Verbo | |
Mordere è un verbo della 2ª coniugazione. È un verbo irregolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è morso. Il gerundio è mordendo. Il participio presente è mordente. Vedi: coniugazione del verbo mordere. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Liste a cui appartiene |
Lista Verbi relativi ai cani [Latrare, Leccare « * » Morsicare, Mugolare] |
Informazioni di base |
La parola mordere è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: mòr-de-re. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Le colpe altrui di Grazia Deledda (1920): Il desiderio di gridare dalla sua finestruola: — padrona, anch'io sono stata lì con Mikali, anche per me egli ha saltato il muro, — le gonfiava la gola; ma l'angoscia le toglieva anche la forza dell'odio; si buttò sul lettuccio mordendo il guanciale come avrebbe voluto mordere il cuore dell'infedele, e tutto il lettuccio tremava come preso dallo spasimo di lei. Arabella di Emilio De Marchi (1888): Perdette un momento la vista sotto il furore della rabbia. — La vipera! — Col pugno stretto, coi denti irritati da una fiera convulsione, girò due volte intorno alla tavola, come un leone in preda alla febbre della fame. Vedeva l'intrigo. La buona zietta, per vendicarsi, dopo aver fatto il bel mestiere della spia, tirava a sé Arabella, l'invitava a casa sua, per condurla in teatro ad assistere allo spettacolo d'un tradimento. Non potendo ferir lui, lui capace di mordere, i Borrola allungavano la mano a colpire la povera figliuola. Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello (1925): Dolce e fredda, la polpa delle pere d'inverno, ma spesso, qua e là, s'indurisce in qualche nodo aspro. I denti van per mordere, trovano quel duro e allegano. Così è della situazione nostra, che potrebbe esser dolce e fredda, almeno per due di noi, se non ci sentissimo l'intoppo d'un che di aspro e duro. |
Proverbi |
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Espressioni e Modi di Dire |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per mordere |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: morderà, morderò, mordete. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: borderà, borderò, lorderà, lorderò. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: more, mode, mere. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: morderei, morderle. |
Parole con "mordere" |
Iniziano con "mordere": morderei, morderemo, morderete, morderebbe, morderemmo, mordereste, morderesti, morderebbero. |
Finiscono con "mordere": demordere, rimordere. |
Contengono "mordere": demorderei, demorderemo, demorderete, demorderebbe, demorderemmo, demordereste, demorderesti, demorderebbero. |
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Parole contenute in "mordere" |
ere, orde, morde. Contenute all'inverso: rom. |
Incastri |
Inserito nella parola dei dà DEmordereI; in demo dà DEmordereMO; in demmo dà DEmordereMMO; in deste dà DEmordereSTE; in desti dà DEmordereSTI. |
Inserendo al suo interno est si ha MORDERestE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "mordere" si può ottenere dalle seguenti coppie: moa/ardere, moria/riardere, morchie/chiedere, more/edere, morfo/fodere, morra/radere, morse/sedere. |
Usando "mordere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rete = mordete; * rendo = mordendo; * evi = mordervi; * resse = mordesse; * ressi = mordessi; * reste = mordeste; * resti = mordesti; riamo * = riardere; * ressero = mordessero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "mordere" si può ottenere dalle seguenti coppie: morra/ardere. |
Usando "mordere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erte = mordete; * errai = morderai. |
Lucchetti Alterni |
