Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per parafuoco |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: paro, parco, poco, arco, rauco, roco, fuco. |
Parole contenute in "parafuoco" |
ara, par, para, fuoco. Contenute all'inverso: far, rap, farà. |
Lucchetti |
Usando "parafuoco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ohi = parafuochi. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "parafuoco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * occhi = parafuochi. |
Sciarade e composizione |
"parafuoco" è formata da: para+fuoco. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Parafuoco - Parafuoco Magico - E' stato dato in Francia il nome enfatico di palingenesies magiques a carti parafuochi sui quali dapprima, mediante un occulto artifizio, non si vede altro che lo sbozzo freddo, secco, e privo d'ogni colore, di un fiore qualunque, ma che al momento che si avvicinano al fuoco, prendono i più splendidi e vaghi colori. Raffreddatisi, tornano nel primiero stato e il colore sparisce. [immagine] |
Parafuoco Panorama - Sono fogli di cartone dipinti e intagliati, a traverso ai quali si veggono a passare alla guisa d'ombre persone o animali. Il meccanismo consiste in una striscia di carta su cui sono disegnati i soggetti; per mezzo di due piccoli cilindri fissi sul cartone si gira un foglio di carta come il filo sul rocchetto. Gaucheret di Parigi, autore di questa invenzione, ottenne nel 1820 un brevetto per cinque anni. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Parafuoco - S. m. comp. Arnese che ha due piedi ad archetto, sopra i quali sorgono due aste tornite, tra mezzo a' quali avvi un telajo a cateratta foderato di seta o d'altro da alzarsi e abbassarsi. Si mette dinanzi a' camminetti accesi per parare il fuoco a chi vi stia li presso. (Fanf.) T. Nelle Op. post. del Parini certi epigrammi sul parafuoco poteva l'editore buttarli nel fuoco, acciocchè il povero abate non facesse co' suoi proprii versi la parodia della propria satira, confessando di compiacersi nelle sconcezze de' signori da lui canzonati. |
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