Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Ella è una ragazzina maleducata e abituata molto male.
- Ti comunico che ella vorrebbe uscire con te oggi pomeriggio.
- Ella è troppo ambiziosa e proverà fino a quando non otterrà il risultato desiderato.
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Citazioni da opere letterarie |
Povera Menica! di Cesare Cantù (1878): Ella deve ricordarsene: prometteva essere un bel ristoro di tanti patimenti, quando le brine portarono via tutto, tutto: la primavera andò umida e la fame crebbe: e sa il cielo come finiva, se Domenedio non si fosse tratto a compassione, e non avesse rinnovato la campagna e i frutti, che fu una benedizione. S'è proprio veduto il dito della Provvidenza.
La giocatrice di Adolfo Albertazzi (1914): Ah! quale allora il cuore di Gianni! Ella lo amava! lo amava sul serio! Così, finalmente, un purissimo bacio fu suggello alla promessa fede di quelle due anime oneste. Dopo il quale, Gianni corse nella scuderia a veder Luisella; e, a vederlo, Luisella, ch'egli aveva bastonata a furia, nitrì senza rancore e senza rimorso.
Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Madama Anita, oltre ad essere una bellissima donna, aveva dei tratti così gentili, degli sguardi così dolci, dei sorrisi così commoventi, che guadagnava subito la simpatia dei suoi clienti. Si diceva ch'ella fosse una contessa di Pesaro, nipote d'un cardinale, d'una famiglia antichissima, ma decaduta da un pezzo per molte traversie. |
Uso in vari contesti |
- Nella Divina Commedia, pubblicata da Dante Alighieri tra il 1304 e il 1321, nel I canto dell'Inferno, il sommo poeta scrive: "Vedi la bestia per cu' io mi volsi; / aiutami da lei, famoso saggio, /ch'ella mi fa tremar le vene e i polsi".
- Nel 1589, in Vita della B. Vergina Gertruda di Vincenzo Buondi, è riportato: "Ella particolarmente si riguardava molto di non usar arte con le parole per non tirar à se il cuore di alcuna persona".
- Il 16 ottobre 2013, sulla rivista Formiche, in un articolo sul libro contenete le memorie di Cecilia Attias, l’ex moglie di Nicolas Sarkozy, riporta: "Non è però una vendetta contro Sarkozy, secondo Cecilia. È semplicemente una storia che ella sente il dovere di raccontare".
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ella |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: alla, elba, elea, elia, elle, elsa, olla. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: alle, allo, olle. Con il cambio di doppia si ha: emma, enna, erra, essa. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: bella, cella, della, iella, nella, sella. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: hall. |
Parole con "ella" |
Iniziano con "ella": elladica, elladici, elladico, elladiche. |
Finiscono con "ella": bella, cella, della, iella, nella, sella, arella, biella, duella, osella, paella, quella, snella, spella, stella, svella, tiella, viella, ancella, appella, arcella, arsella, ascella, barella, bavella, bidella, budella, carella, casella, cesella, ... |
Contengono "ella": pellai, sellai, duellai, fellaga, iellata, iellate, iellati, iellato, pellaia, pellaie, pellaio, pellame, pellami, sellaia, sellaie, sellaio, sellano, sellare, sellata, sellate, sellati, sellato, sellava, sellavi, sellavo, spellai, anellata, anellate, anellati, anellato, ... |
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Incastri |
Inserito nella parola pi dà PellaI; in si dà SellaI; in ito dà IellaTO; in pia dà PellaIA; in pie dà PellaIE; in pio dà PellaIO; in sia dà SellaIA; in sta dà SellaTA; in sto dà SellaTO; in anta dà ANellaTA; in ante dà ANellaTE; in appi dà APPellaI; in dure dà DUellaRE; in gemi dà GEMellaI; in giri dà GIRellaI; in modi dà MODellaI; in viti dà VITellaI; in barre dà BARellaRE; in cesta dà CESellaTA; in ceste dà CESellaTE; ... |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "ella" si può ottenere dalle seguenti coppie: elce/cela, elfi/fila, elfo/fola, elido/idola, eliso/isola, elmetti/mettila, elmo/mola, elsa/sala. |
Usando "ella" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lami = elmi; boe * = bolla; bue * = bulla; dee * = della; * laica = elica; * laici = elici; * laida = elida; * laide = elide; * laidi = elidi; * laido = elido; * lauda = eluda; * laude = elude; * laudi = eludi; * laudo = eludo; poe * = polla; sue * = sulla; tiè * = tilla; vie * = villa; aree * = arella; brie * = brilla; ... |
