Aggettivo |
Avaro è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: avara (femminile singolare); avari (maschile plurale); avare (femminile plurale). |
Parole Collegate |
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Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: avaretto. Accrescitivi: avarone. Vezzeggiativi: avaruccio. Dispregiativi: avaraccio, avaronaccio. Avverbio: avaramente. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola avaro è formata da cinque lettere, tre vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: a-và-ro. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con avaro per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): — Sì, e io sono un piccolo cuore avaro e permaloso. Sento però quanto sia stato più doloroso per voi alzar la pietra di queste memorie sepolte: è un sacrificio di cui vi sarò sempre riconoscente, Vincenzina. Se io pronunciassi davanti a voi, così buona e così santa, una parola di rancore, non sarei degno di voi. Mi vergogno di non aver saputo trovare da me la ragione che ha ispirata e sostenuto il vostro sacrificio e di aver guardato più al mio che al vostro dolore. Aiutatemi a esser buono: devo dimenticare chi mi ha fatto un così grave male. Gli Uomini Rossi di Antonio Beltramelli (1904): «Tutto ti aspetta qui, vieni. Il tempo non sarà avaro a noi di ore deliziose, vieni, vieni!» — Eccetera! — aggiunse Monsignor Rutilante. — Si volevano molto bene, infatti! — disse la contessa. — Pare! — esclamò Don Barchetta. E Don Eucarestia, un prete ormai vecchio e di costumi antichi, aprì per la ventesima volta la tabacchiera d'argento. Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): Ma Drogo non conosceva il tempo. Anche se avesse avuto dinanzi a sé una giovinezza di cento e cento anni come gli dei, anche questo sarebbe stata una povera cosa. E lui aveva invece disponibile una semplice e normale vita, una piccola giovinezza umana, avaro dono, che le dita delle mani bastavano a contare e si sarebbe dissolto prima ancora di farsi conoscere. |
Proverbi |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per avaro |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: acaro, amaro, asaro, avara, avare, avari. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: ovari. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: varo, avrò. |
Scavalco |
Spostando la prima lettera al posto dell'ultima si ha: vara. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: bavaro. |
Parole con "avaro" |
Iniziano con "avaro": avarona, avarone, avaroni, avaronacce, avaronacci, avaronaccia, avaronaccio. |
Finiscono con "avaro": bavaro. |
Contengono "avaro": cavarono, lavarono, gravarono, sbavarono, scavarono, incavarono, ricavarono, rilavarono, sgravarono, aggravarono, riaggravarono. |
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Parole contenute in "avaro" |
aro, ava, varo. Contenute all'inverso: ora. |
Lucchetti |
Usando "avaro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: atava * = atro; giava * = giro; andava * = andrò; barava * = barro; dorava * = dorrò; negava * = negro; pagava * = pagro; parava * = parrò; potava * = potrò; spiava * = spiro; varava * = varrò; * rolla = avalla; * rolli = avalli; * rollo = avallo; * ronza = avanza; * ronzi = avanzi; * ronzo = avanzo; boa * = bovaro; contava * = contro; destava * = destro; ... |
Lucchetti Riflessi |
Usando "avaro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * orna = avana; curva * = curaro; * ornerà = avanera. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "avaro" si può ottenere dalle seguenti coppie: arava/roar, beava/robe, deviava/rodevi, spacciava/rospacci, spiava/rospi. |
