Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere giornata (bella, brutta, calda, lunga, piovosa, ...) |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Informazioni di base |
La parola giornata è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: gior-nà-ta. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Prese invece a riordinare le sue carte, ne fece molti pacchi, come se si preparasse a sloggiare di lì. Al lume di una piccola bugia, ch'egli collocò sullo scrittoio, sigillò alcune lettere, vi scrisse sopra il nome di alcuni suoi vecchi amici, coi quali s'era trovato nella giornata per regolare le varie partite dei suoi interessi, distrusse molte carte inutili, come se obbedisse a una interna suggestione più forte e più prepotente della volontà e della ragione. Fontamara di Ignazio Silone (1945): Così parlava la vecchia Maria Rosa, che passava la maggior parte della sua giornata, e durante l'estate anche la notte, su una pietra davanti all'entrata della sua abitazione, ch'era in realtà una grotta con la sola parete in muratura. Innanzi alla grotta, Maria Rosa filava e cuciva, o aspettava il ritorno del figlio ch'essa ammirava e vantava con parole poco abituali nelle madri. Non potendo Berardo primeggiare sulla ricchezza, Maria Rosa trovava inevitabile e meritato ch'egli eccellesse almeno nella sventura. Tre croci di Federigo Tozzi (1920): Ma Giulio aveva paura che il Nicchioli volesse farli parlare parecchio per conoscere meglio il loro animo. E, siccome si riteneva più colpevole degli altri, gli pareva che il Nicchioli già sospettasse. E tutte le volte che egli entrava in bottega, si sentiva già perso e chiudeva gli occhi. Anche Niccolò aveva paura, ma cercava di pensare ad altro; perché lo pigliava una specie d'immobilità. E, allora, sbagliava anche a rispondere; come se fosse stato sordo e non capisse. Gli saliva il sangue alla testa; e, se il cavaliere si tratteneva molto, stava male tutta la giornata. |
Espressioni e Modi di Dire |
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Titoli di Film |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per giornata |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: giornate. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: girata, gira, gina, gita, gora, gota, grata, iota, irata, irta, orata, onta, rata. |
Parole con "giornata" |
Iniziano con "giornata": giornatacce, giornataccia. |
Finiscono con "giornata": aggiornata, soggiornata. |
Parole contenute in "giornata" |
rna, nata, orna, ornata. Contenute all'inverso: tan. |
Incastri |
Si può ottenere da gita e orna (GIornaTA). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "giornata" si può ottenere dalle seguenti coppie: gioco/cornata, giornalista/listata. |
Usando "giornata" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tale = giornale; * tali = giornali; * talismi = giornalismi; * talismo = giornalismo; * talmente = giornalmente. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "giornata" si può ottenere dalle seguenti coppie: giorni/innata. |
Intarsi e sciarade alterne |
"giornata" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: girata/on, gira/onta, gin/orata. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Oggi, Oggidì, Al giorno d’oggi, Alla giornata, Giorno per giorno - Oggi segna il giorno che corre presentemente; e di rado si usa a significare in generale il tempo presente, che suole significarsi col modo Oggidì, ma con un poco più di larghezza. - Idea di larghezza anche maggiore è nell'Al giorno d'oggi. - Il modo Alla giornata sul dirsi di cosa che si ripete quasi tutti i giorni. - Giorno per giorno si dice di ciò che si fa per le necessità giornaliere, senza pensare al domani. - «Vive giorno per giorno.» [immagine] |
Battaglia, Combattimento, Fatto d’armi, Giornata, Scaramuccia - La Battaglia è un'azione generale di due eserciti; ed è preparata e condotta secondo studii precedenti, e secondo le regole strategiche. - Il Combattimento è azione particolare, o di una divisione, o di un corpo di esercito, che spesso avviene senza precedente preparazione. - Fatto d'arme è generico, può intendersi di ogni azione militare, e si piglia sempre in significato onorevole. - «La difesa dei Trecento alle Termopili, dice il Grassi, è il più bel fatto d'arme dell'antichità.» - Giornata è quella battaglia dove prendono parte tutte le forze de' due guerreggianti, preparata con ogni studio e col più gran vigore, che generalmente decide della sorte della guerra. - Scaramuccia, è un'avvisaglia tra piccole schiere, di breve durata e non troppo micidiale. [immagine] |
