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Liste a cui appartiene |
Lista Parole Monoconsonantiche [Babbei, Babbeo « * » Babà, Bai] |
Foto taggate babbo | ||
Babbo Natale...arriva! | la finestra di klaus | Foto 1260196001 |
Informazioni di base |
La parola babbo è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti (tutte uguali, è monoconsonantica). In particolare risulta avere una consonante doppia: bb. Lettera maggiormente presente: bi (tre). Divisione in sillabe: bàb-bo. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con babbo per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
L'amuleto di Neera (1897): Mio cugino, poi che Alessio e Orsola si estasiavano innanzi a un gruppo di ouistiti impagliati, prese a voltarmi i fogli dell'Album attirando la mia attenzione sui punti che lo avevano maggiormente interessato, facendomi passare dal Bosforo al Tamigi, da Pompei a Trianon, da Saragozza a Norimberga. A un tratto disse: — Questa è una vecchia strada di Parigi. — Parigi! — esclamò Alessio correndo verso di noi — dove sta il babbo. Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): Fu in uno di questi momenti di resipiscenza che pensò di romperla con Liana, una vagabonda che pretendeva di comandargli e che gli aveva già fatto molte scene disgustose: e da tre mesi si vantava in cuor suo di saper resistere alle tentazioni. Anche il desiderio di dar l'ultimo colpo a' suoi studi e di prendere un titolo accademico secondo il desiderio del povero babbo, andava parlandogli in cuore come un rimorso. Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): — Un regalo a noi? — gridò la Volpe sdegnandosi e chiamandosi offesa. — Dio te ne liberi! — Te ne liberi! — ripeté il Gatto. — Noi — riprese la Volpe — non lavoriamo per il vile interesse: noi lavoriamo per arricchire gli altri. — Gli altri! — ripeté il Gatto. — Che brave persone! — pensò dentro di sé Pinocchio: e dimenticandosi lì sul tamburo, del suo babbo, della casacca nuova, dell'Abbecedario e di tutti i buoni proponimenti fatti, disse alla Volpe e al Gatto: — Andiamo subito, io vengo con voi. — |
Espressioni e Modi di Dire |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per babbo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: barbo, gabbo. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: gabba, gabbi, rabbi, sabba. Con il cambio di doppia si ha: bacco, baffo, ballo, banno, barro, basso, batto. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: babbeo. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: gobba. |
Parole con "babbo" |
Iniziano con "babbo": babbone, babboni, babbomorto. |
Finiscono con "babbo": nababbo. |
Lucchetti |
Usando "babbo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ruba * = rubbo; * bobini = babbini; * bobino = babbino. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "babbo" si può ottenere dalle seguenti coppie: babà/boa, baby/boy, ruba/rubbo. |
Usando "babbo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * babbini = bobini; * babbino = bobino. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Babbo, Padre, Papà - Padre è la voce vera e nobile, la quale si riferisce a tutti i padri in generale; e si trasporta a significare paternità spirituale, e comecchessia Colui che primo ha dato origine a una cosa. - Babbo è voce da fanciulli, ed è usata anche dagli adulti a significazione di affetto, e suol dirsi parlando del proprio padre o del padre di colui a cui parliamo. - La voce Papà è una leziosaggine francese che suona nelle bocche di quegli sciocchi, i quali si pensano di mostrarsi più compiti scimmiottando gli stranieri. -[Ragion vuole, però, che si noti che Papà è voce comunissima anche nel popolo in molte parti d'Italia; e che, mentre a' Toscani suona affettato il Papà, a' non Toscani suona tale il Babbo. - So che molti mi grideranno la croce addosso per questa affermazione; ma ciò non toglie ch'io affermi la verità; e contro la verità non c'è pedanteria che tenga. E poi, chi può dar della straniera a una voce comune a tante lingue e a tanti dialetti? - G.F.] [immagine] |
Genitore, Genitrice, I genitori, Padre, Babbo - Genitore è colui che ci ha generato, cioè il Padre; e impropriamente si chiama Genitrice la Madre, perchè la madre non genera, ma concepisce. Queste due voci sono del linguaggio scelto; chè nell'uso comune si dice Padre e Madre, e più affettuosamente Babbo e Mamma. - I Genitori si intendono collettivamente il padre e la madre; ed è voce dell'uso anche familiare. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Babbo - [T.] S. m. Nome che al padre dánno in Tosc. non solo i bambini, ma familiarm. tutti; Padre essendo nel ling. fam. parola troppo grave, e Papà suonando francese oggimai: ed è più aff. alla radice orientale Abba, Padre.
