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la cannella | La goccia trafitta | Rugiada |
Tag correlati: acqua, gocce, sfocato, foglia, foglie, rugiada, onde, erba, sfera |
Informazioni di base |
La parola goccia è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Divisione in sillabe: góc-cia. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con goccia e canzoni con goccia per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Ma pur senza spiegarne l'intima natura, io so quando il mio dolore per la prima volta si formò. Proprio per quel disegno tanto migliore del mio. Una goccia che fece traboccare il vaso! Io sono sicuro di non aver mai prima sentito quel dolore. Ad un medico volli spiegarne l'origine, ma non m'intese. Chissà? Forse la psico-analisi porterà alla luce tutto il rivolgimento che il mio organismo subì in quei giorni e specialmente nelle poche ore che seguirono al mio fidanzamento. La vecchia casa di Neera (1900): perché è la folla, cioè la riunione prepotente di tutto quello che noi detestiamo, per questo è profonda la gioia di atterrarla, di batterla, di squarciare le sue membra lascive, obbligandola a urlare, a piangere, a versare per una volta almeno davanti a noi qualche goccia del suo sangue impuro! È lei la nemica di ogni cosa nobile e grande, la nemica della bellezza! e quando l'artista sembra andare a lei è nello stesso modo che il domatore va alla belva, per sottometterla. Il crimine di Ada Negri (1917): Per istinto di difesa, per impulso di follia, pel bisogno di compiere un alto selvaggio che a tante ansie ponesse un suggello definitivo, stappò la bottiglietta, e bevve a gorgozzule il giallastro fetente liquido, che le arse il palato e la faringe. Quando non ne rimase più una goccia, ricordò l'ammonimento della complice. — In tre volte. — Ma che importava, ormai?... |
Proverbi |
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Espressioni e Modi di Dire |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per goccia |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: boccia, coccia, doccia, goccio, noccia, roccia. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: boccio, bocciò, coccio, moccio, noccio. |
Scarti |
Togliendo tutte le lettere in posizione dispari si ha: oca. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: goccina. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: caicco. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "goccia" si può ottenere dalle seguenti coppie: godo/doccia, gota/taccia. |
Usando "goccia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: rigo * = riccia; rogo * = roccia; frego * = freccia; * ana = goccina; * ani = goccini; * ano = goccino; piago * = piaccia; spago * = spaccia; spigo * = spiccia; trago * = traccia; allago * = allaccia; arrigo * = arriccia; imbrago * = imbraccia. |
Lucchetti Alterni |
Usando "goccia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * taccia = gota; riccia * = rigo; freccia * = frego; piaccia * = piago; spaccia * = spago; spiccia * = spigo; traccia * = trago; allaccia * = allago; arriccia * = arrigo; imbraccia * = imbrago. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "goccia" (*) con un'altra parola si può ottenere: * oli = gocciolai; sol * = sgocciola; fili * = figlioccia; soli * = sgocciolai; bando * = bagnodoccia; * ivana = giovanaccia; solvi * = sgocciolavi; solvo * = sgocciolavo; solite * = sgoccioliate. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Goccia, Stilla, Gocciola - Goccia è la voce più nobile, e si usa parlando di liquidi più pregiati. - Gocciola è più usuale; ed è quasi diminutivo di Goccia; e ben si usa, dice il tommaseo, ove si intende di attenuare l'idea il più possibile. Si usa poi, più che l'altra, metaforicamente, come: le gocciole di corallo, di perle, di cristallo. - Stilla è voce più propria della poesia: vale quasi lo stesso che Goccia, ma si usa parlando di cosa di grande stima e non da profondersi. - «Una stilla di sangue; non Una stilla di acqua.» [La Stilla è poi più piccola della Gocciola. - Non ce n'è rimasto neanche una stilla, è più enfatico che neanche una gocciola. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Goccia, Gocciola, Gocciolo, Gocciolina, Gocciolino, Goccioletta, Stilla, Gocciolone; Gocciare, Gocciolare, Sgocciolare, Grondare, Stillare - Goccia d'acqua, di sangue, di vino, di qualsiasi cosa liquida, ognun sa che quantità rappresenti: gocciola meglio forse della forma rotonda, di quella piccola quantità di liquido; e gocciola parmi non solamente diminutivo, ma frequentativo altresì; onde direi più volentieri che, la gocciola e non la goccia incava il sasso, nel noto proverbio; se altri non sente così, mi rimetto, e trattandosi di così poca cosa spero che sarà anche poco il male. Gocciolina, piccola gocciola: doppio diminutivo: stilla è meno di tutti: quelle della minuta pioggia e della rugiada direi propriamente stille: stillare, e il distillare che ne viene, dice chiaro la difficoltà del far sortire poca cosa da checchessia, dall'avere un tenue risultato a proporzione della grandezza dell'apparecchio e della lunghezza del tempo; e così stillarsi il cervello per trovare un ripiego, non sufficiente il più delle volte, un nonnulla. Gocciolo e gocciolino dicon più che una gocciola e una goccia; valgono un pochetto di vino per lo più, o d'altro liquore da bere; sono vocaboli comuni in bocca dei gran bevitori, a cui l'assai, il troppo paion sempre poco in ragione della voglia smodata; e così a un gocciolo, a un gocciolino alla volta e' si bagnano tanto la gola da andarne fuor di senno. Gocciolone, grossa gocciola: son goccioloni quei di certi temporali in estate. Gocciolone per scimunito è ito fuori d'uso o quasi; bietolone, baccellone e simili ne fanno le veci. Accidente di gocciola, e non di goccia, è il noto male per cui si muore improvvisamente. Tra gocciare e gocciolare trovo la stessa differenza che tra goccia e gocciola: gocciola quel liquido le cui gocciole cadono più frequenti. Sgocciolare è vuotare o sorbire fino all'ultima goccia: chi assapora un liquore prezioso sgocciola il bicchiere e poi il fiasco che lo conteneva. Grondare significa maggior abbondanza: gronda il sangue da larga ferita, gronda il sudore dalla fronte, grondano le lagrime dagli occhi a chi piange dirottamente. Fila il sangue quando esce non a gocciole ma in sottil filo e continuo: fila il vino, fila la botte quando tocca il fondo e più non ne versa proprio che un sottil filo. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Goccia - S. f. Gocciola. Gutta, aureo lat. Ar. Fur. 24. 51. (C) Se di sangue vedessero una goccia, Creder potrian che fosse stato morto.