Giorno, Giornata - Giorno si riferisce puramente allo scorrer del tempo. - «È cosa che si fa in un giorno.» - Invece Giornata si riferisce a ciò che si fa nel corso del giorno: «Ci vuole tre giornate di lavoro;» e si dice per questo Giornata anche una battaglia campale. [immagine] |
Giornata, Alla giornata, Al giorno d’oggi - Giornata si disse anche per il corso naturale del tempo, onde il modo avverbiale Alla giornata, cioè Spesso, Quasi ogni giorno. - «Son cose che avvengono alla giornata.» - C'è ora chi l'usa per Al presente, Nel tempo che corre attualmente; ma con poca proprietà; e a significar tale idea si dice Al giorno d'oggi. [immagine] |
Giornata, A giornata, A opra - Giornata è il lavoro che fa un lavorante nel corso del giorno; e anche il prezzo che gli se ne paga. - « Ha una giornata di due lire.» - La frase Andare a giornata si dice specialmente di cucitrici che vanno a lavorare in qualche casa, ricevendone in compenso il vitto e un tanto in denaro. - L'Andare a opra si dice de' contadini che vanno a lavorare da un altro contadino alle medesime condizioni dette di sopra. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Il giorno, A giorno, Di giorno, Nella giornata, In tutto il giorno; La notte, A notte, Di notte - Il giorno è opposto a la notte; lavorare il giorno e riposare la notte è conforme al voto della natura; pure molti invertono quest'ordine, ma non senza loro danno. A giorno, vale sul fare del giorno, quando aggiorna; così a notte, sul far della notte, quando annotta. Di giorno, vale durante il giorno, cioè quando il sole rischiara il nostro emisfero, che ci si vede chiaro; così di notte, quando è scuro e che a vedervi chiaro ci va il lume di lucerna o di candela. Nella giornata e in tutto il giorno sono affinissimi, meno quando col primo s'intendono quelle otto, dieci o dodici ore di lavoro che compongono la giornata dell'operaio. [immagine] |
Giorno, Giornata, Dì - Giorno opposto a notte; in senso di luce è opposto a tenebre, oscurità; aggiorna, spunta il giorno, si fa chiaro. Giornata indica lo spazio intero d'un giorno, il lavoro che suol farsi o può farsi in un giorno: in linguaggio storico, giornata vale gran fatto d'armi: venir a giornata, giornata campale. Di è lo stesso che giorno, ma ha usi suoi proprii come per le date: addì... e poi vi è lunedì, martedì e tutti i giorni della settimana, meno il sabbato e la domenica i quali hanno altra desinenza. [immagine] |
A giorno, A giornata, Alla giornata, Di giorno in giorno - A giorno, al mattino appena è giorno; a giornata indica e il modo in cui uno s'acconcia a lavorare, e quello con cui è pagato; alla giornata, di giorno in giorno, quasi eventualmente: di giorno in giorno però differisce da alla giornata in questo, che esso esprime proprio ciò che dice, e l'altro lo esprime a un dipresso; p. e. se io dico vi scriverò ciò che accade di giorno in giorno, vale vi terrò informato di ciò che ogni giorno accaderà; se dico soltanto alla giornata, significa bensì ciò che accade in quel tempo, ma non così precisamente il ragguaglio degli avvenimenti di ogni giorno uno dopo l'altro. [immagine] |
Battaglia, Combattimento, Fatto d'armi, Fazione, Scaramuccia, Pugna, Giornata, Campagna, Guerra - Combattimento è più l'azione del battersi: in una battaglia, ogni corpo di truppa, ogni uomo, per così dire, ha un suo parziale combattimento: combattimento può essere di pochi e di molti. La battaglia è data dagl'intieri eserciti, deve avere un piano, e debb'essere condotta secondo le regole dell'arte, e direm quasi della scienza; senza di ciò sarà zuffa, mischia, e inutile macello d'uomini senza risultato. Fatto d'armi è combattimento memorabile per qualche bel tratto o altra notevole particolarità: la sfida di Barletta è un memorabile fatto d'armi.
