Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere lezione (noiosa, interessante, lunga, facile, difficile, ...) |
Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: lezioncina. Vezzeggiativi: lezionuccia, lezioncella. Dispregiativi: lezionaccia. |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
scuola (17%), vita (8%), insegnamento (6%), piano (5%), storia (5%), professore (4%), matematica (3%), insegnante (3%), magistrale (3%), privata (3%), imparare (2%), materia (2%), dura (2%), italiano (2%), danza (2%), musica (2%), pratica (2%), esame (2%), ora (2%). Vedi anche: Parole associate a lezione. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola lezione è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: le-zió-ne. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Già, dalla prima lezione dell'anno, egli aveva sbalordito le sue alunne, spiegando loro l'inutilità della pedagogia: e quello scetticismo amabile persisteva in tutte le sue spiegazioni; a proposito di tutto, del metodo di lettura, dei sistemi froebellani, a proposito di Pestalozza e di Ferrante Aporti, egli improvvisava un discorso brioso o sentimentale che partiva dalla pedagogia e arrivava chi sa dove, a Goethe, a Pulcinella, a Beaumarchais. Profumo di Luigi Capuana (1892): E vedendo apparire a destra, in fondo alla spianata, Ruggero che veniva per la lezione di matematiche, Patrizio ebbe un egual senso di compiacimento e d'invidia per quel giovanotto baldanzoso che camminava lesto, a testa alta, con la sigaretta tra le labbra e un garofano all'occhiello, agitando la mazzettina di bambù, e chi sa con quali progetti di avventure amorose pel capo! Anche costui provava le sue forze, già uomo a diciotto anni! L'amuleto di Neera (1897): — Credete davvero che gli possa far male — disse mio cugino — o non subìte voi pure l'impressione di tutte le donne, le quali sentono istintivamente il dovere di occuparsi dei loro figli ma non avendo lena di cercare ciò che potrebbe essere il loro vero vantaggio, si appigliano alla lezione più comoda e più vicina? |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per lezione |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: legione, lesione, lezioni, leziose, lozione, sezione. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: seziona, sezioni, seziono, sezionò. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: leone, lene, eone, zone. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: elezione. |
Parole con "lezione" |
Finiscono con "lezione": elezione, selezione, collezione, deplezione, rielezione, predilezione, preselezione, teleselezione. |
Contengono "lezione": selezionerà, selezionerò, collezionerà, collezionerò, selezionerai, selezionerei, collezionerai, collezionerei, selezioneremo, selezionerete, collezioneremo, collezionerete, preselezionerà, preselezionerò, selezioneranno, selezionerebbe, selezioneremmo, selezionereste, selezioneresti, collezioneranno, collezionerebbe, collezioneremmo, collezionereste, collezioneresti, preselezionerai, preselezionerei, preselezioneremo, preselezionerete, selezionerebbero, collezionerebbero, ... |
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Parole contenute in "lezione" |
zio, ezio, ione, zione. Contenute all'inverso: noi. |
Incastri |
Si può ottenere da lene e zio (LEzioNE). |
Inserito nella parola sera dà SElezioneRA (selezionerà); in presero dà PRESElezioneRO (preselezionerò). |
Inserendo al suo interno cin si ha LEZIONcinE; con viga si ha LEvigaZIONE; con vita si ha LEvitaZIONE; con saggi si ha LEZIOsaggiNE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "lezione" si può ottenere dalle seguenti coppie: lecita/citazione, ledenti/dentizione, ledevo/devozione, ledi/dizione, lena/nazione, leniva/nivazione, lese/sezione, lesta/stazione, leziosa/sane. |
