Note |
Da notare che l'accento da usare sulla "e" finale deve essere acuto (la vocale è chiusa). È sbagliato scrivere perchè con l'accento grave. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Treccani | Wikipedia |
Liste a cui appartiene |
Lista Terminanti con "e" con l'accento acuto [Paté, Pavé « * » Persisté, Piové] |
Lista Parole Monovocaliche [Perbene, Percepente « * » Perde, Perdente] |
Informazioni di base |
La parola perché è formata da sei lettere, due vocali (tutte uguali, è monovocalica) e quattro consonanti. Divisione in sillabe: per-ché. È un bisillabo tronco (accento sull'ultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con perché e canzoni con perché per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il «no» di Anna di Luigi Pirandello (1895): – Mi pareva che qualcuno fosse scappato. – Sì, Rita – rispose allo stesso modo Anna. – Oh! – fece Mondino, sorridendo. – E perché scappa? Faccio anche paura? - Sedé accanto al letto, e prese tra le dita l'esile polso di Anna. – Io ho avuto il torto, signorina – riprese senza lasciare il polso – di bussare a certe porte, a cui non dovevo, e ne sono pentito. Oh se sapesse quanto! Molto… molto… mi creda! Mi sono smarrito come un cieco, signorina! Apro gli occhi adesso; ma spero, non troppo tardi – se lei vorrà credere al mio pentimento, e perdonarmi… Una sfida al Polo di Emilio Salgari (1909): — Pur di guadagnare del denaro, mi sentirei capace di scendere all'inferno e di andare a rompere tutte le corna di compare Belzebù, — disse l'ex-baleniere. — Perché credete che io abbia accettato di condurre il signor di Montcalm al Polo? Per rivedere i ghiacci e fare la conoscenza, o meglio rinnovarla, cogli orsi bianchi, le foche e le morse? No; ma per la grossa somma che mi ha offerto, mio gentleman. Studio di donna di Federico De Roberto (1888): Senza saper bene perché, l'Olderico si sentiva vincere da una freddezza crescente; aveva creduto di trovare la donna incontrata al romitaggio; ne aveva invece dinanzi un'altra. Come la duchessa parlava della noia dell'autunno, delle promesse dell'inverno, egli finì per darle ragione, contro genio, per darsi un contegno. |
Scioglilingua |
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Proverbi |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per perché |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: parche, pecche, pesche, porche, purché. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: cerchi. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: pere, pece. |
Parole con "perché" |
Finiscono con "perche": guttaperche. |
Contengono "perche": ipercheratosi. |
Parole contenute in "perche" |
che, per. |
Incastri |
Inserendo al suo interno ossidi si ha PERossidiCHE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "perché" si può ottenere dalle seguenti coppie: pepa/parche, pepo/porche, peraltro/altroché, perda/dache, perdermi/dermiche, perdimenti/dimentiche, pereti/etiche, perfidia/fidiache, perfosfati/fosfatiche, periodi/iodiche, peritali/italiche, peritteri/itteriche, perlai/laiche, permani/maniche, pero/oche, pertossi/tossiche. |
Usando "perché" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * chela = perla; * chele = perle; pope * = porche; pupe * = purché; * chelata = perlata; * chelate = perlate; * chelati = perlati; * chelato = perlato; * chelone = perlone. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "perché" si può ottenere dalle seguenti coppie: perire/eriche, periremo/omeriche, perirete/eteriche, perite/etiche, perito/otiche, perla/alche, perse/esche. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "perché" si può ottenere dalle seguenti coppie: perla/chela, perlata/chelata, perlate/chelate, perlati/chelati, perlato/chelato, perle/chele, perlone/chelone. |
Usando "perché" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * parche = pepa; * porche = pepo; porche * = pope; purché * = pupe; turche * = tupè; * dache = perda; * etiche = pereti; * laiche = perlai; * iodiche = periodi; * maniche = permani; * altroché = peraltro; * dermiche = perdermi; * fidiache = perfidia; * italiche = peritali; * tossiche = pertossi; * itteriche = peritteri; * dimentiche = perdimenti; * fosfatiche = perfosfati. |
Sciarade e composizione |
"perché" è formata da: per+che. |
Intarsi e sciarade alterne |
"perché" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: pece/rh. |
Intrecciando le lettere di "perché" (*) con un'altra parola si può ottenere: * lui = pleuriche; * alati = paleartiche; * lagoni = pelargoniche; * ricadi = pericardiche; * docenti = pedocentriche; * rigasti = perigastriche. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Onde, Laonde, Il perché, Per la qual cosa, Per il che, Per lo che - Sono tutti modi congiuntivi di conseguenza, ne' quali la differenza è lievissima, e sta, più che altro, nella maggiore o minore efficacia ed eleganza. Onde spesso si confonde con la particella pronominale, e spesso si usa stortamente per la congiunzione causale Affinchè o Acciocchè, e però si presceglie il Laonde. - Più determinato e più elegante è Il perchè; da alcuni usato alla buona in forma di Per il che, e pedantescamente in forma di Per lo che. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Perché, Per che ragione - Molte volte il perchè non è una ragione, ma è un capriccio, una fantasia, una matteria; egli è per ciò che si dice sovente: il libro del perchè non è ancora stampato. Il primo è modo di domandare più assoluto, più spiccio; il secondo, più modesto, più urbano. [immagine] |
Perché, Perloché - Perchè risponde o si riferisce a una cosa generica; perlochè, alla cosa allora immediatamente esposta: perchè l'uomo è uomo, deve ragionevolmente operare; perlochè mi fa specie che molti operino più bestialmente che altro. [immagine] |
Avere motivo, aver ben d’onde, Avere un perchè - Il primo dice meno, perchè il motivo può essere anche frivolo; il secondo dice più, mentre il perchè non si desume da cause di niun valore: aver ben d'onde dice una causa più recondita, più appassionata e perciò più forte; dicesi anche: un perchè, e i miei perchè, i motivi, e i miei motivi. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Perché - [T.] Partic. comp. dí Per e Che, la quale da' varii usi di Che, pron. o partic., e dai varii sensi di Per, prende usi e signif. differenti.
