il secondo dice maggior vicinanza, il momento quasi in cui sta per farla chi è al punto. E' al punto chi poco dopo può farla; è sul punto chi da un momento all'altro lo farà. Specialmente nella impazienza, nell'ira, nella collera, è al punto chi la è venuta via via come addensando dentro di sè; è sul punto chi sta per prorompere in atti violenti. - «Dopo tante sevizie era al punto d'andarsene di casa. - Era sul punto di sguainare la spada - sul punto di dargli uno schiaffo.» G. F. [immagine] |
Punto, Niente, Nulla, Punto punto, Ne punto ne poco - Punto accenna a difetto di quantità: « Non c'è punto pane; » e, fuor che negli interrogativi e dubitativi, di cosa sempre con la negativa, come la voce Niente, la quale accenna a mancanza o negazione di esistenza, senza rispetto a quantità. - « Non credo niente. » - Si usa anche come sostantivo: Il niente. - La voce Nulla viene a dir lo stesso, e suona Niuna cosa; perciò ha meno efficacia di Niente, che viene a dire Nè ente, Non esistente. - Punto punto, invece di aumentare la privazione o il difetto, la modifica, ed è lo stesso che Tanto o quanto, Alcun poco. - Nè punto nè poco, rincara enfaticamente la negazione di possesso o di esistenza. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Mica, Punto, Punto punto, Nè punto nè poco, Nulla, Nulla nulla - Mica sta bene nelle frasi di disapprovazione o di scusa, cioè negazione condizionale; è sempre combinato col non; uno dice: non istà mica bene fare la tal cosa, perchè ecc.; e l'altro risponde: non l'ho mica fatto io. Punto è negazione più assoluta. Punto punto, negazione totale: a ciò che dite non do retta punto, nè ci credo punto punto; cioè non ne credo una sola parola. Nulla nulla ha lo stesso significato di punto punto, quando è detto assolutamente; e forse è più asseveratamente negativo di esso; nulla è naturalmente men forte di nulla nulla; ma quest'ultimo ha pure un altro senso che equivale a, per poco: nulla nulla che mi muova, guadagno la mia giornata; nulla nulla che me ne venga l'idea o la volontà, faccio ecc. Nè punto nè poco vale, niente affatto; ma si dice per disprezzo e con una certa amarezza: chi fu già una volta ingannato protesta di non volere più credere nè punto nè poco a parole lusinghiere; ma se è credulo di natura, nè una nè due lezioni gli basteranno. [immagine] |
Punto (di tutto), In punto, In buon punto, Al punto, Per l'appunto, Appunto, Appunto appunto, Appuntino, A un puntino, Punto per punto, A un punto preso - Di tutto punto esprime la totalità assoluta della cosa o meglio l'insieme delle parti che la costituiscono: vestito, armato di tutto punto. In punto, si riferisce al tempo in genere; essere in punto, vale presti ad operare; in buon punto dice tempo opportuno: partire, giungere in buon punto; al punto significa il tempo concertato, un momento estremo o determinato; sono al punto di non saper più che fare, sono partiti al punto di mezzanotte secondo il convenuto. Appunto è affermazione o conferma; appunto appunto è più forte, come in genere ogni replica di aggettivo, verbo o avverbio; per l'appunto è affermazione o conferma del caso speciale. Punto per punto dice l'esattezza dell'operare o la perfetta coincidenza di due cose che nei loro punti più esenziali si corrispondono; si risponde a una lettera punto per punto; un avvocato controverte punto per punto gli argomenti dell'avversario. Appuntino pare riferirsi a cose più minute; si giunge appuntino quando si sta proprio al minuto; si copia appuntino quando non s'ommette nè punto nè virgola. A un puntino vuol significare che all'esattezza assoluta di tempo o d'altro non manca che una cosa da nulla. A a un momento, a un'ora convenuta, come di appuntamento, convegno o altro. [immagine] |
Essere in punto di…, Al punto, Sul punto, Essere in procinto, Essere vicino, Essere lì lì - Essere in punto vale essere all'ordine, disposto o preparato a fare; suppone necessità o disposizione antecedente: essere in punto di morte. Al punto suppone i verbi giungere, arrivare; giungere, arrivare al punto prefisso; come spazio, e più come tempo, indica limite assai più ristretto; e così bene si dirà: essere, trovarsi, giungere al punto estremo, che in punto estremo non si direbbe; sul punto, come tempo, è proprio l'attimo in cui la cosa succede; come spazio, sarebbe il punto occupato dalla cosa stessa: in punto può significare vicinanza di momenti, d'ore; al punto, di un momento più o men lungo; sul punto, l'istante vero dell'azione. L'uomo che trovasi in punto di morte, pur si lusinga di non essere ancora al punto estremo, e proprio sul punto d'andarsene. Si mette al punto un fucile quando si vuol tirare il colpo: mettere un uomo al punto è stuzzicarne l'amor proprio, l'ira o altra passione onde risolverlo ad agire: essere al punto e sul punto significa anche impazienza o sdegno vicino a scoppiare. Essere in procinto indica risoluzione d'agire provocata da qualche motivo, ma che la riflessione ancora governa; la malevolenza, la calunnia mettono l'uomo in procinto di fare qualche brutto colpo. Esser vicino non significa se non che il tempo assai prossimo in cui si compirà qualche progetto; sono vicino a divenir autore, dice un tale che ha finito o quasi finito di scrivere un'opera e che si accinge a stamparla. Essere lì lì vale essere trattenuto appena da un ostacolo tanto tenue e fragile, che può rompersi da un momento all'altro, e dare libero sfogo alla piena: dicesi tanto dell'ira o di altra qualunque smania che gorgoglia nel cuore e trabocca, quanto del timore eccessivo di malanno che ci arrivi addosso, per cui sempre ci pare sia lì lì per colpirci. [immagine] |