Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): Così acquistò prima la terra delle Due Riviere, ricca di olivi e di gelsi, poi il podere della Stìa, anch'esso riccamente beneficato e con una bella sorgiva d'acqua, che fu presa quindi per il molino; poi tutta la poggiata dello Sperone, ch'era il miglior vigneto della nostra contrada, e infine San Rocchino, ove edificò una villa deliziosa. In paese, oltre alla casa in cui abitavamo, acquistò due altre case e tutto quell'isolato, ora ridotto e acconciato ad arsenale.
L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): Questo Cristoforo, dunque, era un gigante scita; gli sciti sono un antico popolo che vive non lontano dalle montagne del Caucaso, là dove il grande Alessandro edificò una muraglia di ferro per tenere a bada i popoli mostruosi di Gog e Magog che sciameranno sulla Cristianità alla Fine dei Tempi, un giorno che non è forse più troppo lontano. I dotti sostengono che gli sciti sono affini alla ferocissima gente degli unni, tra i quali difatti esistono – come anche esistevano tra i longobardi; e, pare, tra gli ungari – tribù di cinocefali, cioè di gente dalla testa o almeno dalle orecchie di cane. Il re Attila aveva, appunto, orecchie di cane.
Il ventre di Napoli di Matilde Serao (1884): Questo lavoratore, quest'operaio non può pagare un affitto di casa che superi le quindici lire il mese: e deve essere un operaio fortunato. Vi è chi ne paga dieci, chi ne paga sette, chi ne paga cinque: questi ultimi formano la grande massa del popolo. Anni fa, una compagnia cooperativa edificò, verso Capodimonte, un falansterio di case operaie, chiare, pulite, strettine, ma infine igieniche: per quanto restringesse i prezzi, non potette dare i suoi appartamentini a meno di trentaquattro lire il mese. |