Lucchetti Riflessi |
Usando "ella" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * alba = elba; * alce = elce; * alci = elci; * alea = elea; * alee = elee; * alice = elice; * alici = elici; * albana = elbana; * albane = elbane; * albano = elbano; * aleggi = eleggi; * aletta = eletta; * alette = elette; * aliseo = eliseo; * alobia = elobia; * alobie = elobie; * alianti = elianti; * aleatici = eleatici; * aleatico = eleatico; * aleggerà = eleggerà; ... |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "ella" si può ottenere dalle seguenti coppie: riel/lari. |
Usando "ella" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * riel = lari; lari * = riel. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "ella" si può ottenere dalle seguenti coppie: elica/laica, eliche/laiche, elici/laici, elicista/laicista, eliciste/laiciste, elicisti/laicisti, elida/laida, elide/laide, elidi/laidi, elido/laido, elmi/lami, eluda/lauda, eludano/laudano, elude/laude, eludi/laudi, eludo/laudo. |
Usando "ella" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cela = elce; * fila = elfi; * fola = elfo; * mola = elmo; * sala = elsa; * idola = elido; * isola = eliso; * mettila = elmetti. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "ella" (*) con un'altra parola si può ottenere: fon * = fellona; foni * = fellonia; seri * = sellerai; seri * = selleria; site * = selliate; bocci * = belloccia; caput * = capelluta; mango * = melangola; plico * = pellicola; speri * = spellerai; cofani * = cellofanai; debite * = debelliate; maceri * = macellerai; maceri * = macelleria; moderi * = modellerai; sabina * = sabelliana; sabine * = sabelliane; sabini * = sabelliani; sabino * = sabelliano; capperi * = cappelleria; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Egli, Lui, Ella, Lei - Secondo grammatica Egli ed Ella indicano il soggetto, e Lui e Lei le relazioni del soggetto: è vero per altro che in certi casi, anche Lui e Lei si usano dal popolo e si trovano usati da qualche scrittore, per Egli ed Ella. Ma in qualche caso speciale; e colà solamente dove sta bene, come sanno ben conoscere coloro che hanno naturale sulle labbra la favella italiana. Il Manzoni, ingannato da due Toscani, lo abusò, mettendolo per tutto; e ne abusano a sproposito i seguaci di lui. [immagine] |
La, Ella - Il primo è accorciatura del secondo, e significa quel medesimo: il divario sta solo nell'usarli acconciamente, e in que' discorsi dova sta meglio l'uno piuttosto che l'altro. Negli interrogativi si dice sempre Che fa ella? Che dice ella? In principio di locuzione si usa sempre La: per es.: «La vada via; La ci pensi.» Chi vuol fiorentineggiare, e non sa, dice: «Lei vada via; o Che fa lei?» Lo stesso è Lui ed Egli. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Ella, La - La per ella può usarsi benissimo per comodo, parlando di persona; per un certo pleonasmo o riempitivo che non manca di grazia; e per ellissi, quando si sottintende cosa; ma non bisogna abusarne, come si suol fare di tutte le cose che un qualche lor vezzo particolare fa parere belle, e che ripetute spiacciono, ristuccano. [immagine] |
Ella, Lei, Dessa - Ella è del primo caso, lei degli altri; lei per ella è accettato dall'uso, e io credo per il solo motivo che ella par troppo cerimonioso, e che sempre ripetuto nel discorso parrebbe ironico. Dicendo: è lei, si afferma cosa che poteva esser dubbia; dicendo: è dessa, si afferma e si accerta cosa che per altri poteva esser dubbia, ma che per noi non era tale, perchè il cuore e l'intima convinzione ce ne facevano certi: nel veder giungere da lontano una persona, e riconoscendola, si dice: è lei; e vale soltanto che non è un'altra; dicendo: è dessa, è come dire: già non m'ingannava, ne era certo, era sicuro che non avrebbe mancato, è proprio lei. Lei per colei, disse Dante (Lei che dì e notte fila, Non gli avea tratta ancora la conocchia), e forse vi fu indotto dalla misura del verso; ma il genio trova le bellezze anche a caso, oppure quello che sembra caso non è che il prepotente istinto che al bello li spinge per virtù propria; e ciò dico perchè quel lei mi pare un'eleganza di cui però, come di tutte le altre, non bisogna abusare, e convien anzi incastonarle nel discorso con delicatissimo senso. [immagine] |
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