Idea di ragione o cagione. T. Per che cosa; Per quale causa. E qui il Per corrisponde all'Ob o all'Ad, il Che al Quid. Il seg. rende chiara ragione del senso. = Bocc. Nov. 3. g. 10. (C) Chi egli era, e perchè venuto, e da che mosso, interamente gli discoperse. (Per che cosa venuto, Ad quid). Petr. Son. 77. part. I. Qui son securo, e vo' vi (vi voglio) dir perch'io Non, come soglio, il folgorar pavento. [Pol.] Cas. Gal. 70. Ciascuno volentieri seguita i vestigi del suo signore, ancora senza saper perchè. T. Quindi rispondendo a domanda o tacita o espressa, accennando la ragione del fatto o la causa e cagione dell'avvenimento Vang. Ti rimisi ogni debito, perchè m'hai pregato. Alam. Colt. 4. 83. Perchè dolce e leggier, l'abete è il meglio. Quindi sovente con l'interr., Ripetuto. Bocc. Nov. 10. g. 9. (C) Perchè non dicevate voi a me; falla tu? È nov. 9. g. 8. E nov. 1. g. 1. Perchè mi distendo io in tante parole? Dant. Purg. 5. Deh perchè vai? deh perchè non t'arresti? E 1. 2. Dunque che è? Perchè, perchè ristai? Perchè tanta viltà nel cuore allette? Perchè ardire e franchezza non hai, Poscia che tai tre donne benedette Curan di te? Omesso il verbo. T. Rut. 2. Perchè a me questo, ch'io abbia trovato grazia dinanzi agli occhi tuoi? – Così potrebbesi dire: Perchè a me quest'insulto di credermi un conte? – Perchè tanta boria di glorie passate già? – Perchè corrucciato? – Perchè cotesto? T. Coll'inf. poi. D. 1. 2. Di Silvio lo parente… ad immortale Secolo andò (Enea vivo all'Eliso)… Andovvi poi lo vas d'elezïone (S. Paolo al cielo … Ma io perchè venirvi? o chi 'l concede? Io non Enea, io non Paolo sono. – Perchè non scrivere due parole anche a me? T. Domandando ragione, con enf., e talvolta in tono d'iron. o di provocazione. Perchè mai? più efficace. – Perchè dunque, accenna a conseguenza e rincalza. – Or perchè, collega le idee o i tempi. – E perchè, più vivo. – Ma perchè, più impaziente. – Perchè mo', non è forma tosc. T. Perchè così, modo di risposta puerile, o d'ostinato dispregio, o di cel. Sim. Perchè sì, perchè no. In altro senso Perchè sì, la ragione del Sì. [Cors.] Fir. Trin. 1. 1. I' giucherei la vita contro un morso di berlingozzo, che non ha a far nulla seco. Gio. E perchè? Golp. Perchè? perchè sì. = E 2. 6. (C) E' non gnen' ha voluto dire perchè sì; basta, ch'e' sa, ch'ella ne è contenta. [L.B.] Perchè le due non fanno le tre, fam. risp. a un Perchè a cui non si vuol dar ragione, o per stizza, o per cel. o per altra qualsiasi causa. T. Rendendo ragione del detto, si può dopo il punto incominciare il costrutto dal Perchè, come da Imperocchè. Giova così incominciare, quando la ragione che adducesi merita che sia considerata da sè, o anche quando il costrutto continuato, risichi d'andare in lunghezza soverchia, Imperciocchè o Imperocchè, oggidì troppo pesanti. 2. Perchè sost. T. Il perchè. Arist. Τὸ διὰ τι. Dire il perchè, o Chiederlo, è più determinato che Dire o Chiedere perchè. Anche plur. I perchè. Fr. Giord. 