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Informazioni utili online sulla parola italiana «proposizione», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Proposizione

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola proposizione è formata da dodici lettere, sei vocali e sei consonanti. Lettera maggiormente presente: o (tre). Divisione in sillabe: pro-po-si-zió-ne. È un pentasillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con proposizione per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Facci una proposizione che sia almeno discutibile!
  • Il professore ha intenzione di premiare l'alunno che presenterà la proposizione migliore.
Non ancora verificati:
  • A scuola ebbi difficoltà nel ricordarmi le diverse classifiche della proposizione: temporale, comparativa, consecutiva etc..
Citazioni da opere letterarie
Il nome della rosa di Umberto Eco (1980): Guglielmo tossì educatamente: “Eh… oh…” disse. Così faceva quando voleva introdurre un altro argomento. Gli riuscì di farlo con buona grazia perché era suo costume – e credo sia tipico degli uomini della sua terra – iniziare ogni suo intervento con lunghi gemiti preliminari, come se avviare l'esposizione di un pensiero compiuto gli costasse un grande sforzo della mente. Mentre, mi ero ormai convinto, quanti più gemiti egli anteponeva al suo asserto, tanto più egli era sicuro della bontà della proposizione che esso esprimeva.

La vecchia casa di Neera (1900): — Già — disse subito il signor Pompeo, gettando sul quadro una occhiataccia di sprezzo — incomincia il titolo ad essere sbagliato. Io domando cosa vuol dire Viene? Chi viene? Il titolo, quando non sia un nome proprio, come Andromaca, Caino ed Abele, ecc. oppure un nome che è per se stesso un qualificativo, come Alba, Tramonto, Bosco, deve darci una proposizione completa col soggetto, oggetto e verbo.

Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana (1901): Erano usciti d'imbarazzo così. E a tavola, con la scusa che i vini nuovi sono traditori, tutti avevano bevuto il vino vecchio; e il cavalier Pergola che voleva far prendere una sbornia a don Aquilante, l'aveva presa invece lui, leggerina, sì, come quella di don Fiorenzo Mariani che gli sedeva dirimpetto, ma chiassona e con la fissazione: — Don Aquilante, evocate gli Spiriti, o li invoco io! — mentre don Fiorenzo, levato in piedi col bicchiere in mano, per dimostrar che la sua testa era serena, ripeteva sfidando il cavaliere: — Pietro ama la virtù! Qual'è il soggetto della proposizione?

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per proposizione
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: preposizione, proposizioni.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: propose, propone, propizio, propizie, propizi, prose, prozio, prozie, prone, prione, popi, pope, poso, pose, pozione, pone, pizio, pizie, pizi, pione, rosi, rosone, roso, rose, rizine, rione, opzione, ozio, zone.
Parole con "proposizione"
Finiscono con "proposizione": riproposizione.
Parole contenute in "proposizione"
osi, pos, pro, zio, ione, posi, zione, proposi, posizione. Contenute all'inverso: noi.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "proposizione" si può ottenere dalle seguenti coppie: prode/deposizione.
Usando "proposizione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * posizionerà = prora; compro * = composizione; ricompro * = ricomposizione.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "proposizione" si può ottenere dalle seguenti coppie: prose/esposizione.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "proposizione" si può ottenere dalle seguenti coppie: prora/posizionerà, compro/composizione, ricompro/ricomposizione.
Usando "proposizione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ricomposizione * = ricompro.
Sciarade e composizione
"proposizione" è formata da: pro+posizione, proposi+zione.
Sciarade incatenate
La parola "proposizione" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: proposi+posizione.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario grammaticale della lingua italiana del 1869
Proposizione - E' un giudizio espresso con le parole. Es. Il cielo è sereno. Il mare è tranquillo.

Ogni proposizione si compone di tre elementi, soggetto, verbo ed attributo. (V. queste voci).

La proposizione può essere semplice, complessa, composta, ellittica; (V. queste parole) e ve ne ha principali, complementari, coordinate ec. (V. queste voci).

Avvertano i giovanetti inesperti a non confondere la voce Proposizione con Preposizione (V. questo termine). [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Proposizione - S. f. Discorso che afferma o nega checchessia. Aureo lat. Varch. Lez. Dant. 1. 199. (M.) Questa proposizione, che tutte le cose abbiano l'essere… s'appartiene al filosofo naturale. Bellin. Disc. 1. 202. Farebbe di mestieri… tornassero tutt'insieme e nel medesimo tempo ad esercitar quelle (forze) di prima; come io vi aveva detto di volermi mostrare nella seconda parte della mia proposizione. Segner. Risp. Quiet. 12. 1. Per dannar me non doveva egli mai pigliare a difendere quella proposizione, ribattuta da me con qualche acrimonia. E appresso: Doveva lasciare che quegli la difendessero come proposizione di senso non solo buono, ma ottimo, i quali ne diffusero i primi semi nel Cristianesimo. E 13. 4. Questa proposizione che recitai, dipende in libri tali da altri principii non degni d'approvazione.

