Verbo | |
Divenire è un verbo della 3ª coniugazione. È un verbo irregolare, intransitivo. Ha come ausiliare essere. Il participio passato è divenuto. Il gerundio è divenendo. Il participio presente è diveniente. Vedi: coniugazione del verbo divenire. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia |
Liste a cui appartiene |
Lista Verbi copulativi propriamente detti [Rimanere, Diventare « * ] |
Informazioni di base |
La parola divenire è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: di-ve-nì-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con divenire per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Compiva ogni missione scostumata che i suoi mandanti gli affidavano, ma solo se il male che faceva non era di proporzioni tali che essi avessero potuto provarne ripugnanza; se gli chiedevano delitti di quella grandezza, si rifiutava, primo affinché essi non pensassero che un giorno sarebbe stato capace di far altrettanto contro di loro, e secondo (se la nequizia gridava vendetta al cospetto di Dio) per non divenire l'indesiderato testimone del loro rimorso. La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Mi fece vedere la lettera di un suo amico intimo che domandava mie nuove: Era stato mio compagno di studii costui e gli avevo voluto molto bene finché l'avevo creduto destinato a divenire un grande chimico. Ora, invece, di lui non m'importava proprio niente perché s'era trasformato in un grande commerciante in concimi ed io come tale non lo conoscevo affatto. Giovanni m'invitò a casa sua proprio perché ero l'amico di quel suo amico e, — si capisce, — io non protestai affatto. Profumo di Luigi Capuana (1892): «Le dirò tutto!» esclamò Patrizio, sedendosi e stringendogli le mani. «Non ho più ritegni. Da due settimane una trasformazione avviene in me; mi sento divenire un altro; comincio a intravedere qualcosa, io che finora sono stato cieco, brancolante tastoni nella vita!... Le dirò tutto! Sì, i malati qui siamo due; io, forse, il più grave. Porto da lungo tempo il male con me, secondandolo, aiutandolo, afforzandolo senza accorgermene, credendo anzi di far bene. Non sono mai stato un uomo, ma un fanciullo!» |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per divenire |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: divenite, rivenire. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: divi, dine, dire, iene, inie, venie, vene, vere. |
Parole con "divenire" |
Finiscono con "divenire": addivenire. |
Parole contenute in "divenire" |
ire, dive, venir, venire. Contenute all'inverso: eri, evi, nevi. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "divenire" si può ottenere dalle seguenti coppie: diveniamo/amore. |
Usando "divenire" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * irene = divenne; * rete = divenite; ridi * = rivenire; condi * = convenire; * resse = divenisse; * ressi = divenissi; * reste = diveniste; * resti = divenisti; perdi * = pervenire; prodi * = provenire; * ressero = divenissero; circondi * = circonvenire. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "divenire" si può ottenere dalle seguenti coppie: diva/avvenire, divenga/agire. |
Usando "divenire" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * eriga = divenga; * erigo = divengo; * erte = divenite; * erigano = divengano; * erigono = divengono. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "divenire" si può ottenere dalle seguenti coppie: divenne/irene, divenisse/resse, divenissero/ressero, divenissi/ressi, diveniste/reste, divenisti/resti, divenite/rete. |
Usando "divenire" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: pervenire * = perdi; circonvenire * = circondi; * amore = diveniamo. |
Sciarade incatenate |
La parola "divenire" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: dive+venire. |
Intarsi e sciarade alterne |
