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Informazioni di base |
La parola lazzaro è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: zz. È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (razza). Divisione in sillabe: làz-za-ro. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con lazzaro per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
I Malavoglia di Giovanni Verga (1881): — Son venuto a rompervi le corna, se aggiungete altro. — Alle grida la gente si era affacciata sugli usci, e si era radunata una gran folla; sicchè si azzuffarono perbene, e Piedipapera, il quale ne sapeva più del diavolo, si lasciò cadere a terra tutto in un fascio con 'Ntoni Malavoglia, che così non valevano a nulla le gambe buone, e si avvoltolarono nel fango, picchiandosi e mordendosi come i cani di Peppi Naso, tanto che 'Ntoni di padron 'Ntoni dovette ficcarsi nel cortile dei Zuppiddi, perché aveva la camicia tutta stracciata, e Piedipapera lo condussero a casa insanguinato come Lazzaro. La Storia di Elsa Morante (1974): I suoi conoscenti, al pari di sua sorella, già da tempo non s'aspettavano più di vederlo tornare vivo; e lo avevano accolto con esclamazioni incredule, quasi vedessero un resuscitato, dandosi la voce l'un l'altro per correre a salutarlo. Però, al centro di tale meraviglia generale lui, per quanto festeggiato, si sentiva, chi sa perché, messo da parte, come uno di troppo; e in compagnia si ritraeva tutto in se stesso, come un Lazzaro dentro il proprio sudario. La presenza degli altri, tuttavia, gli era necessaria: a star solo, foss'anche per pochi minuti, veniva preso da angoscia e spavento. Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro (1901): “Non ha mai picchiato al Suo uscio?„ disse la signora ridendo pure. Almeno perché Lei gli faccia avere una commenda dei Ss. Maurizio e Lazzaro? O un posto al Ministero dell'Istruzione pubblica? — Adesso parlo io, vero? Vede, certi amici di mio marito, ottime persone ma poco pratiche del mondo, hanno condotta male tutta questa faccenda di Maironi fin da principio. E l'hanno condotta male per non avere ascoltato mio marito„. |
Libri |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per lazzaro |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: lazzo, lazo, laro. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: corazza. |
Parole con "lazzaro" |
Iniziano con "lazzaro": lazzarona, lazzarone, lazzaroni, lazzaronata, lazzaronate. |
Contengono "lazzaro": svolazzarono, intrallazzarono. |
Parole contenute in "lazzaro" |
aro, zar, azza. Contenute all'inverso: ora, razza. |
Incastri |
Si può ottenere da lazo e zar (LAZzarO). |
Lucchetti |
Usando "lazzaro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: molazza * = moro. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "lazzaro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * orazio = lazio. |
Lucchetti Alterni |
Usando "lazzaro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: moro * = molazza. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Lazzaro (San) - Casa situata in Parigi nella via del sobborgo S. Dionigi, in addietro destinata ai lebbrosi sotto il nome di San Laudo. Se ne ignora l'origine. E' adesso un locale di detenzione per le donne condannate a prigionia per furto o altri delitti capitali. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Lazzaro - e LÀZZERO. S. m. N. pr. (Mt.)
2. Povero uomo, vero o simbolico, di cui parlasi nel Vangelo in contrapposizione del ricco Epulone. (Mt.) T. Lazzaro nel seno d'Abramo; il ricco gli chiede un gocciol d'acqua per refrigerio. 3. T. Lazzaro, per antonom. Un povero piagato infermo, e in deplorabile stato. 4. Parere un S. Lazzero. Dicesi d'uomo piagato. Dicono Esser pieno come un S. Lazzero a chi ha una eruzione alla pelle, o è pieno di fastidio, o altro sudiciume. Di chi è pieno di queste ultime immondezze dicono anche che va da sè. Es.: Io lo presi in casa che andava da sè dal fastidio. Voci e modi comuni a Colle di Valdelsa e in altri luoghi di Toscana. (Fanf.) 5. T. I Lazzari, nome della plebe napoletana, dal mendico della parabola. 6. Fratello di Maria e di Marta, risuscitato dal Salvatore quattro giorni dopo morto. (Mt.) |
Lazzaro - Agg. (Agr.) Fico lazzaro. Aggiunto di una sorta di fico. [Fanf.] Magazz. Coltiv. 43. I veri e buoni fichi da seccare sono gli albi, i dottati, i lazzari e lardajuoli e verdoni che vengono poi nel fine. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: lavoruccio, laziale, laziali, lazio, lazo, lazzaretti, lazzaretto « lazzaro » lazzarona, lazzaronata, lazzaronate, lazzarone, lazzaroni, lazzi, lazzo |
Parole di sette lettere: lavorio, laziale, laziali « lazzaro » leacril, leasing, leccano |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): coguaro, varò, varo, avaro, bavaro, bovaro, catanzaro « lazzaro (orazzal) » macabro, scabro, calabro, candelabro, glabro, ventilabro, cinabro |
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