Usando "avaro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * arava = roar; * beava = robe; roar * = arava; robe * = beava; * spiava = rospi; * deviava = rodevi; rospi * = spiava; rodevi * = deviava; * spacciava = rospacci; rospacci * = spacciava. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "avaro" si può ottenere dalle seguenti coppie: avalla/rolla, avallai/rollai, avallammo/rollammo, avallando/rollando, avallano/rollano, avallante/rollante, avallare/rollare, avallarono/rollarono, avallasse/rollasse, avallassero/rollassero, avallassi/rollassi, avallassimo/rollassimo, avallaste/rollaste, avallasti/rollasti, avallate/rollate, avallato/rollato, avallava/rollava, avallavamo/rollavamo, avallavano/rollavano, avallavate/rollavate, avallavi/rollavi... |
Usando "avaro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: atro * = atava; giro * = giava; andrò * = andava; barro * = barava; dorrò * = dorava; negro * = negava; pagro * = pagava; parrò * = parava; potrò * = potava; spiro * = spiava; varrò * = varava; contro * = contava; destro * = destava; espiro * = espiava; gabbro * = gabbava; scopro * = scopava; abituro * = abituava; allegro * = allegava; decorro * = decorava; frustro * = frustava; ... |
Sciarade incatenate |
La parola "avaro" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: ava+aro, ava+varo. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "avaro" (*) con un'altra parola si può ottenere: * vino = avviarono; citi * = cavitario; * versi = avversario; * visse = avviassero; trino * = traviarono; rivisse * = riavviassero; * vantaggino = avvantaggiarono. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Avaro, Interessato, Spilorcio, Interessoso, Sordido - Veduta la differenza delle voci precedenti, si è già veduto le differenze che ci sono tra queste; e solo parleremo delle due Interessato e Interessoso. Il primo pensa solamente al guadagno e non fa nulla per nulla; l'altro accenna al vizio già divenuto abituale; e però comporta il peggiorativo familiare Interessosaccio. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Avarizia, Spilorceria, Sordidezza, Grettezza, Tenacità, Avaro, Gretto, Spilorcio, Sordido, Tenace - L'avarizia è il troppo amore del denaro; spilorceria è quella meschinità nel provvedere che non agguaglia o il bisogno proprio, o non vuol dare il valore giusto della cosa; sordidezza esprime quel grado d'avarizia che spinge alla sudiceria del corpo e degli abiti. Grettezza vale pochezza, sottigliezza, meschinità nello spendere. Tenacità, che vien da tenere, quando trattasi di sostanza, è l'opposto di dare; quando trattasi d'opinione, è l'opposto d'accordare. La grettezza è disposizione ad avarizia: sordidezza ne è l'eccesso: anche chi vuol fare lo splendido talvolta s'addimostra spilorcio. Così avaro, gretto, spilorcio, sordido e tenace. Avaro però ha qualche traslato, come avaro di lodi, di parole e simili: tenace si è anche delle idee proprie, di progetti, delle risoluzioni, quando per caparbietà o presunzione soverchia ci teniamo in dovere di non cedere, perchè ci crediamo eziandio incapaci di errare. [immagine] |
Interessato, Avaro, Interessoso, Tirato, Stretto - Interessato, chi troppo cura l'interesse, e lì concentra ogni affezione, ogni cura, Avaro chi non ispende o non vorrebbe spendere nulla se fosse possibile: l'avaro adora l'oro e non sa talvolta, o non osa farlo produrre; l'interessato ne fa commercio e sa farlo rendere con mezzi qualche volta anche non troppo onesti: l'avaro economizza, l'interessato guadagna, e nè l'uno nè l'altro godono del loro avere, perchè per l'uno il danaro è il sangue del cuore, per l'altro è mercanzia. Tirato nel negoziare, nel mercanteggiare; stretto nello spendere: il primo dicesi meglio dell'interessato; il secondo, meglio dell'avaro; ma stanno bene a tutti e due.
«Interessoso indica vizio più abituale d'interessato. Quindi il peggiorativo interessosaccio, che l'altro non ha». Meini. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Avaro - [T.] Agg. e come Sost. Chi patisce d'avarizia per abito. Fior. Virt. A. mon. 12. 58. var. (C) Quegli è avaro che ritiene quello che è da spendere. Quist. filos. C. S. L'avaro è, dell'altrui, largo; del proprio, scarso. T. Quanto ci corra tra l'uomo parco e l'avaro, Or. = Bocc. Nov. 29. (C) Avari e cupidi di denari. E 8. 7. Avendo in sè, quantunque avaro fosse, alcuna favilluzza di gentilezza. Dant. Inf. 15. Gente avara, invidïosa, e superba.
