Forma verbale |
Auguri è una forma del verbo augurare (seconda persona singolare dell'indicativo presente; prima, seconda e terza persona singolare del congiuntivo presente; terza persona singolare dell'imperativo presente). Vedi anche: Coniugazione di augurare. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Wikipedia |
Articoli interessanti e pagine web |
Consigli Regali: Frasi di auguri; Frasi per i 18 anni; Auguri Battesimo; Dare il Buon Compleanno |
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Informazioni di base |
La parola auguri è formata da sei lettere, quattro vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: au-gù-ri. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con auguri per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il paese del vento di Grazia Deledda (1931): Si scende dunque dal treno, fra gli hurrà, gli urli, gli scherzi e gli auguri equivoci dei compagni di viaggio. Lo stesso saluto deferente e cortese del sergente mi sembra ironico: e forse lo è davvero, per la mia scontrosa selvatichezza. Tutte le teste demoniache delle reclute sono affacciate a grappoli ai finestrini degli scompartimenti; e poiché non c'è altro diversivo, nella piccola stazione deserta, intorno alla quale continua a rombare un vento impetuoso simile a quello destato dalla corsa del treno, tutti gli occhi sono fissati sulla giovane coppia che tira giù le sue valige e, in mancanza di facchini, si dispone a trasportarsele di persona. L’onda di Luigi Pirandello (1894): In villa, durante il pranzo, regnò cotal brio più voluto che spontaneo. Né Agata, né Giulio, per quanto si forzassero, riuscirono a prender cibo. Si fecero molti brindisi e molti auguri. Giulio si sentiva sfinito, disfatto dall'emozione della giornata; avrebbe voluto da un canto che tutte quelle chiacchiere inconcludenti e quel rumore non si protraessero più a lungo; e dall'altro, nello spossamento dei nervi, rifuggiva dal pensare, che tra breve egli ed Agata, sarebbero rimasti soli… Conversazione in Sicilia di Elio Vittorini (1941): E scrissi la cartolina di auguri, me la misi in tasca, era sabato di fine quindicina e riscossi il mio salario. Andai alla stazione per impostare, passai davanti all'atrio, era pieno di luce, e fuori pioveva, l'acqua mi entrava nelle scarpe. Salii nella luce le scale dell'atrio, per me era lo stesso continuare sotto la pioggia verso casa o salire quelle scale, e così salii nella luce, vidi due manifesti. Uno era di un giornale, squillante per nuovi massacri, l'altro era della Cit: Visitate la Sicilia, cinquanta per cento di riduzione da dicembre a giugno, 250 lire per Siracusa, andata e ritorno, terza classe. |
Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per auguri |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: augura, augure, auguro, tuguri. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: agri. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: augurai, augurio. |
Parole con "auguri" |
Iniziano con "auguri": augurio, augurino, auguriamo, auguriate, auguriamoci. |
Finiscono con "auguri": inauguri, riauguri, malauguri. |
Contengono "auguri": inaugurino, malaugurio, riaugurino, inauguriamo, inauguriate, riauguriamo, riauguriate. |
»» Vedi parole che contengono auguri per la lista completa |
Parole contenute in "auguri" |
uri. |
Incastri |
Inserito nella parola inno dà INauguriNO; in malo dà MALauguriO; in riamo dà RIauguriAMO. |
Inserendo al suo interno era si ha AUGUReraI; con ere si ha AUGURereI. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "auguri" si può ottenere dalle seguenti coppie: augusta/stari, auguste/steri, augusti/stiri. |
Usando "auguri" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * iati = augurati; * iato = augurato; * ione = augurone; * ioni = auguroni. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "auguri" si può ottenere dalle seguenti coppie: auge/urie. |
Usando "auguri" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * stari = augusta; * steri = auguste; * stiri = augusti; * atei = augurate; * eroi = augurerò. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "auguri" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ram = augurarmi; * ras = augurarsi; * rea = augurerai; * ree = augurerei. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Auguri - Credesi che Romolo istituisse da principio gli auguri in numero di tre, uno per ogni tribù, e che Numa li confermasse. Probabilmente ne aggiunse il quarto Servio Tullio quando ebbe diviso Roma in quattro tribù. Primitivamente tutti gli auguri furono nominati fra i patrizj; ma nell'anno 454 vi unirono cinque plebei. Silla ne aumentò il numero sino a quindici. Essi non potevano essere mai spogliati delle loro cariche, qualunque delitto avessero commesso. Osservavano fra di loro con somma precisione i doveri dell'amicizia; spiegavano tutti i presagi, e li traevano da cinque sorgenti: dai segni del cielo, come il tuono, i lampi ec; dal canto e dal volo degli uccelli; dall'appetito dei polli e dei quadrupedi; e da alcune circostanze straordinarie. [immagine] |
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822 |
Auguri - Sacerdoti Romani così detti ab avium garritum, o Auspici ab avibus inspiciendis, perchè pel mezzo del canto o del volo d'Uccelli pretendevan conoscere quale doveva essere l'avvenimento di ciò che si voleva intraprendere.