Usando "mordere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * fodere = morfo; * riardere = moria; * radere = morra; * sedere = morse; riardere * = riamo; * chiedere = morchie; * aie = morderai; * mie = mordermi; * tiè = morderti; * vie = mordervi; moria * = riardere; * remore = morderemo. |
Sciarade incatenate |
La parola "mordere" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: morde+ere. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Pungere, Mordere, Offendere, Intaccare, Stimolare; Pungente, Piccante, Mordente - Pungere, oltre al significato proprio, ha traslatamente quello de' verbi affini qui sopra schierati. Si punge stimolando, tratta l'immagine dal materiale stimolo col quale si spingono avanti i buoi al lavoro, eccitando l'altrui apatìa e torpidezza: si punge intaccando l'onore, la fama altrui, e facendo vive e sanguinose ferite; e questo è uffizio del maldicente, del calunniatore: si punge offendendo più di fronte, e la puntura si ritorce talvolta più profonda e fiera contro l'offensore: si punge infine mordendo, tratta pure qui la figura dalla materiale supposta morsicatura che fanno gl'insetti parassiti sulle carni de' più grossi animali; ma è invece le più volte vera puntura, come le morsicature e le punture morali sono per lo più fatte da uomini invidi e maligni, non più grandi, in merito ed importanza, degl'insetti vili e schifosi di cui si parla. Piccante è l'arguzia; mordente, il frizzo; pungente, la satira. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Mordere - V. a. e n. Aff. al lat. aureo Mordere. Bocc. Nov. 3 g. 6. (C) Come la pecora morde, deono così mordere l'uditore, e non come il cane. E nov. 5. g. 9. E' mi par pur vederti morderle con cotesti tuoi denti, fatti a bischeri, e quella sua bocca vermigliuzza. Petr. Canz. 3. 1. part. II. Che l'uno e l'altro fianco Della Fiera gentil mordean sì forte… Cas. Lett. 62. Persuada loro, che chi ha delle bestie assai per casa, come son costretto di aver io, convien per forza averne di quelle, che mordano e traggano. T. Car. En. L. 4. v. 204. Vagamente fiero (il cavallo di Didone) Ringhia, e sparge la terra, e morde il freno. [Tor.] Dat. Lep.52. Anche le pecore mordono quando sono offese.
T. Prov. Tosc. 179. Alla prim'acqua d'agosto cadono le mosche; Quella che rimane, morde come cane. E 164. Non si può mordere il cane senza essere rimorsi. E 354. E' non mi morse mai cane ch'io non avessi del suo pelo. Più com. Non mi morse lupo; dice il vendicativo: ma pelo di cane o di lupo, non è ricca preda. T. Prov. Chi non può mordere non mostri i denti (ai minacciatori impotenti). T. Il cane morde quand'è arrabbiato, l'uomo nasconde il veleno. (Peggior bestia l'uomo, quando si fa bestia.) Prov. Tosc. 130. Can che morde, non abbaia. Cecch. Dissim. 2. 1. Questi giovani credono spesso col mostrare a tutto il popolo, che voglion bene a una persona, guadagnarsela, e se la perdono: e però dice il vero: Che can che assai abbaia, poco morde. Prov. Tosc. 171. La ranocchia non morde, perchè non ha denti. T. Quasi prov. Mordere la mano che soccorre o che accarezza; corrispondere ingratamente. 2. Per Gustare, Mangiare. Dant. Purg. 24. (C) Legno è più su, che fu morso da Eva. T. Fam. Chi chiede mangiare: C'è nulla da mordere? 3. T. Fig. fam. Non ha trovato da mordere. – Non c'è da mordere; Lucrare a altrui danno. E più in gen. Cercar soddisfazione nel male altrui, anche detraendo e contradicendo. 4. Fig. di sapore. Cr. 6. 87. 4. (Man.) Il porro con la sua acuità morde i suoi nervi (dello stomaco). [Cont.] Brig. St. sempl. Indie Dall'Orto, 72. La scorza è sottile, e quasi di color di cenere; di giocondo odore, ed al gusto soave, ma con la sua acrezza mordeva alquanto la lingua. T. Vino che morde. [Cont.] Intaccare o Logorare. Cell. Oref. 8. È di necessità conciarne dua (diamanti) alla volta, rispetto per essere questa tanto maravigliosa durezza, e non avendo cosa nessuna superiore nè che la possa mordere. 