Abbiam visti gli es. di Avaro, come Sost.: e dicesi anco al modo del Neut. lat. Aver dell'avaro, che non vale Essere in tutto, non dice il vizio capitale. [Camp.] Dant. Purg. 19. Misera, e partita Da Dio, anima fui, del tutto avara. T. Animo avaro, Ov. = Dant. Purg. 20. (Man.) La miseria dell'avaro Mida. T. Salimb. Avaro e misero. (Questo aggrava e la colpa e la pena.) Sempre l'avaro è in bisogno, Or. – Prov. Tosc. 49. Dio ha dato per penitenza all'avaro che nè del poco nè dell'assai si contenti. E poi: L'avaro è procuratore de' suoi beni, non signore. E ivi: L'avaro è come l'idropico: quanto più beve, più ha sete. [A.Con.] Avaro sudicio, avaro sordido, avaro lercio, epiteti sempre peggiori. T. Il primo e l'ult. più fam. La sordidezza può essere anco ne' principi e ne' governi. T. Prov. Tosc. 243. L'importuno (e più sovente nell'uso l'impronto) vince l'avaro. (Dicesi anco d'altro che del chieder danari.) = Cecch. Pellegr. a. 1. s. 2. (Gh.) Quel Lando, ohimè! m'ha messo Addosso quanti ed amici e parenti I' ho in Firenze; tanto che alla fine L'impronto ha vinto l'avaro. T. Or. Avara frode: bell'epiteto, che dice più che Avarizia frodolenta. Chiabr. Rim. 1. 210. Male adescato da vaghezze avare. T. Avare voglie, speranze, Or. T. Avare richieste, preghiere. T. Avara mano, Sen. T. Mensa, vitto, vita. T. Avari risparmi. T. Anco: Avari doni, o perchè gretti e a malincuore fatti, o perchè pôrti com'esca. Avaro lusso, e Avara prodigalità può chiamarsi se dall'un lato dissipa per arraffare dall'altro. 2. Per estens. T. Viv. Disc. Arn. 12. Non doversi con arte avara abusare de' beni della prodiga natura. T. Prov. Tosc. 51. Mente avara, può dire non tanto il vizio dell'avarizia, quanto in gen. la grettezza e scarsità. T. In Virg. Littus avarum, e terras crudeles, dove Polinestore regna (l'omicida avido delle spoglie di Polidoro). E similm. Avara terra può dirsi più d'una, abitata da uomini cupidi e rapaci. Modi fig. che trasportano l'epiteto dall'uomo ai sentimenti e atti suoi. T. D. 1. 18. Récati a mente il nostro avaro seno. (Un Bolognese, per far credibile a Dante che molti de' suoi son dannati per lenocinio, gli rammenta la loro avarizia.) Gioven.: Quando Major avaritiae patuit sinus? (In Dante seno pare il circuito della città.) Dat. Oraz. 1. 4. 212. Praticando in quelle avare fucine, non che per tale ardore il cuore gli s'infiammasse, neppure suo bel candore abbronzò. 3. Fig. Petr. son. 309. (Man.) E Quei (G. C.) che del suo sangue non fu avaro…, Col suo morir par che mi riconforte. Car. En. 7. 272. Combattendo, Non fur di sangue alla lor patria avari. Coppet. Rim. ined. 10. Esservi ancor della sua grazia avaro Non vuol. Bocc. pr. 8. (C) Dove meno era di forza,… quivi più avara fu di sostegno. Ambr. Furt. 4. 14. (Man.) Di grazia non mi siate avaro di quattro passi e di due parole. T. Avaro di lettere. – Avaro di parole, in gen., Chi scrive più breve di quel ch'altri brami o abbisogni; Chi tace o parla troppo poco: Avarizia rara, che per lo più è carità. T. Avaro di lodi. – Avara di carezze si finge al suo bambino la mamma. – Avaro di sua presenza, chi è indarno desiderato. T. Avaro di sè. T. Non avaro, quasi iron., dice larghezza soverchia. – Non avaro di consigli, Consigliatore impronto. Assol., sottint. di che, dal contesto. T. Ar. Fur. 5. 