Colpa, Difetto, Fallo, Peccato, Delitto, Misfatto, Reato, Eccesso, Demerito, Errore, Scelleraggine, Mancamento - « Nel difetto cade l'uomo o per poca avvertenza, o per manco di forza, ma senza vera malizia. Fallo è atto in cui si manca alle regole del decoro, o della ragione, o dell'uso. Può essere un esercizio, a dir così, del difetto. Peccato, dice il Passavanti, è ogni detto, o fatto, o desiderio contro la legge di Dio. Delitto è peccato contro la legge umana segnatamente. Misfatto è delitto grave. Colpa è fallo, o delitto, o difetto, secondo i casi; ma esprime segnatamente l'imputazione che se ne fa a tale o tale persona. Reato è lo stato dell'uomo di cui la colpa è riconosciuta vera ». Romani.
Difetto non indica un solo atto, ma una frequente ricorrenza del medesimo, prodotta talvolta da cause organiche, e tal altra da mala abitudine cangiata in natura: chi non può dir bene la r, la s, per es., ha difetto di pronunzia, contratto il più delle volte per mala abitudine da bambino. L'eccesso, se è di cosa non dannosa, può essere più difetto che colpa o vizio; ma se la materia ne è grave, può riescire delitto e misfatto; un eccesso d'allegria, di loquacità, può essere biasimevole; ma gli eccessi dei Neroni e dei Caligola immergevano nel lutto pressochè tutto il mondo. Demerito non è sempre colpa; molte volte il demerito è immaginario, e sta solo nella fantasia di chi vuol trovarlo: molti v'hanno che, demeritando dal mondo, molto meritano presso Dio: vero demerito è quello che avvilisce, per azioni colpevoli o turpi, meritamente l'uomo che le commette. L'errore, a parlare rigorosamente, non è di necessità colpa o peccato: può divenirlo se è volontario e grave; del resto, errare humanum est. La scelleraggine è delitto moralmente mostruoso; ma come niuno diventa in un istante scellerato, la scelleraggine non è qualificata, se non quando è fatta dallo scellerato; commessa da un altro, può essere scusabile in parte o per ignoranza o per impeto di passione. Mancamento è fallo o colpa leggera proveniente dal mancare a regola o precetto; se fosse grave, il vocabolo mancamento non sarebbe sufficiente, e bisognerebbe chiamarla con altro de' surriferiti vocaboli. [immagine] |
Difetto, Imperfezione, Vizio, Mancanza, Mancamento - Imperfezione è meno degli altri; indica qualche leggera menda che alla perfezione si oppone: è proprio il suggello che la mano dell'uomo lascia sulle cose da lui fatte: se l'uomo potesse essere perfetto, o far cose perfette, ragguaglierebbe Dio in eccellenza e in potere: l'imperfezione può dipendere tanto da mancanza quanto da eccedenza. Difetto è proprio mancanza di qualche parte o qualità essenziale, o minor esattezza in qualche altra. Un vizio è cosa capitale: se una macchina o qualche altro istrumento ha un vizio, non può servire all'uso. Moralmente parlando questi tre vocaboli ritengono lo stesso valore e la stessa distanza gli uni dagli altri. Imperfezione fa sempre ricorrere all'idea la nozione di perfetto, dalla quale una qualche imperfezione nel soggetto pare lo tenga poco distante. Difetto è parola e cosa più usuale: ognuno ha i suoi difetti, e talora difetti gravi, cui l'uomo è portato, tante volte più che non dovrebbe, a compatire, perchè ha bisogno di una consimile indulgenza. Ogni vizio va ripreso o corretto: se però si compatiscono i difetti, i vizii non si hanno da tollerare: l'uomo dabbene non farà lega coi viziosi, perchè i loro esempi e le loro parole sono contagiose. La mancanza è un difetto assoluto, materialmente parlando: i soldati non potevano più tirare per mancanza di polvere: e prima non colpivan giusto per difetto della stessa. Mancanza, moralmente, è più di mancamento: i genitori puniscano le mancanze dei figli, ma sappiano condonare all'inesperienza i mancamenti proprii di quell'età, e ne li correggano col farglieli soventi avvertire, ma con dolcezza. Vizio talvolta si dice per abituale difetto, per abitudine anche semplicemente non bella: molti ragazzi hanno il vizio di guardare nel moccichino quando s'hanno soffiato il naso. Ma a parlare più propriamente, i difetti dell'uomo son causa di molti suoi mancamenti; i vizii contratti lo precipitano in mancanze e in colpe gravi. Nel vizio pare ricorra più la volontà; nel difetto, l'istinto, il temperamento, l'inclinazione naturale: vizio di giuocare; difetto di parlar forte, troppo in fretta, o simili. [immagine] |