2. (Mat.) Teorema o Problema; Discorso col quale si annunzia una verità da dimostrarsi, o una quistione da risolvere. [Cont.] Pig. Mec. Guidub. del Monte, 34. Sotto il nome di proposizione si contiene il problema ancora, vocabolo greco, ma il problema ha davantaggio della proposizione in particolare che ordina e insegna ad adoperare qualche effetto, dove la proposizione suole stare nella nuda speculazione solamente. G. G. Risp. Bard. Sia vero il detto di Platone: che la nostra scienza non è altro che una certa ricordanza di proposizioni da noi benissimo intese, e per se stesse manifeste. [Laz.] Gal. Gal. Disc. Grav. Io definirò alcuni termini, e poi esplicherò alcune proposizioni, delle quali come di cose vere e note, io posso servirmi a' miei propositi. = Viv. Resist. Sol. 221. (M.) Proposizione trentunesima… Data la lunghezza AB, sotto di essa fare una canna uguale alla data CDE.

3. (Gram.) † Una parte dell'orazione: lo stesso che Preposizione. Salv. Avvert. 2. 1. 15. (C) Perciocchè a questo difetto de' casi supplisce in parte con le proposizioni il volgare. E appresso: Quelle poche particelle, le quali segni de' casi si chiamano dalla più parte, in niuna lor cosa sono dal vero differenti dalle proposizioni.

4. Per Detto comunemente approvato, al quale non può contraddirsi, Massima. Dant. Conv. 183. (C) E fondasi sopra una proposizione filosofica, che dice, che quando queste due cose si truovano convenire in una, che ambo queste si deono riducere ad alcuno terzo.

5. Per Quello che si propone da trattare, o da fare, o da approvarsi; Proposta. Bocc. Nov. 10. g. 4. (C) Acciò che meglio t'avveggi di quello che fatto hai, infino ad ora voglio e comando, che ciascun s'apparecchi di dovere domane ragionare di ciò che ad alcun amante, dopo alcuni fieri o sventurati accidenti, felicemente avvenisse. La qual proposizione a tutti piacque. Salvin. Pros. Tosc. 84. (Man.) Così questa mia proposizione portata da voi… spero che farà una tale impressione ne' cuori degli Accademici, che volentieri e d'accordo tutti quanti l'abbracceranno.

6. † Per Deliberazione. Amet. 74. La mia bellezza fu cagione di rompere le mie proposizioni. Meglio Proponimento o Proposito.

7. (Log.) Membri o Parti delle quali si compongono i sillogismi. [Cont.] Picc. A. Instr. filos. 55. Nel sillogismo,… il detto mezzo termine preso una volta come soggetto, e l'altra come predicato, fa nascer la conclusione che andiam cercando; e quella proposizion dove egli sarà soggetto, si chiamerà la maggiore proposizione nel sillogismo, e l'altra la minore. = Dant. Par. 24. (C) Io udi' poi l'antica e la novella Proposizione che sì ti conchiude. Circ. Gell. 9. 211. Non sarà ella provata ogni volta, che sien provate le proposizioni che la inferiscano? Boez. Varch. 4. pros. 4. A chi pare strano concedere la conchiusione, ragionevole cosa è che… dimostri alcuna delle due proposizioni, che sono andate innanzi, le quali i loici chiamano premesse, essere falsa.

Bern. Orl. Inn. 27. 1. Che necessaria tengon, non che vera, Una lor logical proposizione.

(Rosm.) Log. par. 374. Un giudizio espresso con vocaboli chiamasi una proposizione.

Proposizioni causali. (Rosm.) Log. par. 382. Le causali che congiungono all'effetto la causa colla particella perchè o simili.

Proposizioni comparative. (Rosm.) Log. p. 384. Le comparative, che asseriscono e negano un predicato a un dato subietto ugualmente o più o meno che ad un altro.

Proposizioni condizionali. (Rosm.) Log. par. 382. Le condizionali o ipotetiche che affermano o negano alcuna cosa sotto condizione.

Proposizioni contradditorie. (Rosm.) Log. par. 451. Le proposizioni, l'una delle quali nega puramente e totalmente quello che l'altra afferma, si dicono contradittorie.

Proposizioni contrarie. (Rosm.) Log. par. 451. Ogni qualvolta una proposizione nega solo parzialmente quello che l'altro afferma, o negando totalmente, asserisce, in pari tempo o nega qualche altra cosa, si dicono proposizioni contrarie.

Proposizioni copulative. (Rosm.) Log. par. 382. Le copulative, cioè quelle che uniscono due proposizioni colle particelle e, ne e simili.

Proposizioni disgiuntive. (Rosm.) Log. p. 382. Le disgiuntive che uniscono proposizioni semplici colle particelle o, ovvero.