«Pugna è latinismo da lasciarsi d'ordinario alla poesia: nella pugna si lotta corpo a corpo o almeno in gran vicinanza; e mal si direbbe di combattimento seguito da lontano. La pugna pare voglia essere forte e violenta, se non sanguinosa». Tommaseo. «Scaramuccia, combattimento per lo più breve e non forte, e che segue tra piccolo numero di soldati. Fazione, quasi fatto di guerra, è combattimento di qualche rilievo; meno però solenne del fatto d'arme, e per le conseguenze sempre inferiore alla battaglia, la quale può essere terminativa». Polidori. Guerra, dapprima vuol dire stato opposto a quello di pace: una guerra poi è il complesso di tutti i fatti ostili seguiti fra le parti belligeranti, dal principio della rottura di questa fino al ritorno della pace: una guerra può durare molti anni; quella occasionata da dissensioni religiose fra cattolici e protestanti durò trent'anni, e da ciò prese il nome (1618 - 1648); una guerra può durare per molte campagne: una campagna è l'insieme di tutti i combattimenti piccoli e grandi succeduti dopo la sortita dai quartieri d'inverno fino al ritorno in quelli: talvolta è un periodo d'una guerra, e prende invece il nome dove la guerra stessa è combattuta: le campagne d'Italia e quella di Francia son quelle forse ove più spiccò il genio militare di Napoleone. Giornata è il fatto d'armi o battaglia succeduta in quel tal giorno, e in quel tal giorno, pare, decisamente finita. Venire a giornata dicesi proprio allorquando dopo molte scaramuccie o fazioni parziali, l'azione divien generale. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Giornata - S. f. Spazio di un giorno, ma, comunemente parlando, Quello spazio di tempo che trascorre dal levarsi del letto al coricarsi. (Fanf.) Bocc. Introd. 54. (C) Per questa prima giornata voglio che libero sia a ciascuno di quella materia agionare, che più gli sarà a grado. E nov. 13. 20. E dopo molte giornate pervennero a Roma. Pros. Fior. Salvin. Lett. 4. 1. 294. (Man.) Miserabili quelli oziosi, che non sanno come si consumare la giornata.
(Tom.) È il Giorno comprendente un avvenimento, un'azione, o una serie di azioni o d'avvenimenti. Onde Giornata si chiama anco il Fatto che la riempie e distingue. Bella, Buona, Brutta, Cattiva giornata. – Giornata allegra, trista. [Cont.] Giornata lavorativa. Per distinguerla da Giornata festiva. Cart. Art. ined. G. II. 285. Seguiremo, sperando per il commodo del bon terreno, che aviamo quasi per tutto in sul lavoro, che in due mesi prossimi da venire di giornate lavorative condurli (tutti cinque i baluardi) in bonissima difesa. 2. T. Il Tempo che il sole rimane sull'orizzonte. S'allungano, Scemano le giornate. 3. (Tom.) Il Lavoro d'un operajo in un giorno, e il Salario che per esso gli spetta. [Cont.] Tav. Amalfi, Arch. St. It. App. 8. 269. Se alcuna cosa dovessero ricevere li mastri, li quali avessero in quello fatte giornate, o venditure di pece, ligname, stoppa e chiodi; se essi carta non averanno, in tal caso non hanno le persone predette alcuna integritate nè prerogativa di tempo di meglioranza contra di quelli fossero prima in tempo. T. Prov. Tosc. 304. Piccola giornata e grandi spese, ti conducono sano al tuo paese. (Poco affaticarsi e nutrirsi bene. Proverbio di poltroni: ma diventa serio quando suoni scherzosa ironia.) 