41. Prometto di costei lasciar la traccia, A te sì liberale, a me sì avara. Prov. Avaro agricoltor non fu mai ricco. (Chi risparmia nella semenza o in cosa sim. danneggia sè.) 4. D'altro che dell'uomo. T. Tass. Come è di quello a noi largo ed avaro (del suo lume il sole). [Val.] Alam. Avarch. 2. 121. Ove è il terreno avaro D'alberi, ma di spighe assai fecondo. T. Assol. Suolo avaro, Che rende poco. T. Non fu la natura avara a lui de' suoi doni. – Avara provvidamente si mostra de' suoi la Fortuna agl'ingegni e agli animi eletti. T. Vita o Stagione della vita, all'uomo avara di gioje. 5. In senso buono. T. Prov. Tosc. 281. L'avaro buono è l'avaro del tempo. = Petr. son. 45. (C) E siate omai di voi stesso più avaro A quel crudel (Amore). 6. E perchè Avarus da Aveo, Bramare, i Lat. lo dicono per Bramoso in gen., che nell'it. non è comunem. usit. Il seg. es. segna il passaggio tra le due idee. Segr. fior. Pr. (Man.) Avaro in nostra lingua è ancor colui che per rapire desidera d'avere, misero quello chiamo che troppo s'astiene dall'usare il suo. Petr. Trionf. Fam. nell'agg. (Man.) Ciro, più di sangue avaro Che Crasso d'oro. Tass. Ger. 9. 36. Bern. Orl. 47. 24. Parea di carne e sangue un lupo avaro. (Qui non bello.) Ar. Rim. 18. Dell'onor dell'Italia avaro. T. Praeter laudem, nullius avari, Or. = Alam. Gir. 5. 97. (Man.) E d'altra mai mercede non mi vedrete, o donna, essere avaro. Assol. Car. En. 1. 582. (Man.) Così il vento portossene la speme Dell'avaro ladrone. Malm. 2. 2. (C) Gettatosi all'avaro ed al furfante, Cambiò la dïadema in un turbante. Troppo alla lettera rende l'Avari agricolae di Virg., che nel lat. ha senso non punto crudele; il Petr. Canz. 92. (Man.) L'avaro zappador l'arme riprende. 7. A quest'ult. signif. insieme e al più com. si reca il seg. T. Petr. Rim. 217. Quanta invidia ti porto, avara terra (che chiudi le spoglie di Laura)! – Virg. L'avaro Acheronte. – Or. Ventre avaro. T. Nell'uso poet. L'onde avare. 8. † Non si tronca nè anco nel sing., ma Cant. Carn. (Nann. Nom. 541.) Maninconici, avar', miser', sottili. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: avariata, avariate, avariati, avariato, avarie, avarizia, avarizie « avaro » avarona, avaronacce, avaronacci, avaronaccia, avaronaccio, avarone, avaroni |
Parole di cinque lettere: avara, avare, avari « avaro » avena, avere, averi |
Lista Aggettivi: avanzato, avariato « avaro » avido, avito |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): canzonettaro, gruppettaro, giaguaro, saguaro, coguaro, varò, varo « avaro (orava) » bavaro, bovaro, catanzaro, lazzaro, macabro, scabro, calabro |
Indice parole che: iniziano con A, con AV, parole che iniziano con AVA, finiscono con O |
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