Forma verbale |
Albergo è una forma del verbo albergare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di albergare. |
Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere albergo (lussuoso, moderno, grande, sporco, pulito, ...) |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
hotel (26%), pensione (9%), vacanza (7%), camera (6%), lusso (6%), ore (5%), stelle (5%), vacanze (4%), locanda (4%), alloggio (2%), lussuoso (2%), camere (2%). Vedi anche: Parole associate a albergo. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Foto taggate albergo | ||
Torre di Toblin | Su una gamba sola | albergo petronia |
Informazioni di base |
La parola albergo è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: al-bèr-go. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: albergò. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con albergo per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): Alla riva di Lugano il dottor Aliprandi aperse lo sportello e fece entrare Franco. Si conoscevano poco ma si abbracciarono come fratelli. «Quando verrà l'ora delle cannonate» disse l'Aliprandi «ci sarò anch'io.» Convennero di congedarsi lì e che Franco uscisse prima, solo, perché Lugano era piena di spie e il dottore doveva pure usare certi riguardi. Il dottore non aveva fretta, del resto; gli premeva più di trovar un barcaiuolo che un medico. Franco si tirò il cappuccio sugli occhi e scese a terra, andò all'albergo della Corona. La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): Brandani qui è l'unico in giacca e cravatta, il solo che non sia in maglietta & pantaloni corti. il vestito di lino color tabacco, spiegazzato, il trolley verde acceso, bordato di rosso, facile da identificarsi sui nastri trasportatori in mezzo agli altri bagagli, di solito neri, forse perché reggono lo sporco, ma tutti uguali, quindi per necessità contrassegnati alla meglio con etichette, nastrini, fiocchetti, macchie di vernice addirittura, segni indelebili tracciati magari da chi ha subito il trauma dello scambio, da chi si è ritrovato in albergo con abiti non suoi, con una valigia altrui chiusa a chiave. La luna e i falò di Cesare Pavese (1950): Poi tornammo all'albergo e gli chiesi se aveva trovate delle altre carte nei fossati. Lui teneva in mano il coltello, lo apriva e lo chiudeva, provandone le lame contro il palmo. Mi rispose di no. Gli dissi che io una volta mi ero comprato un coltello così sul mercato di Canelli, e mi era servito in campagna per segare i salici. |
Libri |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per albergo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
»» Vedi tutte le definizioni |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: alberga, alberto. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: albero. Altri scarti con resto non consecutivo: albo, aero, argo, lego. |
Parole con "albergo" |
Iniziano con "albergo": albergone, albergoni. |
Parole contenute in "albergo" |
albe, ergo. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "albergo" si può ottenere dalle seguenti coppie: alberaggio/aggiogo, alberesi/esigo, alberto/togo. |
Usando "albergo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ohi = alberghi; * gotina = albertina; * gotine = albertine. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "albergo" si può ottenere dalle seguenti coppie: albertina/gotina, albertine/gotine. |
Usando "albergo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * togo = alberto; * esigo = alberesi; * aio = albergai; * ateo = albergate; * avio = albergavi; * aggiogo = alberaggio; * astio = albergasti. |
Sciarade incatenate |
La parola "albergo" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: albe+ergo. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "albergo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * agi = alberaggio; * arno = albergarono; * atre = albergatore; * atri = albergatori. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Bettola, Fiaschetteria, Locanda, Albergo, Trattoria, Osteria - Bettola è quella bottega dove si vende il vino a minuto, e dove generalmente va solo la gente del volgo. - La Fiaschetteria vende parimente il vino a minuto, ma vende altresì roba fredda da mangiare, paste da inzuppare: è più nobile della bettola, e ci vanno anche le persone civili. - Trattoria è quell'aggregato di stanze, con tavole apparecchiate con più o meno lusso, dove ciascuno, co' suoi denari, può andare a mangiare a quale ora si voglia. - La Locanda è quella casa dove ciascuno che venga di fuori, trova ricetto e servizio, pagando un tanto per giorno. Se c'è lusso e grandiosità, invece di Locanda, si è ora cominciato a dire, quasi francesemente, Albergo. - L'Osteria è lo stesso che Trattoria, ma c'è meno lusso, e solo è frequentata da gente di bassa mano. - [Secondo l'origine tedesca, Albergo viene a dire Locanda da signori. - G.F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Abitazione, Casa, Domicilio, Alloggio, Albergo, Abitacolo, Ospizio, Ricettacolo, Residenza, Dimora - L'abitazione è il luogo qualunque ove uno dimora; la casa è anche l'abitazione, ma più l'edifizio. Domicilio è il sito ove civilmente o commercialmente si dichiara aver residenza.