"divenire" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: dir/venie. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Fondersi insieme divenendo un tutt'uno, Tolta dai gangheri, divelta, Divennero italiani nel 1918, Con il tempo diventa avanzata, Si acquisisce diventando popolari. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Diventare, Divenire - Diventare, che alcuni affettatamente scrivono Doventare, è Venire a stato e condizione diversa da quella nella quale la cosa e la persona era. - «Com'è diventata brutta!» - La stessa cosa è significata dal verbo Divenire; salvo che esso è un poco più affettato, e la mutazione non è da esso significata quasi subitanea, ma la mostra, dirò, avvenuta per gradi. - [Quella del Doventare è affettazione di volgarità, ritenendosi da' Fiorentini stessi un po' istruiti un idiotismo plebeo, che, del resto, piaceva molto al Giusti. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Divenire, Diventare, Farsi - Il primo dicesi di cangiamento più lento, di gradazione meno sensibile; il secondo, di cangiamento o subitaneo, o molto essenziale: senz'accorgersene diventiamo vecchi; un colpo inaspettato ci fa diventare guardinghi per l'avvenire: ma ciò che si diviene, appunto perchè lentamente maturato, quasi, si rimane; ciò che si diventa è sovente per poco, momentaneamente; la qual cosa succede per la legge del nil violentum durabile; si divien calvo, si diventa rosso. Farsi, si dice per lo più alla lunga; il che indica una certa ritrosia naturale a piegarsi a quel modo; onde si può argomentare che farsi non dirà che di rado volgimento in bene, o dal bene in meglio. Nel farsi poi ha parte il volere; nel divenire ha soltanto azione la forza delle cose, delle circostanze: farsi ricco, bravo, è un merito della ferma volontà, almeno; il divenirlo, e più il diventarlo è caso: farsi grande, bello, è frase di fina adulazione, come se il crescere, lo svilupparsi delle grazie giovanili fosse virtù nostra e dipendesse dal volerlo o no. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Divenire - V. n. ass. Diventare, Venire a stato diverso da quello che è o era prima una cosa, o una persona. (Fanf.) T. Più semplice, e però sovente più rapido, di Diventare, che ha del frequentativo (vento, ventito). D. 3. 30. Mi parve, Di sua larghezza, divenuta tonda (la fiumana di luce, che si converte in rosa). Non direbbe diventata. – Dice l'Hegel: Ciò che, diviene, comincia a essere; ma non si può dire nè che non sia nè che sia. Da questo giuoco di parole, pedantescamente fondato nel senso del Fieri lat., l'Hegel ne trae un altro, la conciliazione tra il nulla e l'essere; e da questo un terzo, la confusione dell'ente col nulla.
Bocc. Introd. 7. (C) De' quali, oltre il numero degli scienziati…, era il numero divenuto grandissimo. E 31. In tal guisa, avvisando scampare, son divenute lascive e dissolute. E nov. 2. 5. Ecco, Giannotto, a te piace ch'io divenga Cristiano. E nov. 77. 62. (Mt.) Ma io non la trovai nè quivi nè altrove, nè so che si sia divenuta. Dant. Purg. 2. (C) Sicchè le bianche e le vermiglie guance, Là dove i' era, della bella Aurora Per troppa etate divenivan rance. Petr. canz. 18. 2. Altri, che voi, so ben che non m'intende, Quando agli ardenti rai neve divegno. Liv. M. 7. 12. E poi appresso divegnendo i Romani più fieri e più battagliosi che i Galli. Tes. Br. 1. 12. Che se fossono (permanevoli) per natura, gli angioli, che divennero rei, non sarebbero mai caduti. [Camp.] Mor. S. Greg. Imperocchè come per la sua morte elli (Adamo) divenisse in puzza, nientemeno elli non nacque in puzza. Uscite antiche: Divenirebbe per Diverrebbe. Fir. Asin. 177. (Mt.) Ed egli ne divenirebbe più grasso. Divenghi, seconda pers. pres. cong. [F. T-s.] Guar. Past. fid. 1. 1. Se di cotal nome (d'uomo) Forse ti sdegni, guarda Che nel disumanarti Non divenghi una fera, anzi che un Dio. Divegniamo per Diveniamo. Mor. S. Greg. 3. 21. (Mt.) Questo considerando, divegniamo in lagrime di compunzione (cioè, ci risolviamo). 2. Locuzione varia. Ovid. Pist. 199. (Mt.) Divenni sagace di tanta ragione dal savio amore. 3. T. Del mutarsi dell'animo o dell'aspetto. D. 1. 17. Qual è colui ch'ha sì presso il ribrezzo (i brividi). Della quartana, ch'ha già l'unghie smorte, E trema tutto… Tal divenn'io alle parole porte (dettemi). – Divenne un tizzo di fuoco (dal rossore e dallo sdegno). 4. T. Dell'uomo per propria libera volontà. D. 1. 30. Di Mirra scellerata, che divenne Al padre, fuor del dritto amore, amica. 