I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): L'ordine, la specie di governo stabilito là dentro da lui in tant'anni, con tante cure, con un tanto singolare accoppiamento d'audacia e di perseveranza, ora l'aveva lui medesimo messo in forse, con poche parole; la dipendenza illimitata di que' suoi, quel loro esser disposti a tutto, quella fedeltà da masnadieri, sulla quale era avvezzo da tanto tempo a riposare, l'aveva ora smossa lui medesimo; i suoi mezzi, gli aveva fatti diventare un monte d'imbrogli, s'era messa la confusione e l'incertezza in casa; eppure aveva sonno.
La Madonna d’Imbevera di Cesare Cantù (1878): Birri e campagnuoli uscivano contro costoro; quadriglie di soldati acquartieravansi di distanza in distanza: ma non è ben chiaro se maggior danno recassero i protettori o i masnadieri, la forza legale o la perseguitata. Tutto ciò, sebbene poco abbia a fare col racconto di che intendo trattenervi, sia detto per giunta al panegirico di quel buon tempo antico, che tanti rimpiangono continuamente.
L'isola di Arturo di Elsa Morante (1957): Alle parole di mio padre, la sposa rialzò le palpebre. Poco a poco, il rossore se ne andò dal suo volto, lasciandola, mi parve, più bianca di prima, e così intimidita che mi parve di vederla tremare. Eppure, aveva dato prova d'una certa audacia a proporre che io la chiamassi ma'! La squadrai con alterigia e dispetto: imbacuccata nel suo sciallone nero, con quegli occhioni, essa pareva un gufo, che non vede mai il sole; aveva il viso di cera, come la luna! E chi sa mai quali segreti importanti teneva in quella sua borsetta di pelle tutta sdruscita, rognosa: da quando io l'avevo vista arrivare sul molo, fino adesso, non l'aveva mai lasciata un attimo, e la serrava con le dita, come se temesse l'assalto dei masnadieri! |