« Residenza è il luogo dove l'uomo si sa che risiede, è dimora stabile. Si può bene avere residenza in un luogo, il domicilio in altro, la dimora in un terzo. La residenza d'un giudice di villaggio può essere in un paese, il suo domicilio nel paese vicino, la dimora in una delle circostanti campagne ». Robaud. « Abitacolo è quasi disusato tranne nello stile biblico o giocoso. Albergo è luogo pubblico a ricovero de' viaggiatori che pagano. Alloggio è propriamente de' militari; ma dicesi anco degli altri. L'ospizio è ordinariamente gratuito, e accoglie poveri e viandanti. Ricettacolo è qualunque sia luogo ricevente persona o cosa ». Gatti. [immagine] |
Albergo, Osteria, Locanda, Albergheria, Alloggio, Alloggiamento, Ospizio, Ricovero - Albergo nell'uso è quel luogo dove vanno a prendere stanza i viaggiatori, mediante pagamento; è più nobile di osteria; in questa pratica gentaglia; in quello, persone più distinte: all'osteria si va più per mangiare e bere e gozzovigliare; all'albergo per riposarsi, ristorarsi del viaggio e anche per dormire. Albergo è qualunque luogo ove si fa più o men lunga dimora. Locanda (da locazione, locatio) dovrebbe dire luogo ove s'affittano camere a forastieri; ma d'ordinario alle locande trovasi anche da mangiare. Era l'albergheria l'alloggio che si dava ai marchesi e podestà, e a simili uffiziali, quando andavano riveggendo le loro judiciarie; davasi anche ai pellegrini ed a' bisognosi per istituto.
Alloggio, è la casa, l'albergo o altro luogo congenere ove uno sta, mangia, beve, dorme per qualche tempo: l'alloggio militare è dato o preso nelle case de' privati in tempo di occupazione militare o di marcia di truppe. L'alloggiamento è la caserma, fortezza o altro luogo ben capace ove quelle stanno riunite a più o meno lunga dimora. Si dice talvolta al plurale alloggiamenti. Ospizio è sito ove per istituzione di carità o simili si albergano per una o più notti o giorni i poveri pellegrini. Ricovero è qualunque sito ove uno si mette per poco al coperto dalle intemperie, dalla pioggia o simili; può avere lo stesso significato di ospizio, ma allora ricovero indica non ospitalità passaggera, ma continua, o almeno molto più diuturna: così i ricoveri di mendicità. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Albergo - Uno dei maggiori ostacoli da sormontarsi da coloro che si applicavano al commercio per via di terra deve essere stato la difficoltà di trovare con che mantenersi e dove alloggiare durante il viaggio. Bisognò che i primi viaggiatori portassero seco delle provviste onde cibarsi e mantenere le bestie, e innanzi che fossero in uso le tende si ricovrarono negli antri. A misura che il traffico acquistava estensione e le gite diventavano più frequenti, si sarà riconosciuto il rischio e gli inconvenienti di non aver asilo sicuro. Allora l'idea del lucro avrà suggerito ad alcuni particolari di offerire le loro case ai viandanti mediante un dato compenso; e così è da credere che in vari siti a poco a poco si formassero degli alberghi. - Erodoto ne attribuisce l'invenzione ai Lidii, ma non ne fissa l'epoca. E' da supporsi, bensi, che questa usanza avesse principio in tempi molto antichi, e d'altronde noi vediamo che a tempo di Giacobbe aveva luogo in alcuni paesi lo stabilimento degli alberghi. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Albergo - e ABBERGO e † ABERGO. [T.] Casa che alloggia segnatam. a pezzo pubblicamente. [Cam.] Cecch. Dissim. 2. III. Pensa se l'è pubblica, poichè se ne ragiona per gli alberghi! = Bocc. Nov. 12. 4. (C) Dir la mattina, quand'esco dall'albergo, un pater nostro e un'avemmaria. [Cam.] Cecch. Com. 2. 269. La posò (la lettera) allo albergo in sur un desco della camera sua. [Val.] Pucc. Gismir. 23. A uno albergo prese a stare.