53. (C) Non faresti un passo senza perchè. Dant. Inf. 32. O tu che mostri, per sì bestial segno, Odio sovra colui che tu ti mangi, Dimmi 'l perchè… Fior. S. Franc Pregando Iddio che gli rivelasse il perchè. Bocc. Nov. 6. g. 2. Senza alcuna cosa dire del perchè, amendui gli fece pigliare a tre suoi servidori. T. Prov. Tosc. 119. Il libro del perchè è molto grande. E ivi: Il libro del perchè stampato ancor non è. T. Col pron. possessivo. Ci avevo il mio perchè. – Anche in senso di biasimo e d'iron. A portare la barba piuttosto in questa forma che in quella, e' ci avrà i suoi perchè. – E non accennando a pers. Tutte le cose, per casuali che pajano, hanno un perchè nelle cose antecedenti. Di tutte le cose c'è il suo perchè: ma a volerne trovare troppi, si risica di non dare nel segno. [G.M.] In tutte le cose c'è il suo perchè. – Se non vado al teatro, ho il mio perchè. Tocc. Lett. crit. 133. (Gh.) Questo… non vorrei che intervenisse ora a me, o P. Orsi, con voi, col farvi furia su questo perchè… Siete voi ancora all'ordine? Al tempo ch'io v'ho dato, egli avrebbe a essere un perchè stagionato e tanto fatto. State a vedere… ch'egli ha ora a venir fuori il P. Orsi con un percheone sì stempiato, ch'egli ha a far paura alle colonne d'Ercole. [L.B.] Giuoco del perchè. Consiste in questo: Il capo giuoco domanda a uno molte cose, mettendoci sempre un Perchè. Chi risponde non deve però metterci alcun Perchè: Son venuto a prendere quel vestito. – Non l'ho fatto. – Perchè non l'ha fatto? – Non avevo occhiali. – Perchè non aveva occhiali? – Mi si ruppero. – Perchè le si ruppero? – Perchè mi caddero. – Oh paghi il pegno. 3. Nel seg., inusit., l'art. soprabbonda. Vit. SS. Pad. 2. 176. (C) Dimandollo della cagione, il perchè non poteva tornare. † Vit. S. Gir. 95. Innocenti siamo di questo maleficio, il perchè (per il quale) noi siamo condannati a questa morte. † Nell'es. preced. non ha così espressa l'idea di ragione, come il seg. Fr. Giord. Pred. R. (C) Non bisogna operarlo; il perchè sovrasta a tempo il gastigo. (Può spiegarsi come ell.: Il perchè è questo che…). 4. Non è affatto morto nella lingua scritta. Il perchè nel senso di Per la qual cosa, in principio del periodo o d'un membro importante di quello; e può intendersi come ell., e spiegarsi: Quel che ho detto è il perchè di ciò che ora segue. Bocc. Nov. 10. g. 3. (C) Il perchè, comprender si può, alla sua potenzia essere ogni cosa soggetta. E nov. 7. g. 2. Sen. Declam. 46. Il perchè, io giudico che tu se' adultera. Cron. Morell. 303. Il perchè, e' s'arrenderono piuttosto al consiglio del Duca E altrove. M. V. 11. 20. Il perchè, quelli d'entro inviliti,… si gittarono per uno dirupato. E 8. 99. 5. T. Perchè, quando sta in senso di Per la qual cosa o Per il quale o la quale, potrebbesi anche scrivere disgiunto. D. 1. 29. Alla cagion perch'io guardava. = Bocc. Filoc. 2. 171. (Gh.) Dimmi… Qual è la cagione perchè m'è fatta questa ingiuria? E nov. 8. g, 3. E per che cagione? disse Ferondo. Disse il monaco: Perchè tu fosti geloso T. D. 1. 26. (Nella fiamma che punisce gl'insidiatori, dove sono Ulisse e Diomede) Piangevisi entro l'arte perchè morta Deïdamìa ancor si duol d'Achille (tolto all'amore di lei per l'astuzia d'Ulisse, che lo trasse alla guerra troiana). Scrivere qui Per che morta, mi parrebbe ambiguo. Col neut. Bocc. Nov. 1. g. 1. (C) Mansuetamente cominciò a volere riscuotere e fare quello per che andato v'era. E Filoc. 2. 207. (Gh.) Tu hai fatto quello per che io discesi ad aiutarti; però intendo di tornare onde (colà onde)… Modo fam. Borgh. Vinc. in Pros. fior. 4. (Gh.) Per l'opinione, che oggi corre, dell'autorità d'Aristotite…, e molti, senza udire nè perchè nè per come, non accettano come l'uomo punto si svia da lui… 6. Nel senso di Quia o Quoniam, quando gli corrisponde un Perciò o Però o sim.; espresso o sottint.; dove prima adducesi la ragione o cagione, e poi segue il fatto o il giudizio. Varch. in Pros. fior. 2. 5. 