4. T. Del guadagno d'un giorno. Prov. Tosc. 225. Chi dorme grassa mattinata, va mendicando la giornata. – Giornata grassa di guadagni, di mercedi. – Magra. T. Ha la sua giornata sicura. – Avere una buona giornata. Essere ben pagato del suo lavoro, a giornata o a altro patto. 5. T. Lavorare a giornata, Avere un tanto fisso per la giornata di lavoro. – Andare, Chiamare, Prendere a giornata. – Lavorare a giornate, ora sì, ora no; o anche tutte le giornate, ma variamente in quantità e intensità di lavoro. Vas. Op. Vit. 4. 594. (Man.) Il quale lavorava di grottesche con Pierino del Vaga a giornate E 602. Giovani forestieri, che sono sempre in Roma, e vanno lavorando a giornate per imparare e guadagnare. T. Pagato a giornata. – Opre a giornata. Il contrario di A fattura, A mese, o altro salario fisso. [Cont.] Cons. Mar. 51. Ogni Maestro d'ascia e calafato, sia che faccia lavoro a prezzo fatto o a giornate, debba attendere di fare buono lavoro e stabile. [Cont.] Fare a giornate checchessia. Cart. Art. ined. G. III. 84. Nel determinare tal muramento de' Nove pareva che alcuno del magistrato fosse inclinato che le mura si facessino a giornate,… allegando che questi che fanno le mura in cottimo non le fanno mai bene. 6. T. Guadagnare la sua giornata, non solo di mercenario, ma quel che fa di bisogno al campamento della giornata, con qualsiasi lavoro. 7. T. Perdere la giornata. Consumarla in ozio o in fatiche oziose, o in modo da non avere il consueto o lo sperato guadagno o bene qualsiasi. Contr. Spender bene la sua giornata. Prov. Tosc. 268. Parole di bocca, e pietra gettata, chi le ricoglie perde la giornata. 8. T. Fatica del lavoro fatto in quello spazio. Vang. Abbiamo portato il peso della giornata e del caldo. (Pondus diei et aestus.) 9. T. Spazio da lavorare in una giornata. Due giornate di terreno. 10. (Tom.) Il Cammino che in un giorno si fa. Sottint. di cammino, di lavoro, e sim. Vennero innanzi una giornata. – Due giornate di cammino; Viaggio di due giornate. Anche ass. Di qui a là, ci sarà tre giornate. Ar. Fur. 17. 18. Damasco che distante Siede a Gerusalem sette giornate. – Tes. Br. 3. 2. (C) A lunga a Jerusalemme trenta giornate sono le cinque cittadi che profondaro per lo peccato contro natura. Vit. SS. Pad. 2. 301. (M.) Continovando le giornate, lo decimo dì giugnemmo nelle contrade di Siria. Serd. Stor. 16. 630. (Man.) Facevano piccole giornate. Malm. 4. 54. Nè son lontan ancor una giornata, Che sento dire:… [Cors.] Frescob. Viag. 140. È da Damasco a Lamech circa a quaranta giornate. [Val.] Pucc. Centil. 19. 25. Ed eran presso a men d'una giornata a Tunisi. [Camp.] M. Pol. Mil. E andarono per uno diserto lungo diciotto giornate, e non trovarono neuna abitazione. [Cors.] S. Ant. Lett. 119. Ogni dì si fa una giornata alla morte. 11. Per Tempo. Petr. Son. 14. (C) Indi traendo poi l'antico fianco Per l'estreme giornate di sua vita. 12. Si piglia anche per Tempo indefinito. Car. Lett. 1. 85. (Man.) A che le servirebbe il suo sapere, se non ottenesse da se medesima, e non anticipasse in lei quel che a lungo andare le apporterà per se stessa la giornata? T. Prov. Tosc. 303. Bel discorso accorcia giornata. 