Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Salume, Salato, Affettato, Salame, Mortadella, Salamino - Salume è il più generico, e comprende tutte le carni conservate per mezzo del sale, siano di majale, siano di pesce, e si restringe talora a significare solo quest’ultime. S’usa in singolare e in plurale, ma più spesso in plurale. - « I salumi non sono per gli stomachi deboli. » - « Tu mangi troppi salumi. » - Salato, a modo di sostantivo, non comprende che le carni di majale, né in Toscana è comune come nel Veneto, in Lombardia e in Piemonte. S’usa quasi sempre in singolare. - « Per i principii compra un po’ di salato. » - Talora, ma più raro, anche in plurale, intendendo in genere le carni di porco salate. - « Quest’anno i salati son molto cari. » - Affettato si dice in generale di salame, mortadella, prosciutto e simili tagliati a fette. - « Fo colazione con un po’ d’affettato. » - « Per i principii basterà un franchetto d’affettato. » - Per Affettato s’intende più spesso Fette di salumi di varie qualità. – Il Salame e la Mortadella da taluni si confondono malamente. Sono fatti ambedue di carne di majale tagliuzzata, acconcia con sale e droghe, messa e pigiata in un pezzo di grosso budello di varia lunghezza, legato con spago ai due capi; ma la Mortadella è per solito più grossa e più ordinaria, e in alcuni luoghi fuor di Toscana è fatta in gran parte con fegato di majale. La Mortadella è, come a dire, un salame volgare: però la Mortadella di Bologna è una specie di salame sceltissimo, di un rosso pallido, molto grosso, ma corto. - Salamino è diminutivo e talora vezzeggiativo di Salame; Salame piccolo o Salame molto buono. - « Che salamino piccino! » - « Senta che delizia questo salamino! » - A modo di positivo si dicono Salamini certi piccoli salami che si mangiano poco dopo insaccati, mentre il Salame propriamente detto dev’essere stagionato per un buon po’ di tempo. G. F. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Salame, Salsiccia, Mortadella, Salsicciotto, Rocchio, Salume, Luganega, Salato - Il salame è legato collo spago alle due estremità e di tratto in tratto in tutta la sua lunghezza; si mangia crudo, a fette sottili, come sa ognuno che ne abbia mangiato: se ne mangia anco del cotto; ma in questo sono nervi e cotenna della testa specialmente, che crudi sarebbero troppo duri, onde si deve far cuocere, e molto, perchè diventi mangiabile. La salsiccia è insaccata in budelli più sottili e lunghi, perciò detta in più luoghi luganega; è di carni più trite e peste; non è legata; si mangia cotta sempre ne' modi che ogni cuciniera ed ogni buon mangiatore sa; si conserva pochi dì, una settimana appena o poco più; il salame invece dura l'intero anno in buono stato; ed anzi troppo fresco non è buono a mangiarsi, perchè il sale non ha avuto tempo di cuocere bene le carni di cui è composto. Il salsicciotto è un quid medii fra il salame e la salsiccia; è grosso come quello, e dura un po' più di questa, e come questa ha da mangiarsi cotto con cavoli (in francese choucroute) o altra verdura. La mortadella è una specie di grosso salame fatto di carne più ordinaria. Il rocchio o è un salsicciotto intero, o è un pezzo di esso o anco di salame se vuolsi: rocchio perchè cilindrico e grossotto e lungo come un pezzo di legno. Salumi sono non solo le carni di maiale salate e in diversi modi accomodate, ma anco altre carni e pesci acconciati con sale onde abbiano a durare. In Piemonte ho sentito dire salato al salame, ma è francesismo (salè) scusabile in questa regione d'Italia troppo vicina alla Francia per non averne di molti. Salato al più è, come salume, ogni specie di carne salata o altro. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Mortadella - e † MORTADELLO. S. f. e m. Spezie di salciciotto. T. Più grande del salame, e di carne inferiore. In Plin. Murtatum; e le coccole di mirto usava invece di pepe. V. anche MORTITO. [Cont.] Libro Cuc. 4. Di queste erbe, peste forte nel mortaro, cum pesce o carne battuta, porestine fare mortadelli, comandelli, e molte altre cose. Garz. T. Piazza univ. 297. v. Le mortadelle da Cremona, il cervellato fino da Milano, il formaggio da Piacenza. = Bocc. Concl. 4. (C) Più non si dêe a me esser disdetto l'averle scritte, che generalmente si disdica agli uomini, ed alle donne dir tuttodì: foro, e caviglia, e mortadello. [Val.] Fortig. Ricciard. 30. 87. Si divora Saporito prosciutto e mortadella. |