Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per liberti |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: liberai, liberta, liberte, liberto, liberty, libertà. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: liberi. Altri scarti con resto non consecutivo: libri, lieti, liti, iberi, ieri, irti. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: liberati. |
Parole con "liberti" |
Iniziano con "liberti": libertina, libertine, libertini, libertino, liberticida, liberticide, liberticidi, liberticidii, liberticidio, libertinaggi, libertinismi, libertinismo, libertinaggio. |
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Parole contenute in "liberti" |
erti. Contenute all'inverso: tre. |
Incastri |
Inserendo al suo interno andò si ha LIBERandoTI. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "liberti" si può ottenere dalle seguenti coppie: liberabili/abiliti, liberal/alti, liberali/aliti, liberasse/asseti, liberassi/assiti, liberavi/aviti, libercoli/coliti. |
Usando "liberti" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: celibe * = certi; * tiare = liberare. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "liberti" si può ottenere dalle seguenti coppie: liberai/iati, liberal/lati, liberarono/onorati, liberassi/issati, liberative/evitati, liberavi/ivati, liberavo/ovati. |
Usando "liberti" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * itale = liberale; * itali = liberali. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "liberti" si può ottenere dalle seguenti coppie: liberare/tiare, libere/tiè. |
Usando "liberti" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * alti = liberal; * aliti = liberali; * aviti = liberavi; * asseti = liberasse; * assiti = liberassi; * coliti = libercoli; * abiliti = liberabili. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "liberti" (*) con un'altra parola si può ottenere: dea * = deliberati; * ava = liberativa; * ave = liberative; * avi = liberativi; * avo = liberativo; * ara = libertaria; * are = libertarie; * aro = libertario. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822 |
Liberti e Libertini - Gli Schiavi venivano messi in libertà per mezzo della manumissione, la quale era regolare e compiuta (manumissio justa) allorchè essi ricevevano nella sua integrità il diritto di Cittadini. Era la manumissione incompleta quando in vigore della Legge Julia Norbana essi divenivano soltanto Latini Juniani, a cui erano anche inferiori di grado quelli, che per mezzo della Legge Aelia Sentia si chiamavano Liberti dedititii. E questi ultimi eran coloro, i quali per qualche delitto erano stati ignominiosamente bollati, o avevan sofferto qualche pena infamante.
La manumissione regolare e compiuta facevasi in tre maniere, cioè o per mezzo del Censo, quando uno schiavo dietro la volontà del suo padrone era messo dai Censori sul Registro, nel numero dei Cittadini, o per mezzo della Bacchetta (Vindicta) allorchè lo schiavo, ed il suo padrone andavano a trovare il Pretore. Il Padrone diceva: Io chiedo che quest'uomo sia libero come gli altri Romani. Se il Pretore vi acconsentiva, lo toccava, od ordinava a un Littore di toccare con una piccola bacchetta la testa dello Schiavo dicendo: Io dichiaro che quest'uomo è libero come gli altri Romani. Dopo di ciò il Padrone medesimo avendoli dato uno schiaffo lo prendea per un braccio, per le spalle, o in altra guisa lo faceva voltare con forza da tutte le parti, e quindi lo lasciava bruscamente onde farli conoscere, che era in libertà di andare dove voleva. Finalmente il terzo modo di manomissione era in virtù di Testamento.
La manomissione irregolare, e incompleta si effettuava in presenza degli amici del padrone o facendo mettere a tavola quello, cui voleva rendere la libertà, o scrivendogli indirizzata una lettera. Gli Schiavi, che si mettevano in libertà, si facevano rader la testa, e ricevevano un certo berretto, Pileus, che era il segnale d'esser divenuti liberi. Allora prendevano il nome, ed il casato del loro Padrone, e vi aggiungevano per soprannome quello, che avevano avanti della loro liberazione. Così quando Cicerone rese libero il suo schiavo Tirone, questo si chiamò Marcus Tullius Tiro.
Il manomesso si chiamava Libertus, per rapporto al suo Padrone, e Libertinus a riguardo d'ogni altro: ma più in generale un Servo renduto libero era propriamente quello, che si chiamava Libertus, ed il figlio di esso Libertinus, il nipote Ingenuus; titolo, che restava poi al pronipote, ed a tutta la sua intera posterità. (V. Manumissione). |
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