13. T. Del tempo che fa. Prov. Tosc. 188. Delle cere la giornata (la Candelora) ti dimostra la vernata. (È presagio del tempo di molte settimane.) [G.M.] Bella giornata, serena, senza vento, calda, piovosa, fredda. 14. Fig. Per Tempo stabilito dalla natura. Petr. Son. 261. (M.) Io son colei che ti diè tanta guerra, E compie'mia giornata innanzi sera. E 308. E seco al fin son giunto, E mia giornata ho co' suoi piè fornita. 15. (Tom.) Giornate, Le partizioni di certi drammi. T. Giornate, Quelle del Decamerone. 16. Alla giornata, A giornata, e A giornate, post. avverb. Giornalmente, ed anche Per tutta la giornata, Oggidì, Oggigiorno. V. A GIORNATA, e ALLA GIORNATA. Buon. Fier. 1. 2. 4. (C) Ma segui, Per quel che occorrer possa alla giornata, Degli altri pazzi di più dolce lega L'impressïon diverse. Vit. S. Eufros. 400. (M.) Non vorrei che tu indugiassi troppo, imperciocchè il tempo passa a giornate, e io sono oggimai vecchio. Red. Esp. nat. 1. (Man.) Quelle naturali osservazioni ed esperienze che negli anni addietro ho fatte, ed alla giornata, per mio passatempo, vo facendo. T. Let. del 500. Maria madre di Cosimo I facendo intendere alla S. V. quello che occorrerà alla giornata. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 4. Ciò che con falsa persuasione potè allor pretendere Adamo, pretendono alla giornata la maggior parte de' peccatori da lui discesi. (Tom.) Uomo che vive alla giornata (senza volere, o senza aver molto da pensare al domani). A giornate vale anche Velocemente, Presto. M. V. 9. 6. (C) E a giornate fortemente cresceva sì di gente a cavallo… e sì di gente a piè. E cap. 51. Con fame e confusione de' paesani, che a giornate correvano in miseria. Dav. Colt. 182. (Man.) Trapiantali (i peschi) il secondo o il terzo anno; la state annaffiali: crescono a giornate. 17. A gran giornate, A grandissime giornate. Post. avverb., valgono Velocemente, Con celerita. Petr. Son. 231. (C) E la morte vien dietro a gran giornate. Ar. Fur. 13. 54. Quella or per terren culto, or per foresta, A gran giornate in gran fretta la guida. E 27. 127. Cavalca a gran giornate, e non assonna, E poco riposar lascia Frontino. E Negr. 5. 3. Udend'io questo, in fretta e a grandissime Giornate mi condussi in Alessandria. 18. T. Andare a gran giornate; facendo molto e frettoloso cammino. G. V. 7. 23. 3. Si partì incontanente di Toscana, e a gran giornate n'andò in Puglia. E cap. 26. 1. Con tutta sua gente a gran giornate venne incontro a Curradino. 19. A giornata certa. In giorno determinato. Pallav. Ist. Conc. 1. 783. (Mt.) Restar dunque a deliberare se questa doveva farsi a giornata certa od incerta. 20. Di giornata in giornata. Post. avverb. vale lo stesso che Di dì in dì. G. V. 11. 44. 2. (C) Con belle parole e con false promesse menando per lunga di giornata in giornata i detti nostri ambasciadori. 21. (Mil.) T. Per Battaglia. Così Dies, in Floro. O dall'essere intimata prima, o dall'occupare gran parte del giorno, o dal rendere quel dì memorando. – La giornata d'Arbella, di Farsalia, di Waterloo. [Cont.] Giornata navale. Cr. B. Naut. med. V. 493. La nostra armata a mezza luna con l'ordinatissimo giro volti sopra i vôti legni nemici, e gli cinga attorno; chè nelle giornate navali, più che in quelle di terra, l'armata che in mezzo è colta è subito disfatta e rotta. Segr. Fior. Disc. 2. 