Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Fede, Credenza - La Fede in senso subjettivo tiene la cosa per certa, nè patisce che la cosa creduta si metta in dubbio. - « Il Del Lungo ha fede nella Cronica. » - La Credenza è ferma opinione che la cosa sia così o così; ma non rifiuta la discussione, nè esclude assolutamente il ricredersi. [immagine] |
Fido, Credenza - Fido, a modo di sostantivo, è voce popolare, e si dice da' venditori e anche da' mercanti, quando dànno altrui la roba senza chiederne tosto il pagamento, e senza veruna sicurtà o obbligazione. - «Gli dànno la mercanzia a fido. - Ha il fido da tutti.» - Lo stesso vale Credenza; solamente si usa tal voce parlando di cose bisognevoli al nutrimento giornaliero. - «Piglia il pane a credenza. - A quella bottega non si fa credenza.» [immagine] |
Dispensa, Credenza, Dispensiere, Credenziere - Dispensa è quella stanza dove sono riposte le provvigioni da bocca. - Credenza è piuttosto un armadio allo stesso fine accomodato e disposto; direi però che nella Dispensa stanno più le cose ancora da cuocere; e nella Credenza i dolci e le pietanze già preparate per la tavola, o che da quella tornano intatte, o tocche appena. Nella Credenza sta anche il vasellame e l'argenteria, che nella Dispensa, cioè in una stanza al largo e sovente aperta o mal chiusa non si lascerebbero. - Credenziere dicesi chi ha la cura della Credenza nelle case dei signori. - Dispensiere degli spedali e dei conventi; ed è voce storica (F. Villani: Dispensiere del re Arrigo); e dice più di Credenziere, perché sottintende l'uffizio di far le spese necessarie a tener ben guarnita la Dispensa (Tommaseo). - Credenza, e più comunemente Credenzina, chiamasi quella specie di altarino posticcio, su cui si posano i paramenti ed i vasi che occorrono nelle sacre funzioni (Meini). [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Dispensa, Credenza; Dispensiere, Credenziere - Dispensa è quella camera dove sono riposte le provvigioni da bocca; credenza è piuttosto un armadio allo stesso fine accomodato e disposto; direi però che nella dispensa stanno più le cose ancora da cuocere; e nella credenza, i piatti e pietanze già preparati per la tavola, o che da quella tornano intatte o tocche appena. Nella credenza sta anche il vasellame e l'argenteria, che nella dispensa, cioè in una camera al largo e sovente aperta o mal chiusa, non si lascerebbero.
«Credenziere dicesi chi ha la cura della credenza nelle case dei signori; dispensiere negli spedali e nei conventi: ed è voce storica (F. Villani, Dispensiere del re Arrigo); e dice più di credenziere, perchè sottintende l'uffizio di far le spese necessarie a tener ben guernita la dispensa». Tommaseo.
«Credenza, e più comunemente credenzina, chiamasi quell'altarino posticcio, su cui si posano i paramenti ed i vasi che occorrono nelle sacre funzioni». Meini. [immagine] |
Opinione, Parere, Giudizio, Credenza, Sentimento, Avviso, Pensiero, Un pensare - Il sentimento è il più spontaneo e il primo in ordine di tutti questi fenomeni intellettuali e morali; è il più facile perché più naturale all'uomo; ognuno può avere un sentimento, abbenchè indeterminato ed oscuro, perchè ogni uomo è sensibile. L'opinione vien dopo; è già un effetto della riflessione; si opina per il sì o per il no, per una parte o per l'altra: l'opinione se mette radice profonda in noi, non venendo scossa o distrutta da ragionamento o passione contraria, si muta in credenza, si formola in un giudizio; il parere è un giudizio incerto, cioè non avventato: il parere si dà dicendo quello che meglio pare; l'avviso sta in noi, o si emette sotto questa formola «io son d'avviso»; è modo modesto assai, per il quale non s'intende imporre ad altri questa nostra foggia di vedere le cose o nelle cose: l'avviso è come un avvertimento dell'intimo nostro senso che ci addita più una cosa che l'altra; un lato, un aspetto di essa di preferenza all'altro. Dare, ricevere un avviso ha tutt'altro significato che questo. Pensiero, in questo senso, è la prima forma di cui si riveste il sentimento; ma talvolta il pensiero è figlio e deduzione di altri pensieri anteriori e non è originato direttamente nè da sensazione, nè da sentimento. Si ha un'opinione, si è fermi in una credenza, si dà un giudizio, un parere, si dice il proprio sentimento, ed anco un pensiero, si è del tale o del tal altro avviso. Invece di pensiero vedo e sento meglio usata qualche volta, come affine alle altre surriferite, la parola pensare, a foggia di nome, e così: sono di un pensare, il mio pensare è uguale o differente dal vostro: in questi casi si vede che pensiero non suonerebbe così bene. [immagine] |
Credenza, Fede - La fede è la prima delle virtù teologali: ha per oggetto i misteri della religione, la rivelazione, i miracoli e tutte le verità essenziali che dessa religione insegna; gli è in quanto molte di esse sono incomprensibili che la fede si mostra virtù, rinunziando al ragionamento, allo scrutinio, e fidando nell'autorità di chi le propone. La fede pel cristiano è di essenzialissima necessità. La credenza invece pare subordinata alla prova o alla probabilità; le credenze del volgo hanno molte volte del superstizioso, ma l'abitudine in esse e la tradizione hanno per lui l'evidenza del più rigoroso corollario. La credenza dipende dall'opinione, e o lo è già o lo diventa; per ciò forse le sette che sottomettono la fede al raziocinio son dette false credenze. [immagine] |