T. E coll'art. e senza: Lo dice Babbo e Lo dice il babbo, Lo dirò a Babbo o al babbo. Senza l'art. pare talvolta più famil.; certamente è più snello: Babbo non viene. Ma del padre d'altri che di chi parla, richiede più sovente l'art.: Che fa il tuo babbo? Saluta il tuo babbo. Dant. Inf. 32. (C) Che non è impresa da pigliare a gabbo, Descriver fondo a tutto l'universo, Nè da lingua che chiami mamma e babbo (non è da fanciullo descrivere le pene infernali in quel fondo Che il mal dell'universo tutto insacca). M. Aldobr. T. Prov. Tosc. 123. Babbo e mamma non campa sempre. (I giovani devono pensare a farsi uno stato.) E altrove: Chi vuol l'anima salvare Prima babbo e poi compare. (Prima i doveri più prossimi.) Compare qui sta per Amico; chè le amicizie un tempo confermavansi con vincoli religiosi, ed erano religione. † Benv. Cell. Op. 2. 47. (Gh.) Non sapere uscire del carruccio del babbo. (Non sapere smettere d'essere bambino, nè cominciar a operare da sè.) T. Prendere o Dare danari a babbo morto. (A patto di renderli o di riscuoterli morto che sia il padre di chi s'indebita, o anche altro parente del quale egli aspetti l'eredità: contratto quasi sempre inonesto.) E per ell. Sottoscrivere il babbo-morto (un di tali contratti). 2. Per estens. D'uomo d'età. T. Potrebbe essermi babbo. – Maniere da babbo (di gravità autorevole e anche affettata). Fare il babbo. = Ant. Alam. son. 5. (C) E agli anni sei babbo; al poppar, bimbo. T. S. Cat. Lett. 185. Dolcissimo Babbo mio (al Papa. E Papa vale Padre; onde Papi erano detti anco i Vescovi). T. Siccome in Catullo Pater elegantiarum (dicitore di autorevole eleganza), così fam., Il babbo de' filosofi, de' lessicografi, Chi ha dato nobile esempio di quella tal disciplina. T. Chi è anteriore non pur d'età, ma di pregio. Anco in cose pratiche il babbo è chi più ne sa, e merita che sia ascoltato. Gli è il nostro babbo (diranno giovani docili d'uomo a' cui insegnamenti e consigli ubbidiscano). – Dante troppo babbo a certi Italiani troppo bimbi. 3. Di cosa. T. Fig. Il Forcellini, il babbo de' vocabolarii. Fam. T. Me ne disse di quelle che non avevano nè babbo nè mamma (parole eccedenti, segnatam. d'ingiuria, come dire, Non legittime, Senza ragione). |
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Parole in ordine alfabetico: babbea, babbee, babbei, babbeo, babbimorti, babbini, babbino « babbo » babbomorto, babbone, babboni, babbucce, babbuccia, babbuina, babbuine |
Parole di cinque lettere: azoti, azoto, babau « babbo » bacai, bacca, bacco |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): menabò, arabo, carabo, panarabo, filoarabo, cottabo, lavabo « babbo (obbab) » nababbo, gabbo, gabbò, debbo, zibibbo, gibbo, addobbo |
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