Gli Auguri erano antichi quanto Roma, mentre i tre primi creati furon da Romolo. In seguito ne venne aggiunto un quarto; e questi quattro Auguri non si potevano prendere se non che tra i Patrizi. L'anno di Roma 454. ve ne furono aggiunti cinque, altri, che dovevano esser plebei. Finalmente Silla ne aggiunse altri sei, e non ve ne furono mai di più. C. Domizio avendo fatto trasferire al Popolo il diritto di eleggere gli Auguri, diritto che fin allora era appartenuto al loro Collegio, questa legge di Domizio che permetteva pure di eleggere delle persone assenti, fu abrogata da Silla, e ristabilita dipoi da Labieno sotto il Consolato di Cicerone; ma non in quanto alla facoltà di eleggere degli assenti. Questi Sacerdoti erano molto considerati in Roma. Portavano essi una veste tinta in porpora ed in scarlatto, che dicevasi Trabea. Ecco come facevano le funzioni della lor carica. L'Augure assiso e rivestito del suo abito Sacerdotale si volgeva dalla parte d'Oriente, e designava col suo bastone augurale detto Lituus una parte di Cielo. Questa parte si chiamava Templum, e questo modo di dividere il Cielo appellavasi Tabernaculum Capere. Allora l'Augure esaminava con attenzione quali uccelli comparivano, in che modo volavano, come cantavano, ed in qual posto di questa parte detta Templum si ritrovavano. I segni, che comparivano a sinistra, passavano per favorevoli, e quelli, che si vedevan da destra, si riguardavano di cattivo augurio. Gli Uccelli, dal canto de' quali si prendevan gli aruspicj, erario detti Oscines, e quelli di cui esaminavasi il volo, erano chiamati Praepetes. Allorchè gli Aruspici erano favorevoli, ciò si diceva per parte degli uccelli addicere, admittere; e se eran sinistri, si diceva refragari. Un solo segno non era bastevole. Era d'uopo che venisse confermato da un altro. Gli Auguri predicevano altresì l'avvenire per mezzo del tuono e de' lampi. Altra funzione degli Auguri si era quella di prendere gli Auspicj dai Polli sacri, ai quali gettavasi una specie di pasta detta offa. Se la mangiavano con avidità, era un seguo favorevole, e soprattutto se una parte di ciò che mangiavano ricadeva per terra. Ciò allora era detto tripudium solistimum. Se per lo contrario i polli ricusavano di mangiare, o alzavano il volo, era un presagio funesto. Era facile, e non si mancava di farlo, di procurarsi degli Auspicj suo modo o satollando o affamando i polli avanti di ammetterli alla sorte degli Auspicj. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: augurerei, augureremmo, augureremo, augurereste, augureresti, augurerete, augurerò « auguri » auguriamo, auguriamoci, auguriate, augurino, augurio, auguro, augurò |
Parole di sei lettere: augiti, augura, augure « auguri » auguro, augurò, aulica |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): raffiguri, configuri, riconfiguri, sfiguri, trasfiguri, liguri, canguri « auguri (irugua) » riauguri, malauguri, inauguri, tuguri, abiuri, giuri, giurì |
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