5. T. Dalla forma piena Divenire a vecchiaja, a povertà, fecesi la ell. Divenire vecchio, povero; e al modo stesso l'it. ha Venire. Prov. Divieni tosto vecchio se vuoi vivere lungamente vecchio (voler fare il giovane, fa parere più vecchi, e accorcia la vita). [M.F.] F. Vill. Vit., Taddeo, 42. E già era agli anni maturi divenuto, essendo circa d'anni 30, col cerebro oppilato e tenebroso. 6. [M.F.] † Divenire in dentro, detto della vista, Scemare, ecc. Boez. Varch. I. p. 1. Ma io, la cui vista era per le molte lacrime divenuta tanto in dentro et così abbassata…, rimasi stupefatto, (Il lat. ha Lacrymis mersa.) 7. Divenire di mille colori. Lo stesso che Diventare di mille colori. V. DIVENTARE, § 2. Franc. Sacch. Nov. 146. (M.) Subito divenne di mille colori. 8. Per Avvenire, Accadere. Non com. Cavalc. Med. cuor. (C) Come diviene a molte a molte donne, che per la morte de' mariti diventano poi sante e oneste. Amm. Ant. 12. 2. 8. La ragione del passato fa sapere quello che dee divenire. Bocc. Nov. 54. 4. Fece chiamar Chichibio, e domandollo che fosse divenuta l'altra coscia della gru (cioè, che fosse divenuto dell'altra coscia della gru). [Val.] Pucc. Centil. 8. 10. Correan gli anni di Dio Redentore, quando divenne la detta matera. [F.T-s.] Cavalc. Vit. Tob. 7. Udendo ciò Raguel spaventò, sapendo quello che era divenuto agli altri mariti. E colla partic. Si. Bocc. g. 4. n. 2. (M.) Quel che il mio corpo si divenisse io non so (cioè, quello che del mio corpo divenisse). E nov. 77. 62. (Man.) Ma io non la trovai nè quivi, nè altrove, nè so che si sia divenuta (cioè, che sia accaduto di lei). 9. Per Provenire. Bocc. g. 5. n. 9. (M.) Il qual pianto la donna prima credette che da dolore di dover da sè dipartire il buon falco divenisse più che da altro. 10. T. Per Venire, Giungere (D. 1. 14.) vive in Tosc.; ed è lat. Virg. Devenere locos laetos. = Dant. Purg. 3. (C) Noi divenimmo intanto appiè del monte. [Camp.] D. Inf. 18. Poscia con pochi passi divenimmo Dove uno scoglio della ripa uscia. 11. Per Venire in proprietà. [Val.] Ordinam. Ornam. donn. Etrur. 1. 376. Li quali per piena ragione divegnano al comune di Firenze. 12. [Camp.] Per Incorrere, e sim. Non com. All. Met. III. Spesso ne divengono i carnali amanti a molti pericoli, e tallora a morte. 13. Per Trapassare ragionando d'una cosa in altra. Non com. Morg. S. Greg. 5. 9. (M.) Gli amici, i quali erano venuti per consolare, lo cominciano a riprendere; e divenendo in parole di contenzione, perdono la cagione della pietà per la quale essi erano venuti. 14. † Divenire a corruzione vale Corrompersi. Mor. S. Greg. 5. 25. (M.) Ogni creatura è fatta di niente, e per se medesima diviene a corruzione. 15. † Divenire alle mani, per Venire in potere, in diritto, e sim. Lemm. Testam. 64. (M.) Al qual tempo… cominci incontanente che la eredità e i beni ereditarii d'esso testamento divengano alle mani d'essi consoli. 16. † Divenire all'estremo vale Cadere in rovina, Disertarsi. Bocc. g. 5. n. 9. (M.) Avvenne un dì che essendo con Federico divenuto all'estremo, che il marito… 17. † Divenire a niente vale lo stesso che Venire al niente, Mancare. Mor. S. Greg. 3. 25. (M.) È stabilita e fermata che non divenga a niente. 18. † Divenire a tristizia, o sim., vale Cadere in tristizia, Diventare tristo, o sim. Pass. 70. (C) Divenne a tanta tristizia e malinconia, che si voleva disperare. 19. † Divenire in lagrime vale Risolversi in esse. Mor. S. Greg. 3. 21. (M.) Questo considerando divegnamo in lagrime di compunzione. 20. † Divenire in povertà vale Impoverire. Stor. Barl. 35. (M.) E questi divenne in tanta povertà che pascea gli altrui porci; e divenne in tanta fame, che delle ghiande, che mangiavano li porci desiderava di mangiare. 21. † Divenire in tedio vale Attediarsi. Mor. S. Greg. 5. 28. (Man.) E questo è quando l'uomo essendo tocco di forte avversità, diviene in tedio d'amore del mondo. 22. † Divenire meno vale Mancare. Bocc. Vit. Dant. 251. (M.) Diceano queste opere de' già detti, per lunghezza di tempo, mai non dovere divenire meno. |
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Lista Verbi: divaricare, divellere « divenire » diventare, divergere |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): svanire, lenire, invelenire, svelenire, incancrenire, venire, prevenire « divenire (erinevid) » addivenire, rivenire, rinvenire, convenire, riconvenire, circonvenire, sconvenire |
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