5. [Cont.] Dicesi che una Ruota dentata morde un'altra quando la mette in movimento, entrando co' suoi fra i denti dell'altra, e dicesi con bella e vivace maniera in luogo del barbaro Ingranare (fr. engrener) usato da qualcuno. Lana, Prodr. inv. 72. Questa girella… averà un dente, il quale pigliando sotto di se, e mordendo un rostro o linguetta fermata nella girella maggiore… E 79. Uno dei quali (denti), e poi l'altro successivamente morderà una ruota dentata di ventiquattro denti. E 81. La qual (ruota) girandosi morderà un'altra ruota dentata. [Cont.] Ed anche di una tanaglia a denti, e simili. Bart. C. Arch. Alb. 134. 19. Gli antichi… nel pigliare un peso, e massime di pietra, usavano una forbicia di ferro. La forma di essa forbicia, o tanaglia, era cavata della lettera X che con i rampi di sotto era volta all'indentro, con i quali quasi come un granchio strignessero mordendo il peso. 6. [Camp.] Per metaf. e retto da cosa inanimata. Metam. XIV. La fibbia e l'oro, che mordea il vestire (vestemque momorderat aurum), diventò piuma. 7. (Chim.) [Sel.] Intaccare un metallo od altra materia con sostanze corrosive, in modo da produrvi degli incavi, come si fa coll'acqua forte sul rame, nell'incisione ad acquerello. 8. Fig. T. Brezza che morde il viso. – Ass. Freddo che morde. T. Prov. Tosc. 329. Chi uccella a mosche, morde l'aria. 9. T. Far mordere la polvere, il terreno, Stendere a terra morto o quasi morto. [Val.] Lanc. Eneid. 11. 747. Giacque morendo, e colla bocca una volta morse la terra. Humum semel momordit. 10. Trasl. Petr. Canz. 2. 3. part. I. (C) Finchè mi sani 'l cor colei, che 'l morse. Dant. Par. 6. E quando il dente longobardo morse La santa Chiesa. E 26. Con quanti denti questo amor ti morde. [Camp.] D. 2. 20. Del folle Acam ciascun poi si ricorda Come furò le spoglie, sì che l'ira Di Josuè qui par ch'ancor lo morda. 11. Trasl. Dir male, Riprendere con parole pungenti, biasimare. Bocc. Introd. (C) Nè ancora dar materia agl'invidiosi, presti a mordere ogni laudevole vita. E g. 4. Intr. Riprenderannomi, morderannomi, lacerrannomi costoro? E nov. 6. g. 1. Con ridevol motto lui, e gli altri poltroni aveva morsi. E nov. 7. g. 1. Il quale messer Cane della Scala d'una subita, e disusata avarizia in lui apparita morse con una leggiadra novella. Castigl. Corteg. 2. 216. (M.) Dovreste mettere una legge ad esse ancor, che non mordessero gli uomini… Guitt. Lett. 1. (C) Come esser può… gaudio, ove morde coscienza? Dant. Inf. 19. (Man.) O ira, o coscienzia che 'l mordesse… [Val.] Dant. Salm. 3. Sempre mi morde la mia coscïenza. [Laz.] Franc. Sacch. nov. 125. Lo re veggendosi mordere per modo, che male si potea difendere, allegò assai cose, ma non sì che lo Spagnuolo non rimanesse al di sopra di quello che avea detto… 12. [Camp.] Per Correggere, Rimproverare. D. 1. 31. Una medesma lingua pria mi morse… (Allude alla riprensione fattagli da Virgilio nel fine del canto preced.) 13. [Camp.] Per Affliggere, Cruciare, Tormentare. D. 3. 7. La pena dunque che la Croce porse, S'alla natura assunta si misura, Nulla giammai sì giustamente morse. [Camp.] D. 2. 27. Poscia: più non si va, se pria non morde, Anime sante, il fuoco; entrate in esso, Ed al cantar di là non siate sorde. 14. Ass. e trasl. [Val.] Ant. Com. Dant. Etrur. 1. 432. Onde tanto morse la invidia, ch'ella fe' pensare costoro sopra il male… [Fanf.] Far atti di risentimento, d'offèsa. Machiav. Disc. I. 28. 302. È verissimo quello che dicono questi scrittori della civiltà, che i popoli mordono più fieramente poi ch'egli hanno ricuperata la libertà, che poi che l'hanno conservata. 15. N. pass. Ross. Descr. App. Med. 45. (Man.) Con urli e con gemiti spaventevoli tuttavia mordendosi, e perseguitando chi lo feriva, cadde e morì. 16. Mordersi le mani, o le dita, o il dito, si dice del Pentirsi o Dolersi di checchessia; e talora minacciare di vendicarsi. Cecch. Donz. 2. 