Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Tacciare una persona di ignominia è molto grave: devi essere sicuro di ciò che affermi!
- A seguito di comportamenti ritenuti indegni e riprovevoli fu cacciato con ignominia dalla città.
Non ancora verificati:- Non posso credere che hai avuto il coraggio di commettere questa ignominia!
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Citazioni da opere letterarie |
Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): Ero presente a questa scena. Come abbia fatto a frenarmi lì per lì, non so. Mi trattenne il rispetto per la mamma. Soffocato dall'ira, dalla nausea, scappai a chiudermi in camera, e solo, con le mani tra i capelli, cominciai a domandarmi come mai Romilda, dopo quanto era avvenuto fra noi, si fosse potuta prestare a tanta ignominia! Ah, degna figlia della madre! Non il vecchio soltanto avevano entrambe vilissimamente ingannato, ma anche me, anche me! E, come la madre, anche lei dunque si era servita di me, vituperosamente, per il suo fine infame, per la sua ladra voglia! E quella povera Oliva, intanto! Rovinata, rovinata...
La biondina di Marco Praga (1893): Come avrebbe confessato tutto, allora, fieramente; con quale entusiasmo si sarebbe fatta ammazzare, allora, vittima dell'amore. Adesso, aveva aperti gli occhi, adesso soltanto, per vedere un'ignominia cui la fatalità l'aveva trascinata; adesso che, soddisfatte le aspirazioni dell'anima, fatti cessare per sempre da una morte i moti del cuore, si preparava a vivere beatamente tranquilla, nel benessere calmo del corpo, nella quiete assoluta della mente.
Cinquantamila lire di Adolfo Albertazzi (1918): Sciagurato! Rivelando adesso il suo disonore non darebbe forse diritto al mondo di chiedergli: Come mai, tu, ad accorgerti d'esser tradito, hai aspettato che il traditore sia stato morente o morto? Per quale misterioso interesse hai dissimulato fin all'ultimo? Per quale vergognoso passo hai accompagnata la salma all'ultima dimora? Per quale inconfessabile ignominia hai taciuto sempre con tua moglie, e schiamazzi adesso che Dio o un accidente ti ha liberato del più colpevole, del più forte?... |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ignominia |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: ignominie. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: inni, ioni, gina, nomina, noma, noia, noni, nona, mina. |
Parole contenute in "ignominia" |
inia, mini, nomi, gnomi, minia, omini, nomini. Contenute all'inverso: ong. |
Incastri |
Si può ottenere da inia e gnomi (IgnomiNIA). |
Lucchetti |
Usando "ignominia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * miniata = ignota; * miniate = ignote; * miniati = ignoti; * miniato = ignoto. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "ignominia" si può ottenere dalle seguenti coppie: ignota/miniata, ignote/miniate, ignoti/miniati, ignoto/miniato. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Obbrobrio, Vituperio, Ignominia - Obbrobrio è ogni atto, ogni opera, ogni discorso, che ripugna alle leggi della morale, alle regole dell'arte, alle consuetudini di civiltà. - «Quella combriccola è un vero obbrobrio. - Quella tragedia è un obbrobrio.» - La voce Vituperio suona biasimo maggiore; ed è qualunque cosa, la quale non solo ripugna alla morale, come sopra ho detto, ma che per essa ne venga vergogna e abominazione. - Ignominia è tutto ciò che non si può nominare senza vergogna e ribrezzo. - Infamia è ciò che macchia agli occhi di tutti il buon nome, e rende l'uomo pubblicamente vituperoso. Ciascuna di queste voci è objettiva e subjettiva. [immagine] |
Ignominia, Vituperio - L'Ignominia è, diciamo così, subjettiva: è quando l'uomo, o per condanna infamante, o per un'azione che è reputata vile e rea, sente di non esser degno di stare nella convivenza civile e per tale è sdegnato da tutti. - Vituperio è più: è quando l'uomo ha commesso azioni infami, che lo fanno maledire e aborrire dagli uomini. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Obbrobrio, Infamia, Ignominia, Vitupero, Vergogna, Onta, Scorno, Infamità, Disonore - Vergogna si sente, si fa altrui per atto disonesto a cui uno s'è lasciato trascorrere. Scorno è vergogna fatta in pubblico, e più a chi si credeva fare a man salva qualche azione meno che onesta: rimane scornato l'ipocrita, l'impostore che vede messo in piena luce il doppio fine de' suoi sutterfugi. Il disonore, già accennai in altro articolo, racchiude idee diverse, e diversamente si misura secondo il sesso, lo stato, la professione: altra cosa è il disonore per la donna, altra per il negoziante, altra per il militare, e via via. Vitupero è parola di alto e severo rimprovero, e che tocca per poco all'invettiva, all'ingiuria; è detta per fare arrossire. Nell'ignominia si cade, poi nell'obbrobrio, quindi nell'infamia , e sono gradi di una scala tanto sdrucciolevole che guai a porvi su il piede! Ignominiosa è l'azione bassamente vile per cui l'uomo mette in non cale il proprio decoro; obbrobriosa, la turpe per cui egli perde ogni sentimento di dignità; infame, quella che, meritevole di nota, di sentenza infamante, uccide l'uomo civilmente, facendogli perdere ogni diritto come membro della società. Infamità è parola o atto infame: molte volte è espressione esagerata di celia o d'ironia: dire o fare delle infamità, talvolta usasi per esprimere cose o parole forse non troppo oneste, forse non troppo eque, ma che in sostanza non sono meritevoli di appellazione così fatta, e ne sono lontanissime; dire infamità, infamia contro qualcheduno è proprio del detrattore, del calunniatore nemico che tenta levar la fama a chi odia. Onta, per vergogna, è poetico: ma in prosa si ha adontarsi, recarsi, avere ad onta. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Ignominia - S. f. Aff. al lat. aureo Ignominia. Lab. 329. (C) Ora io potrei… procedere e con più lungo sermone e con parole più aspre contro all'ignominia della malvagia femmina che ti prese. Fir. Disc. an. 56. Pensando indubitatamente che fusse l'altro lione, che con tanta sua ignominia gli aveva mangiata la lepre. T. Ar. Fur. 4. 55. Tutto Il mondo in ignominia abbia a vedermi. Segner. Mann. Magg. 3. 2. Potea chiamare la sua crocifissione con mille altri nomi di acerbità, di atrocità, d'ignominia, e pure la chiamò esaltazione.
(Tom.) L'ignominia macchia il nome fa un cattivo nome. – Coprire d'ignominia.
2. Venire in ignominia vale Acquistare, Tirarsi addosso ignominia. Ar. Fur. 34. 42. (M.) Considerando poi, s'io lo facessi, Che in pubblica ignominia ne verrei. |
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