Tenere albergo. Esercitare il mestiere dell'albergatore. [M.F.] Salvin. Pros. 104. Teneva albergo, detto l'Impannataccia. Franc. Sacch. Nov. 6. Un Fiorentino che teneva albergo in Ferrara. [Val.] In questo senso anco: † Fare albergo. T. Aprire, Metter su albergo. T. C'è degli alberghi che non dánno da mangiare, ma solo le stanze: ce n'è che e l'uno e l'altro. C'è persone scapole che fanno vita all'albergo; anco famiglie che ci dimorano mesi e anni. T. Di casa ospitalmente aperta a tutti: È un albergo. T. Di chi impronto abusa dell'altrui ospitalità per soggiornarci o per desinarci: Prende la casa altrui per un albergo. † [Cam.] L'albergo della stella, Il dormire a cielo aperto. Non com. 2. Non tanto a prezzo quanto in gen., Luogo dove si dimori la notte, o più a lungo. [Val.] Fior. Virt. 75. Capitati a una casa, chiesero albergo per Dio; a' quali fu risposto senza compassione. [Cam.] Semin. Met. 1. 181. Io ti domando albergo e riposo. T. Fiorett. S. Franc. 3. Sì lo invitò la sera a cena e albergo; e santo Francesco accettò, e cenò con lui ed albergoe. = Fav. Esop. 14. (C) Se tu vogli (vuoi) albergare meco, darotti albergo. Baruff. 2. 66. Ch'una sera mi dia cena ed albergo. [Val.] Tass. B. 103. Fecero bandi sotto gravissime pene, che alcuno non fusse ardito di dar loro albergo. = Bocc. Nov. 12. 6. (C)Va e sappi se il tuo San Giuliano questa notte ti darà buono albergo, che il nostro il darà bene a noi. (Qui, Ti farà avere o trovare.) [Cam.] Semin. Ov. 3. 157. (Didone) ricevette quivi Enea nell'animo e nell'albergo. Volg. En. 2. Enea fu pregato da Dido, dalla quale era ricevuto in albergo, che narrasse la ruina di Troja. = S. Ag. l. 13. c. 22. v. 7. p. 163. (Gh.) [Val.] Fior. Virt. 74. Capitarono a un buon uomo, che li ricevette ad albergo molto volontieri. = Belc. Prat. Spirit. cap. 87. pag. 136. (Fred.) Due Padri ci ricevettero ad albergo in una chiesa. S. Ag. C. D. 13. 22. [M.F.] Bocc. g. 9. n. 10. Sempre alla sua casa ne 'l menava, e quivi il teneva seco ad albergo. = Sacch. Nov. 107. (Man.) Gli capitarono certi Pratesi, che andavano verso Arezzo; ed egli, per sua cortesia, gli ritenne la sera a cena e albergo. T. Bart. Dan. Vit. Borg. 21. 2. 27. Il promettere che loro più volte avea fatto, d'accettar per albergo la medesima abitazione. Belc. Vit. Colomb. p. 45. (Fred.) Andarono la sera ad albergo a uno spedale (ospizio). Vill. G. 9. 39. (C) Andonne a Santa Savina ad albergo. Nov. Ant. 11. (Man.) Invitollo che dovesse prendere albergo a sua magione (fermarsi a albergare). Lasc. Cen. 2. 6. 157. (C) Rimase a albergo seco. E c. 2. n. 6. p. 157. (Gh.) E perchè gli aveva paura a dormir solo, lo Scheggia rimase a albergo seco. 3. Di Casa in cui dimorare fermamente, e altrui e propria; non com. [Cam.] Car. En. III. D'alzar le mura e di fondar gli alberghi. Bald. Naut. 50. Torni, Di ricche prede onusto, al patrio albergo. = Nov. Ant. 6. 7. (C) Si partirono e tornârsi (ritornarono) a' loro alberghi. T. Liv. Dec. volg. 2. 90. Ciascuno privato si studiava di compiere il suo albergo, per adagiare le loro famiglie. T. Albergo de' poveri, in Torino, la Casa dove sono educati e ammaestrati in un'arte. 4. [Cam.] Per estens. Petr. Trionf. Am. 3. Da quel tempo (che m'innamorai) Ebbi… Il cor pensoso e solitario albergo, montagne, boschi e sassi. [Tor.] Car. En. VI. v. 1007. Tra rivi e fonti i nostri alberghi avemo. [Cam.] Bald. Naut. 55. Finor le Muse Lunge avuto da l'onde hanno l'albergo. (Non fu cantato del mare.) 5. † Alloggio di soldati di passaggio. [D'A.] Docum. spettanti alla milizia dei Comuni. Debbono avere albergo, mentre stessono in Firenze, a danari dodici per cavallo. [Cam.] Nell'ant. franc. conservava il significato di Alloggiamento e Accampamento militare, les herberges et les foillies (tende e baracche). Anco in it. avevasi a dire in questo senso. V. ALBERGARE. 