Usando "lezione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: mole * = mozione; caule * = cauzione; edile * = edizione; edule * = eduzione; orale * = orazione; ovale * = ovazione; porle * = porzione; reale * = reazione; dotale * = dotazione; ideale * = ideazione; legale * = legazione; locale * = locazione; nivale * = nivazione; sedile * = sedizione; vocale * = vocazione; zonale * = zonazione; animale * = animazione; astrale * = astrazione; attuale * = attuazione; filiale * = filiazione; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "lezione" si può ottenere dalle seguenti coppie: leader/redazione, leale/elazione. |
Lucchetti Alterni |
Usando "lezione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * dizione = ledi; * nazione = lena; mozione * = mole; suzione * = sule; cauzione * = caule; edizione * = edile; eduzione * = edule; orazione * = orale; ovazione * = ovale; porzione * = porle; reazione * = reale; dotazione * = dotale; ideazione * = ideale; * citazione = lecita; * devozione = ledevo; legazione * = legale; * nivazione = leniva; locazione * = locale; nivazione * = nivale; sedizione * = sedile; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
"lezione" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: lei/zone. |
Intrecciando le lettere di "lezione" (*) con un'altra parola si può ottenere: alga * = allegazione; atra * = alterazione; nuca * = nucleazione; riva * = rilevazione; colga * = collegazione; tematizza * = telematizzazione. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Variante, Varia lezione - La Variante consiste generalmente in una sola parola, o modo di dire. - La Varia lezione può consistere non solo in una frase, ma in periodi interi. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Lezione - S. f. Aff. al lat. aureo Lectio. Il leggere. Dant. Inf. 20. (C) Se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua lezione. Lab. 283 E se ella forse a così fatta lezione non intende, a guisa d'una fanciulletta lasciva, con certi animaletti, che in casa tiene, e si trastulla. Scal. Claustr. 416. Lezione non è altro che un quotidiano sguardo delle sante Scritture con grande attenzione d'affezion di cuore. Cavalc. Frutt. ling. Per la lezione siamo ammaestrati, per l'orazione siamo mondati. [Camp.] Bib. Esdr. Prol. Vi priego che voi, contenti della secreta lezione, il libro non produciate in pubblico. = Varch. Stor. dedic. (M.) Sia dalla lezione delle storie benignamente conceduto e ricompensato? Belc. Vit. Colomb. C. 4. (Man.) La quale (leggendo)…, perchè era piena di celeste melodia, gli cominciò addolcire il cuore, e non si volle da quella lezione partire per infino che al fine pervenisse. Tass. Lett. 1. 133. I dialoghi del conte Annibale sono conservati per V. S. perchè non voglio privarla di sì bella lezione. Segner. Mann. Lugl. 25. 2. Può aver l'origine bene spesso da una scintilla, da una lezione curiosa, da una parolina.
[G.Fal.] † Machiav. Stor. Fior. Lib. III. Le quali cose per la lezione del precedente libro in parte si possono chiaramente conoscere. [Cors.] Pallav. Stor. Conc. 12. 1. 6. Non dotati alcuni di speculazione sottile, altri di lezione copiosa. [Val.] Fag. Rim. 6. 118. Avetemi impetrata De' libri proibiti la lezione. 2. Per Istruzione che deriva dal leggere. Pros. Fior. Borgh. Lett. 4. 4 238. (M.) Nè posso credere io che uomo di tanta lezione e di sì acuto giudizio, aggiungo di più, e di tanta esperienza in questo genere di dottrina, si muova a far questo senza cagione. 3. Lezione dicesi anche parlando di ogni sorta di arti, di esercizi e di scienze che s'insegnano a uno o più scolari. Segner. Parr. Instr. 