59. (Gh.) E perchè questo segno (costellazione) n'arreca col suo nascimento grandissima tempesta, però fu posto dal poeta artificiosamente in luogo. – Sottint. il Però o sim. Petr. Canz. 6. 1. part. I. (C) Perchè la vita è breve, E lo 'ngegno paventa all'alta impresa, Nè di lui nè di lei molto mi fido. Bocc. Nov. 7. g. 5. Perchè ella così tosto non eleggeva, le dicea villania. 7. † Nel senso di Per la qual cosa, che sarebbe in lat. barb. Ob quod, o ancora più barb. Pro quo o Per quod, rendendosi ragione di fatto o giudizio, e concludendo o deducendo. Anche qui gioverebbe sovente disgiungerlo. Dant. Purg. 2. (C) E come a più a più presso noi venne (l'angelo)… più chiaro appariva; Perchè l'occhio d'appresso nol sostenne. Fior. S. Franc. 151. Il tale commise il tale peccato; perchè gli furono cavati gli occhi. Nov. ant. 100. 17. Alcuna volta, per lo giacere rivescio, adiviene che 'l sangue si raguna intorno del cuore, perchè ne riceve angoscia, e indeboliscono gli spiriti. Cas. Lett. 74. Perchè ti priego, che tu ti astenga di fare esercizio violento, e di mangiare, come tu suoli, le fave a staia, e le ciriege a ceste. 8. Siccome il Per dice e la ragione e il mezzo (V. PER); così Perchè. Vivissimo, in senso di Acciocchè, e più spedito. [Cors.] Segner. Dich. Pat. Nost. 2. 5. Il Signore ha voluto che qualunque volta si recita l'orazione domenicale, chiamiamo Dio con questo nome di Padre, perchè ci riduciamo spesso a memoria, non solo la dignità dello stato nostro… = Dant. Inf. 11. (C) Ma, perchè poi ti basti pur la vista, Intendi come e perchè son costretti (il secondo è nel senso del § 1). Bocc. Nov. 9. g. 9. Lo 'ncominciò a battere (l'animale), perchè 'l passasse (il ponte). 9. Antiq., ma non oscuro, laddove ha senso aff. al sempl. Che, ma alquanto intens., e prossimo a quello del seg. §. Dant. Purg. 6. (C) Che val perchè ti racconciasse il freno Giustinïano (o Italia, dandoti più fisse leggi), se la sella è vota? (non c'è chi sappia comandare) Senz'esso fôra la vergogna meno. Bocc. Nov. 4. g. 5. Che vi fa egli, perchè ella sopra quel veron si dorma? 10. † Aff. a Per quanto, siccome il Che nostro, e il Qui lat. ha valore di Quale e di Quanto. Dant Inf. 32. (C) Perchè tu mi dischiomi, Nè ti dirò ch'i' sia, nè mostrerolti, Se mille fiate in sul capo mi tomi (tu mi caschi addosso avventandoti a strapparmi i capelli). Bocc. Nov. 1. g. 3. Che, perchè egli pur volesse, egli nol potrebbe nè saprebbe ridire. G. V. 7. 144. 4. Perchè i Saracini rompessono le mura il dì, la notte erano riparate. [Pol.] Poliz. Stanz. 1. 108. Nè gli giova a sanar sue piaghe acerbe, Perchè conosca la virtù dell'erbe. 11. † Quindi aff. a Ancorchè; come l'Ut valeva anco agli Aurei Lat. – Fior. Virt. 12. (Man.) Perchè sia in ogni ricchezza, pur sempre sta in povertà. Petr. Canz. 6. 7. part. I. Spero Farmi immortal, perchè la carne moja. |
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Parole in ordine alfabetico: percettori, percettrice, percettrici, percezione, percezioni, percezionismi, percezionismo « perché » perciforme, perciformi, perciò, perclorati, perclorato, perclorica, percloriche |
Parole di sei lettere: pepino, pepita, pepite « perché » perciò, pereti, pereto |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): contromarche, sottomarche, parche, bisarche, ricerche, omocerche, eterocerche « perché (ehcrep) » guttaperche, orche, ancorché, forche, allorché, porche, sporche |
Indice parole che: iniziano con P, con PE, parole che iniziano con PER, finiscono con E |
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