Sulle frontiere del Far-West di Emilio Salgari (1908): Ad un tratto il cavallone dell'indian-agent s'impennò improvvisamente, poi fece un brusco scarto. Quasi nel medesimo istante un mustano, bardato alla messicana, con sella altissima e durissima e staffe corte e larghe, si slanciava fuori dalle piante con velocità fulminea, scomparendo quasi subito in mezzo ad una piccola foresta di ontani, i quali pareva che circondassero un gran numero di quei piccoli stagni chiamati occhi.
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): La paranzella impennò, la vela crebbe. L'acqua cominciò a scorrere veloce contro la chiglia. Negli occhi le volarono scogliere popolate da gabbiani, cale gialle di tufo straripanti di vegetazione che lambiva l'acqua. Di tanto in tanto, fra gli alberi, candide colonnine di rotonde a mare, pergolati, facciate rosee di ville. Sui terrazzi figurine chiare di donne, signori in seta scintillante. Lanciavano richiami verso barconi dalle sponde d'oro, donde altre persone, non meno graziose ed eleganti, rispondevano allegre.
La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): Ma gettata quella voce d'approvazione all'uomo già lontano, lo sguardo del dolente si spense. — Quel bruto, sì, fa ciò che vuole; sa quanto deve vendere il suo raccolto, come può frodare il compratore. — Dando un colpo di frusta al cavallo che trasalì e quasi s'impennò all'inusato maltrattamento, soggiunse: — Tu lo sai ciò che vuoi: arrivare presto alla stalla, mangiare il tuo sacco di biada.... Ma io, ma noi.... |