5. 2. (M.) Salariato per dare alla scolaresca lezioni pubbliche di morale o di metafisica Salvin. Disc. 1. 356. Voglion che alle lezioni di Platone egli (Demostene) debba la sua efficacia e la sua forte veemenza. Buon. Fier. 1. 2. 2. Deh, state ancora un po', ch'io volentieri Piglio lezion da voi. 4. Per Istruzione, Ammaestramento che si dá, per lo più dalla cattedra, a coloro che vogliono imparare qualche scienza o lingua. Buon. Fier. 1. 3. 2. (C) Non le sole lezion fan l'uomo saggio. E appresso: E che lezioni in così adorno studio Si leggon? T. G. Gozz. Non procedessero più oltre che i primi di maggio le pubbliche lezioni. Onde Dare o Fare lezione vale Insegnare dalla cattedra. Bellin. Lett. Malp. 315. (Man.) A questa bella cosa mi son trovato io una volta gli anni passati nel pubblico teatro della notomia, mentre faceva lezione. T. Di chi insegna. Fare una lezione. E di chi impara. Far la lezione, Eseguire il cómpito. 5. T. Dar lezioni dicesi anche di chi lo fa per professione e per mestiere, e campa di quello. Dar delle lezioni, alcune, anche interrotte, e per amicizia o per diporto, o per pompa, private e pubbl. 6. T. Corso delle lezioni, non è tanto gallic. quanto il sempl. Corso; ed è fig. anal. all'altra più com. Discorso. Intendesi una serie di lezioni di chi percorre la materia, per giungere da ultimo a un punto dal qual comprendere le parti principali di tale o tale soggetto. Ma non è Corso se si va come le tartarughe, o, peggio, come i gamberi: non è Corso l'andare a salti o a precipizio. 7. Diciamo anche a Quella parte di cose insegnate dal maestro volta per volta, e per lo più date da imparare. Cas. Lett. 68. (C) E che tu o legga, o ti facci leggere ogni dì quelle lezioni che ti par di potere imparare. T. Studiar la lezione a mente. 8. [G.M.] Non di ammaestramento scolastico, ma di cose concernenti il buon costume. È giovane assai, ma può dar lezione di morigeratezza a' più attempati. – Praticando cattivi compagni si sentono delle brutte lezioni. 9. E fig. Vit. SS. Pad. 1. 1. (M.) Conciossiacosachè la vita de' santi uomini sia una viva lezione. [Tav.] Fr. Zanott. Poet. Rag. II. Sebbene sono alcune tragedie le quali proponendo utilissime sentenze e regole utilissime pare che dian lezioni; nol fanno però esse mai per professione, nè intendono a ciò. 10. T. Ripetere la lezione, o il maestro stesso o lo scolaro, a mente. 11. T. Lezioni di disegno, per insegnarlo, sebbene di proprio non si legga. Ma Lego ai Lat. aveva senso più gen.; e ai Gr. Λέγω, Dire. Lezioni di canto, da apprendere. (Mus.) [Ross.] Lezione. Intendonsi con questa parola tutti gli esercizi che un maestro prescrive al suo scolare, insegnandogli la musica. I pezzi di musica stampati sotto il titolo di lezioni altro non sono che un mezzo di richiamare alla memoria dell'alunno le istruzioni del maestro. 12. T. Fig. Insegnamento di parole o di fatti ricevuto da altri, spiacevole. Severa, Dura lezione. 13. E per Quell'istruzione qualunque che si dá ad uno, affinchè sappia governarsi in checchessia. Malm. 2. 77. (C) Avendo avuto innanzi la lezione, Si stette sempremai sodo al macchione. 14. Si dice anche fig. degli Ammaestramenti e Avvertimenti utili che si hanno dalle cose. Cas. Lett. 1. 326. (Man.) Che sì? che egli a queste lezioni avrà forse imparato conoscere bene il mondo, e spacciarsene? 15. Lezione. T. degli Ecclesiastici. Breve capitolo tratto dalla Scrittura, o dai Santi Padri, che si recita a mattulino. Maestruzz. 1. 25. (M.) Al lettore s'appartiene pronunziare le lezioni e predicare a' popoli quelle cose,… Vit. S. Gio. Gualb. 321. Provvedendo le lezioni e i responsorii della seguente domenica. Alleg. 