Il Santo di Antonio Fogazzaro (1905): Verso la fine di aprile, credeva Noemi. Ella era allora fuori d'Italia. Era nel Belgio, a Bruges, con un'amica sua alla quale era stata scritta la notizia. Per quanto ne aveva udito dall'amica, quella persona, Noemi non ne ripeté il nome per un delicato riguardo, aveva fatto una morte santa. Le sue carte, ella era incaricata di riferire anche questo, erano state affidate al Vescovo della città. Benedetto fece un gesto di approvazione che poteva servire anche per chiusa del colloquio. Noemi non si mosse.
Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): La voce pazza non si arrese: «Ho visto col binocolo. Se poi non girano alla partita, so io a chi dare la colpa». «Zitto» venne travolto: «A Monaco si passeggia.» Arp ammonì: «Basta il risultato. Solo il risultato. Lo sapete anche voi che i nostri a giugno non sono al meglio. Vecchia storia». «E chi non è al meglio venga in Belgio, c'è tanto carbone da spalare» rise qualcuno dal mucchio.
Il colibrì di Sandro Veronesi (2019): – Dunque non la frequenta di nascosto, durante i convegni cui le capita di partecipare in Francia, o in Belgio, o in Olanda, o in luoghi comunque non troppo distanti da Parigi, dove la Lattes risiede? Né d'estate, a Bolgheri, dove vi ritrovate a passare il mese d'agosto in due case di famiglia confinanti? |