2. (C) Forse forse Tu te ne morderai le mani. Bern. Orl. Inn. 20. 58. E mordendosi il dito a Macon giura Di vendicarsi con buona misura. Malm. 1. 5. Offerta gliel' avea già, lo confesso; Ma sommene anche poi morse le mani. Ar. Fur. 46. Se n'affligge tanto, Che si morde le man, morde le labbra. V. DITO, § 28. Mordersi le mani, dicesi anche del Mordersele che altri fa per dolore. Dant. Inf. 33. (M.) Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi. Nello stesso signif. fu detto anche Mordersi le labbra. Tass. Ger. 4. 1. (M.) Il gran nemico dell'umane genti… Ambo le labbra per furor si morse. [G.M.]Segner. Crist. Instr. 1. 21. 20. Come detesterete la vostra cecità; e quante volte vi morderete le labbra di non aver data fede alle mie parole! 17. [Camp.] Mordere se stesso, per Mordersi le labbra od altra parte del corpo, per rabbioso furore. D. 1. 2. E quando poi se stesso morse. 18. Fig. [Val.] Mordere se medesimo. Affliggersi. Dant. Salm. 1. Le tue orecchie, io prego, non sien sorde Alli sospiri del mio cor che geme; E per dolore se medesmo morde. [T.] Siccome degli uccelli dicesi proprio Beccare; così Mordere e di pulci e di qualche altro insetto; ma specialm. di queste, forse perchè nazione più popolosa, e meno schifosa a rammentare. II. T. Siccome il morso può essere più o men fiero e doloroso; così nel trasl. le parole che mordono possono essere maligne, crudeli, laceratrici, velenose, e possono più o meno acutamente avvertire del difetto, far risentire del male, non però che siano mai carezzevoli, e prova d'affezione sincera. [Pol.] Bocc. Nov.3. g. 6. Alla donna parve che quelle parole alquanto mordessero la sua onestà. E n. 8. g. 1. Mordere con agre riprensioni. E n. 5. Lui con dolci parolette ebbe morso. E g. 1. titolo. Bergamino onestamente morde l'avarizia… III. T. Mordersi le labbra, per dolore, per ira, per pentimento; Mordersi le mani, segnatam. per dolore rabbioso; Mordersi la lingua, pentendosi o vergognandosi d'aver detto cosa che non si doveva. Ass. T. Mordersi, Far atti di dolore, o anco addolorarsi dentro. Faz. Ubert. E quanto più mi mordo, Per sua durezza allor fa più letizia. IV. T. Modi che tengono del prov., e accennano più o meno a senso trasl. Espos. Patern. Non morda con dente canino. [Pol.] Mordere come fa la pecora, e non come fa il cane. T. Cecch. Com. Non sa' tu che l'uom ch'è sgraziato insin le pecore lo mordono e le chiocciole lo cozzano? T. La biscia morde il ciarlatano, Chi si crede approfittare dell'altrui malignità, n'ha da ultimo dolore con danno. Serpe che morde la lima, accenna alla favola greca, di chi, credendosi di danneggiare altri, fa male a sè. T. Mordere il freno, anco fig., Dover soffrire da altrui quello che non si vorrebbe, soffrirlo impaziente senza merito e senza liberarsi, anzi peggiorando la propria condizione. V. T. Siccome Virg. Laterum juncturas fibula mordes; un poeta mod. Trae la gente al mio lïuto Quando il pollice lo morde. [G.M.] Leccare e non mordere; modo proverb. che vale, Contentarsi di guadagni discreti, senza scorticare la gente. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: mordendo, mordente, mordenti, morderà, morderai, morderanno, morderci « mordere » morderebbe, morderebbero, morderei, morderemmo, morderemo, mordereste, morderesti |
Parole di sette lettere: mordaci, mordano, morderà « mordere » morderò, mordete, mordeva |
Lista Verbi: moraleggiare, moralizzare « mordere » mordicchiare, morire |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): corrodere, ardere, riardere, perdere, straperdere, riperdere, disperdere « mordere (eredrom) » demordere, rimordere, plaudere, chiudere, racchiudere, socchiudere, richiudere |
Indice parole che: iniziano con M, con MO, parole che iniziano con MOR, finiscono con E |
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