137. Chi disse le mi pajon le Taníe, chi le risposte dopo le lezioni De' morti, e chi altro pur da compagnie. [G.M.] Lezioni del primo, del secondo, del terzo notturno. – Lezioni proprie, Lezioni del comune. T. Greg. Recitare breve lezione del santo Vangelo. Premettono queste parole al passo del Vangelo da leggere. La lezione evangelica sia a noi salute. 16. Per Ragionamento o Scrittura dove si esamini qualche cosa, che per lo più dicesi Discorso. Detta così dal solersi o potersi leggere o a molti, o leggerla ciascuno da sè. Salvin. Disc. 1. 358. (M.) Non si vergognò in una sua lezione di profferire francamente che in Platone forse vi aveva più di eloquenza che filosofia. Ces. Lett. 1. 282. Infra il mese del prossimo luglio le manderò una mia lezione d'eloquenza sopra la lettera di S. Paolo a Filemone. 17. Dicesi anche Quello che sta scritto in tale, o in tal modo in un testo che altri legge o consulta. Dep. Decam. proem. (M.) Avendo noi a bello studio riscontrati di que' tali luoghi per molti testi ch'abbiamo ricercati, ci siamo rade volte abbattuti a raffrontare in quelle lezioni che egli allegano. E 18. Noi volentieri l'abbiamo (quel luogo) tornato alla lezione primiera. E 19. Abbiamo ricevuta la lezione del miglior libro,… E 71. Tante sono le lezioni, quanti i testi. Red. Lett. 2. 38. Fin ad ora trovo qualche diversità di lezione in più di un manuscritto di questa insigne libreria. Mann. in Esop. Cod. Fars. Introd. p. XXXVIII. (Gh.) Questo bensì, abbiamo posto a' suoi luoghi le varianti lezioni che il Vocabolario presenta e quelle poche altresì che Giulio Ottonelli da Fanano nell'Annotazioni sul Vocabolario medesimo sotto il nome di Alessandro Tassoni ha inserite, affinchè apparisca a chi legge lo stato del Codice. Dep. Decam. 1. 457. Noi contra la lezione di questo libro abbiamo ritenuto,… E 2. 480. Noi, quando in più libri troveremo due o più lezioni, e fian tutte buone, ci appiglieremo sempre… a quella de' più antichi. Bisc. Cant. Carn. 28. Di quello (testo) ne ha cavate tutte le varie lezioni. Salvin. Annot. Fier. Buonar. p. 433. col. 1. in principio. «Eheu quam Marathus lento me torquet amore.» S'io trovassi una varia lezione in un ms. antico che dicesse torret, salterei per allegrezza, perchè mi parrebbe adattissimo a quel lento amore, quasi lento fuoco. Bracc. Rinald. Dial. p. 131. su'l fine. La varia lezione non per altro si appella così, se non perchè differisce in parte o in tutto dal testo. T. Bracc. Rinal. Dial. 89. Tante varie lezioni. [Tor.] Dot. L. 149. Doveva prima di questo giorno render grazie a V. S. delle varie lezioni sopra il libro 35 di Plinio inviatemi con la gentilissima sua. T. Don. Giann. Il libro delle varie lezioni (di P. Vettori). – Lezione d'un codice, della stampa, della Crusca. T. Lezione migliore, buona, probabile. – Testo ridotto a corretta lezione, che possa sicuramente leggersi e intendersi debitamente. – Di tutto il libro. Correttezza della lezione. – Di tale o tal luogo, Lezione corretta, errata. |
Lezione - S. f. Elezione. G. V. 4. 2. 5. (C) Lo 'mperio fosse alla lezione degli Alamanni, imperocchè erano possenti e valorosi. E 8. 5. 2. E parea loro a utile della Chiesa aver fatta mala lezione. Ricord. Malesp. 175. E, fermata la lezione, gli mandarono il dicreto. [Camp.] Avv. Cicil. II. 1. Allora quando Nicola, papa di nuova lezione, fu coronato. Bon. Bin. XX. 3. E ciò addiviene spesso Per la lezion che va per modo iniquo. S. Gir. Pist. 5. Dello quale (ornamento) San Pagolo, vaso di lezione, disse… T. G. Vill. 12. 78. 2. Era tanto il podere delle capitudini dell'arti e degli artefici…, ch'egli si rimase di non far cerna, o toccar la lezione de' priori. E c. 79. 5. La lezione del detto ufficio si facea per li priori vecchi colle capitudini delle dodici arti maggiori.