[Cont.] Leo. da Vinci, Moto acque, I. 43. La goccia fia di più perfetta sfericità la quale sarà di minor quantità. (Tom.) Goccia di sangue, di veleno, di balsamo. – In medicina e in farmacia, sempre Goccie. Red. Cons. 1. 87. (C) Io costumo aggiugnere una o due gocce di balsamo del Perù. E 2. 33. Spirito di vitriolo gocce VI, ambra grigia gr. II. T. Iperb. Rimanere senza una goccia di sangue (dal turbamento, dalla paura). 2. [Sel.] In farmacia la goccia di un liquido si fa corrispondere al peso di un grano secondo l'antica misura, e di 5 centigrammi secondo la moderna. Però rappresenta una data quantità ponderale nelle ricette. [Cont.] St. sempl. Indie occ. Mon. 195. E si dêe sapere, che 'l balsamo fatto per decozione, e quel fatto per incisione, ed ogni altro liquore di questi delle Indie, che si prenderanno per bocca, se ne dê prender poca quantità, il che non dêe essere più, che quattro, o cinque goccie. 3. [Cont.] Quelle macchie e punti d'oro che hanno in sè alcune gemme. Agr. Geol. Min. Metall. 282. v. Gli punti però, che chiamano e goccie e stelle, non si dánno a vizio a le gemme: per che si loda un zaffiro, che abbia in sè punti di oro, per mezzo de' quali risplenda e luca. 4. T. Comparazione del minimo al molto. È come una goccia al mare. – Perduto come una goccia nell'oceano. (Tom.) Somigliarsi come due goccie d'acqua. 5. T. Modo iperb. Bere, Consumare fino all'ultima goccia, ogni cosa d'un liquore. E nel fig. Bere il calice fino all'ultima goccia. Assaggiare tutte fino in fondo le amarezze e le umiliazioni. 6. T. Trasl. Poche goccie d'amarezza bastano a far pagare caro le ricercate dolcezze del mondo. 7. A goccia a goccia, posto avverb. Una gocciola appresso l'altra. (C) Guttatim, aureo lat. – V. A GOCCIA A GOCCIA. T. Prov. Tosc. 243. A goccia a goccia s'incava la pietra. (Efficacia d'ogni lenta ma continua operazione.) – La goccia scava la pietra (Gutta cavat lapidem). (Tom.) A goccia a goccia, diciamo, piuttosto che A gocciola a gocciola; ma in plur. [Sel.] A gocciole, significa stillare o versare con tale precauzione che il liquido il quale discende, non si spicchi dal vaso che lo fornisce, se non ad una goccia per volta in modo più o meno lento. 8. (Ar. Mes.) Ornamento che pende di sotto agli orecchini. (Fanf.) Ornamento di drappi che pende quasi a modo di gocciola. (Fanf.) 9. (Med.) Apoplessia. Segner. Mann. Genn. g. 1. (M.) Una goccia, la qual ti caschi dal capo. 10. (Archi.) Ornamento che pende di sotto alla cimasa a guisa di vere gocciole d'acqua, che si dice anche Campanella. (Fanf.) Anguil. Metam. 2. 4. (Gh.) Piovon più sotto que' triglifi a terra Sei rare gocce d'incredibil pregio. [Cont.] Vas. Arch. III. Serra l'architrave risaltando con una lista i risalti, e da piè fa un pianetto sottile, tanto quanto tiene il risalto; a piè del quale fanno sei campanelle per ciascuno, chiamate goccie da gli antichi. Gal. B. Arch. Vitr. Comm. IV. 3. Il nome stesso di guttae, gocce,… fanno chiaramente comprendere, che sono figura di gocciole d'acqua, non di chiodi, come volle credere l'Alberti. Gocce nere. (Farm.) [Sel.] Sorta di medicina, a base d'oppio, composta all'incirca come il laudano. |
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