6. Modo dell'albergare. [Camp.] Somm. 52. Invia innanzi suoi messaggi per prendere buono ostello; altrimenti gli potrebbe fallire buono albergo. 7. † Atto dell'albergare. Tansil. Bal. 348. (Gh.) Più disagia e danneggia e logra e turba Ne' tetti altrui l'albergo d'una balia, Che non fa di soldati una gran turba. 8. Diritto d'albergo, quello che dicevano Albergheria, dall'un lato il Diritto d'essere albergati, certi signori e loro aderenti, dall'altro l'Obbligo d'albergarli. V. ALBERGHERIA. 9. T. Società di nobili che in certe terre italiane si raccolsero a più strettamente mantenere i loro privilegi contro gli emuli popolani. Forse per memoria del diritto d'albergheria; o piuttosto dall'imagine di ricetto eminente, e però munito, giacchè Bergsuona Altura. 10. D'animali. Sav. Ornit. 2. 101. (Gh.) I cacciatori pisani chiamano albergo quell'albero o macchione che li uccelli hanno scelto per ricoverarsi e dormire la notte. (Questo dimostra la proprietà dell'Albergare degli uccelli nel Petrarca.) [Cam.] Bald. Naut. 8. Il cavo albergo che intesse ai pargoletti figli La vaga rondinella. T. Alam. L. Coltiv. 6. 223. L'accorta formica a ritrovar l'albergo intende. E 44. I colti campi suoi (dell'Italia), Son fatti albergo di selvagge fere. T. Albergo per cavalli e bestie in gen. da vettura e da soma. 11. Di cose. [Cam.] Bald. Naut. 24. Chiusi anco e forti alberghi, ove le salme Che dal legno il nocchier fermò sul lido, Fida chiudesse ed ingegnosa chiave. [Val.] Alam. Coltiv. 85. Quinci in canestri Come gli altri fra noi gli dánno (a' fichi) albergo (li ripongono). = Ar. Fur. 23. 132. (Man.) L'arme sue tutte… Avean pel bosco differente albergo. Figure migliori. T. Fior. Filos. 3. 294. Il mare è albergo de' fiumi, fontana dell'acqua e della pioggia. Chiabr. Poes. 3. 59. Delle stelle accese, Quante ne suol mostrar notte serena, Noto gli alberghi e ne racconto il nome. [Cam.] Petr. Trionf. Temp. Dell'aureo albergo, con l'aurora innanzi, Usciva 'l sol. Bald. Naut. 30. Quattro son poi gli alberghi ove soggiorno Fan le stagion' che in alternando a tempo Cangiano il mondo: il crin di bionde spiche Cinto, stassi la state, ove si gira Altissimo col Cancro il Dio di Delo. E 46. Allor che 'l ciel lucidi lampi Ver gli alberghi di Borea o d'Euro o d'Ostro… accende. E 40. Degli animosi spirti, Cui lenta e stringe Eolo a sua voglia il morso, Gli alberghi, i nomi e le nature impari.E ivi. E quando fra gli Dei partio gli alberghi, Euro locò là 've al nascente giorno S'apron le porte. Fig. Trovare, Sperare, Prepararsi nella vita di là un buono albergo (luogo di salvazione). Altri trasl. [Cam.] Cecch. Comm. 1. 525. Farmi tale, che del Figlio di lui meriti ancora Esser albergo; e la sua Chiesa Santa (parla la Sinagoga). [Cors.] Dant. 3. 23. Del ventre (di Maria) Che fu albergo del nostro (dice un Angelo) desiro (G. C.). [Tav.]Cassian. Collaz. 3. cap. 8. Quello perpetuale e rio albergo (Inferno). 12. Trasl. al morale dell'uomo, ma e questi e gran parte degli altri usi, tranne il primo senso proprio, non sono del ling. com.[Tor.] Tass. Dial. 233. Aristotile assegnò all'anima il cuore quasi Reggia, in cui potesse avere albergo con tutte le sue potenze. = Petr. Son. 261. (C) Da sì lieta vita, Son fatto albergo d'infinita doglia. [Val.] Ar. Fur. 12. 78. Al timor mai non diede albergo. Ros. Sat. 3. Non ha l'invidia nel mio petto albergo. = Petr. Son. 108. (C) Fontana di dolore, albergo d'ira, Scuola d'errori (la Corte d'Avignone). |
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Parole di sette lettere: albatro, albeggi, alberga « albergo » alberto, albioli, albiolo |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): slargo, spargo, cospargo, targò, targo, letargo, ergo « albergo (ogrebla) » usbergo, gergo, emergo, riemergo, immergo, sommergo, aspergo |
Indice parole che: iniziano con A, con AL, parole che iniziano con ALB, finiscono con O |
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