Una sfida al Polo di Emilio Salgari (1909): — E perché pericolosa, signor di Montcalm? Se i concorrenti della corsa organizzata dal New-York Times e dal Matin si propongono di attraversare la gelida Alaska, che come voi saprete non è altro che un immenso deserto di neve per non chiamarla addirittura un mostruoso ghiacciaio, per poi passare lo stretto di Behring gelato e quindi lanciarsi attraverso la non meno fredda Siberia, vuol dire che un'automobile può sfidare le nevi ed i ghiacci.
Ultimo Parallelo di Filippo Tuena (2007): Sapevo – perché gli uomini ne avevano parlato sovente nella baracca – che nei mesi precedenti la partenza verso l'Antartide, Amundsen aveva dichiarato di preparare esplorazioni in Artide. In realtà nei piani del norvegese c'era da tempo la conquista del polo sud soprattutto da quando un avventuriero americano assieme a una squadra di esquimesi e al suo servitore negro aveva affermato – non senza suscitare qualche dubbio – d'avere raggiunto il polo nord, vanificando i preparativi della spedizione norvegese che era comunque partita in direzione del circolo polare artico e dell'Alaska.
Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani (1962): Eh, ma se loro, i Finzi-Contini, rimpiangevano il ghetto (era nel ghetto, chiaramente, che sognavano di veder rinchiusi tutti quanti, magari disposti, in vista di questo bell'ideale, a lottizzare il Barchetto del Duca per farne una specie di kibbùz sottoposto al loro alto patronato), liberissimi, facessero pure. Lui, ad ogni buon conto, avrebbe sempre preferito la Palestina. E meglio ancora della Palestina, l'Alaska, la Terra del Fuoco, o il Madagascar... |