Proposizioni eccettuative. (Rosm.) Log. p. 384. Le eccettuative, che eccettuano qualche cosa da ciò che affermano.

Proposizioni equipollenti. (Rosm.) Log. p. 391. Due proposizioni sono equipollenti quando esprimono lo stesso giudizio con diversi vocaboli, o in una diversa forma logica.

Proposizioni esclusive. (Rosm.) Log. par. 384. Le esclusive, che attribuiscono il predicato a quel solo subietto, escludendo ogni altro colla parola solamente e simili.

Proposizioni incidenti. (Rosm.) Log. par. 382. Le incidenti, le quali sono meramente esplicative, dimodochè ommettendosi, resta la proposizione principale, e questa può esser vera anche se l'incidente è falso.

Proposizioni modali. (Rosm.) Log. par. 384. Le proposizioni che i logici chiamano modali, anche esse composte, sono quelle che esprimono il modo col quale il predicato conviene o ripugna al subietto.

Proposizioni parziali. (Rosm.) Log. par. 374. Parziali, quelle che hanno per subbietto una collezione incompleta, ossia parziale, e il predicato conviene alle singole cose contenute in essa.

Proposizioni singolari. (Rosm.) Log. par. 376. Singolari quelle che hanno un subietto singolare, come…

Proposizioni universali. (Rosm.) Log. par. 374. Universali quelle che hanno per subietto una collezione completa di cose, e il predicato si attribuisce a tutte le cose singole comprese in essa.

Proposizioni vaghe. (Rosm.) Log. par. 588. Proposizioni vaghe sono quelle, il cui subbietto si può riferire ad individui diversi, o sieno questi alcuni (proposizioni particolari) o un solo indeterminato (proposizioni singolari).

[T.] Proposizione, Azione del proporre ad altri idea o partito; o parole con cui si propone. Nel primo senso è term. gramm. e log.

T. Nel senso gen., quasi corp., uso stor., I pani della Proposizione, che nella vecchia Legge ponevansi nel tempio, come offerta di grazie a Dio. Vang. Davide mangiò de' pani della Proposizione.

II. Senso log. (Rosm.) Proposizione, è un giudizio espresso in parole. E: Ogni proposizione è composta di due termini (subietto e predicato) e di una affermazione; tre proposizioni formano un'argomentazione. E: Perchè sia falsa la proposizione intiera, basta che sia falso anche un solo dei giudizii in essa compresi. T. Proposizione potenzialmente racchiusa in un'altra. (Rosm.) Proposizioni subalterne si chiamano dai logici quei giudizii particolari in cui si può spezzare il giudizio universale: se è vero questo, vero è anche il primo, se il subbietto è affermativo. Se la proposizione contraddittoria della subalterna è vera, è vera altresì la contraddittoria della principale. E:Proposizione inconvertibile. E: Pigliando una proposizione qualunque per vederne la verità, conviene conoscerne la ragione ultima. Restava dunque a sapere se questa ragione ultima d'una proposizione dovesse essere l'ultima anche per tutte le altre. Convien dunque dire, che anche il principio della certezza, s'egli c'è, dev'essere un solo per tutte le proposizioni possibili.

III. Senso gramm. T. Soggetto della proposizione. – Proposizione semplice. – Complessa. – Un periodo può avere più d'una proposizione; e saper congegnarle in maniera che nè si sperdano nè s'ammontino, ma, l'una coll'altra aiutandosi, facciano forze e armonia, è bellezza estetica e logica.

IV. T. Serie di cose proposte a meditare o a credere D. 3. 24. L'antica e la novella Proposizion… Onde l'hai tu per divina favella? [Cors.]Pallav. Stor. Conc. 8. 12. 11. Un'altra maniera di fede può aversi… dipendente non dalla sola proposizion della Chiesa, ma o da privata rivelazione di Dio, o da proposizione universale della Chiesa, e insieme…

V. Senso prat. T. Viv. Disc. Arn. 29. Assicuratisi fin qui dell'esistenza del disordine, ed additatene brevemente le cause, passo alle proposizioni de' rimedii. Corsin. Ist. Mess. 1. 37. Quegli che più degli altri insisteva nella proposizione di eleggere un governatore, era… Bott. Stor. It. Cont. 7. 50. Il re Luigi si chiamò offeso della proposizione del duca, abbandonò le pratiche della concordia… – Nel pensare alle proposizioni mi erano state fatte.

Ass. T. Mi fece una proposizione. Nel prezzare la roba, dicono, Faccia lei una proposizione (dica quanto darebbe).

Nel senso del num. Il. T. Quanto mi ferisse una proposizione tale (questo dicesi anche d'un discorso in gen., che non sia una proposta di condizioni.

VI. † Proposizione per Preposizione. T. Giacom. Lez. 2. 2. 274. E 283. – Buommatt. Ling. Tosc. 68.
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