17. (C) Quante zuffe campali, chiamate ne' nostri tempi con vocabolo francese giornate, e dagl'Italiani fatti d'arme. Tac. Dav. Stor. 3. 312. E poteva, se ei fosse uscito di passo, tener Cecina in cervello, o essere a tempo a trovarsi alla giornata. T. Sansov. Conc. Pol. Se un esercito marcia, alloggia e combatte ordinatamente e praticamente, il capitano riporta l'onore suo, ancora che la giornata non avesse buon fine. [Tor.] Rondin. Descr. Cont. 2. La guerra distrugge i soldati armati, e gli huomini vigorosi, perdona al sesso imbelle, et alla fanciullezza, non esponendosi questi nè a' disagi d'un lungo assedio, nè all'esito incerto delle giornate. [Cast.] Tassoni, Secch. Rap. III. 3. Che giornata campal nuova nè vecchia Non saria stata mai la più temuta. Onde Far giornata, Venire a giornata, Essere a giornata, e sim., si dice del Venir due eserciti insieme a battaglia campale. Segr. Fior. Cliz. 1. 1. (C) Sentito il romore de' nemici, e dubitando… non avere a far giornata con quelli. Stor. Eur. 1. 3. Arnolfo, presentatosi coll'esercito alla frontiera di Suembaldo,…, deliberò di non fare giornata. E 1. 14. (M.) Venutili incontro sul fiume Trebbia, cinque miglia presso a Piacenza fu a giornata con esso lui; la battaglia fu sanguinosa,… T. Machiav. Op. 2. 320. Nè si dette copia al nimico di venire a giornata. Segr. Fior. Disc. (Mt.) Tanto che tu sarai forzato da qualche necessità a disalloggiare e venire a giornata. [D'A.] Machiavelli, Ar. della guerra, pag. 67. E se tu ne vieni a giornata, quello medesimo t'interviene che camminando. T. Fare la giornata (dar la battaglia). Lett. del 500. [Cont.] Gheri, Lett. Arch. St. It. App. 21. 113. Li signori Elvezi lo hanno sempre tenuto di presso, e con ogni industria ed occasione cerco di fare la giornata: ma li Franzesi l'hanno sempre fuggita e recusata, sperando di staccarli, e condurli in necessità delle vittuarie. E Appiccare o Attaccare giornata vale Cominciare la zuffa. Giov. Gell. Vit. Alf. 107. (M.) Dimandare avidamente di potere appiccare la giornata in un campo tanto largo. E 152. Aveva dimostrato con certi segni di volere attaccare una giornata. 22. Far giornata in un luogo vale Consumarvi, Passarvi tutto il giorno. Salvin. Odiss. 246. (M.) Orsù mangiate La vivanda, e bevete questo vino, Qui facendo giornata. 23. [Cont.] Vincere la giornata. Gheri, Lett. Arch. St. It. App. 21. 104. Se la mala sorte adesso volesse che Franzesi vincessino la giornata in opposito e contradizione di tutti li principi confederati, non si vede egli che facilmente potriano pensare che fusse loro facile potersi sicurare e disporre di tutto il resto di Italia a loro piacere? |
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Parole in ordine alfabetico: giornalmente, giornalone, giornaloni, giornalucci, giornaluccio, giornalucoli, giornalucolo « giornata » giornatacce, giornataccia, giornate, giornatella, giornatelle, giornatina, giornatine |
Parole di otto lettere: giorgine, giornale, giornali « giornata » giornate, giostrai, giovammo |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): ornata, cornata, incornata, scornata, adornata, infornata, sfornata « giornata (atanroig) » aggiornata, soggiornata, tornata, ritornata, bentornata, contornata, scontornata |
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