[T.] L'uso ordin. del vocab. non viene da questo che i maestri scrivessero tutto il da dirsi, ma che leggessero il testo d'un autore, e a proposito di quello esponessero le proprie idee, dichiarando, applicando, ampliando, correggendo, anche facendo contro. T. Il professore fa la lezione; una lunga, una corta lezione. – Oggi non fa lezione. – Non c'è lezione. T. La lezione comincia alla tal'ora, finisce. – Le lezioni del tal professore, dell'università, cominciavano in novembre; finivano ai primi di maggio. T. Il professore è che fa lezione in iscuola, o la fa preparandola da dirsi o da leggersi. Lo scolaro fa la lezione, scrivendo quel che ha sentito, o eseguendo su quello il compito datogli. T. Il maestro dá lezione, lo scolaro non la dá, la riceve. Ma ce n'è che la dánno a suon di busse. – Lo scolaro prende lezione, non la lezione, segnatam. se a prezzo. Non si dice che la compra; ma certe lezioni il professore, lo scrittore le vende. E il maestro e lo scolaro scrivono le lezioni o da dire o dette. – Lezioni si stampano. – E c'è libri di lezioni non lette nè dette. Certe grammatiche e trattati sim., non in capitoli o sezioni, ma partonsi in Lezioni. T. Col Di, dice il soggetto. Lezioni di filosofia. D'aritmetica (scienza prima e ultima). Di scimmiologia, scienza della nuova libertà. – O dice l'autore delle lezioni, se scritte; o dice il tempo che durano. Lezione d'un'ora. O il prezzo: Lezioni di cinque lire. T. Lezione proemiale. – Lezione d'addio. – Solenni, Pubbliche, Private. – Eloquente, Nojosa, Dotta, Vuota lezione. T. Bella lezione, e per l'importanza delle cose, e per il modo d'esporle; ma iron. d'insegnamento o mor. o soc. Delle lezioni che i giovani da certi maestri ricevono di generosità e di scientifica dignità! – Buona lezione, e per le cose intelletualm. utili e per il profitto che può dedursene; ma anche iron., Insegnamento avuto in modo spiacevole per meglio apprendere a dire e a fare, a tacere e a astenersi. Una buona lezione altri dá con le mani o con altro corpo contundente o perforante; ma può essere ancora più buona lezione il silenzio. – Segnatam. in senso iron. dicesi Avere una lezione. – L'ha avuta. T. Del modo di leggere un testo, e dello stesso contesto delle parole da leggere, Buona lezione, Scegliere la lezione migliore. – Corrotta, Corretta. Talvolta riducesi a miglior lezione un testo, senz'altro che meglio punteggiando. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: levriero, lezionacce, lezionaccia, lezioncella, lezioncelle, lezioncina, lezioncine « lezione » lezioni, lezionucce, lezionuccia, leziosa, leziosaggine, leziosaggini, leziosamente |
Parole di sette lettere: leviate, levigai, levighi « lezione » lezioni, leziosa, leziose |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): pressoiniezione, proiezione, microproiezione, retroproiezione, introiezione, interiezione, suriezione « lezione (enoizel) » elezione, rielezione, selezione, teleselezione, preselezione, predilezione, collezione |
Indice parole che: iniziano con L, con LE, parole che iniziano con LEZ, finiscono con E |
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