Irrazionale - e † INRAZIONALE. [T.] Agg. Ente che non ha la facoltà della ragione, o non bene l'adopra; o Cosa che non è conforme alla sana ragione, che non è con legittimo ragionamento dedotta, su cui non si ragiona o non si può ragionare determinatamente. È in Sen. e in Quintil. Ha sensi più varii che Irragionevole. Nel ling. filos. denoterebbe, più propriam. di questo, la mancanza della facoltà che distingue l'uomo dalle cose e da' bruti. Irrazionale direbbe la mancanza della facoltà in atto; Irrazionabile, in potenza. Ott. Com. Inf. 20. 357. (C) Immagini fatte di creature insensibili e irrazionali, siccome d'oro e d'argento. T. Campan. 2. 11. Istrumenti razionali ed irrazionali, servi, buoi, cani. = Benv. Cell. Vit. 3. 441. (Man.) Queste altre anime certamente sognano, come si vede in tutte le sorte dei sensitivi e inrazionali animali. S. Ag. C. D. 5. 7. (C) Buon. Fier. 2. 4. 18. Vil bestiuola irrazionale. Bern. Rim. 1. 72. Insino agli animali inrazionali Hanno compassion del lor signore.
T. Latt. Uguagliare l'animale razionale ai mutoli e irrazionali. In questo senso sost. [Cors.] Magal. Lett. 1. 23. Spropositerebbe chi sentisse in quest'altro modo degli irrazionali, per qualche lampo d'immaterialità che si supponesse animarli. E 18. Discendendo io da questo via via giù per la scala di tutte le innumerevoli spezie degli irrazionali.
2. Non conforme alla retta ragione, non degno dell'uomo; men com. in questo senso che Irragionevole, ma può dire peggio. Coll. Ab. Isaac, 37. (Man.) Il movimento delle membra del corpo, il quale si fa sanza agute cogitazioni di dilettazione irrazionale. Ar. Fur. 32. 21. Ma di che debbo lamentarmi, ahi lassa! Fuorchè del mio desire irrazionale? T. Quintil. Uso irrazionale di checchessia.
3. Non fondato sopra salde ragioni, Non conforme al buon uso del raziocinio, Non ben ragionato. T. Irrazionale conseguenza, proposta. – C'è anche dei ragionamenti irrazionali, pur troppi. In questo senso quasi scientif. Irragionevole non si dice; ma, dicendolo, suona peggio. Potrebbero le cose dette essere ragionevoli, irrazionale la forma come si espongono e trattano.
4. Nel senso di Ratio, che Ragione val Conto, e Rationabile nel b. lat., Degno d'essere computato, Possibile a computare, Irrazionale ha senso pr. ai matem., non d'Irragionevole, ma di Incomputabile, Inesprimibile in forma di calcolo determinato, anal. al com. gr. Ἄλογος, Sproporzionato; e contrapp. al com. it. Quantità ragionevole, Dote ragionevole, da tenersene qualche conto. T. Quantità irrazionali, che non hanno comune misura coll'unità, cioè che non possono essere rappresentate nè da numeri interi, nè da frazioni. Boez. Razionali e irrazionali linee, e solidi. [Gen.] Dicesi dei numeri e delle linee incommensurabili e delle espressioni algebriche le quali contengono radicali od esponenti fratti. Agnes. Inst. anal. 13. [Cont.] Bart. C. Aritm. Or. Fineo, 65. Quelle che non cascano sotto la comune misura di alcuna grandezza, o parte aliquota, si chiamano grandezze incommunicanti, o incommensurabili, o irrazionali ancora. Cit. Tipocosm. 311. La proporzione, e la proporzionalità, e comune e propria; e della propria la razionale e la irrazionale, e de la razionale la equalità, e la inequalità; e della inequalità, la maggiore e la minore. T. Numero irrazionale. [Anton.] Avviene che gli esponenti di un monomio non sono divisibili esattamente per il grado della radice che vuole estrarsene: ciò vuol dire che quel monomio o non è una potenza o è potenza di un grado diverso da quello della radice che intendesi estrarne. Le radici per cui si verifica questo caso, diconsi incommensurabili o irrazionali. Sebbene sia impossibile ottenere esattamente il valore di tali radici, le sono tutt'altro però dalle radici immaginarie, inconcepibili. – Calcolare le quantità che contengono radici irrazionali. Si può bene avere il valore delle radici irrazionali. = Gal. Sist. 3. (C) Dannavano come sacrilegio il pubblicar le più recondite proprietà de' numeri, e delle quantità incommensurabili e irrazionali da loro investigate.
5. (Mus.) [Ross.] Zarl. 1. 2. 15. 10. Intervallo… irrazionale, quello che per modo alcuno non si può descrivere (con numeri). T. Cassiod. in gen. Quantità irrazionale, la cui misura non è conosciuta. |