L'Esclusa di Luigi Pirandello (1919): La moribonda trasse un sospiro, a stento. Pareva non intendesse, e guardava con gli occhi invagati. Poi le ceree guance le si colorirono un po' d'una tenuissima tinta rosea, e mosse una mano sotto le coperte. Subito Marta le sollevò e pose la mano in quella di lei, che agitò l'altra, guardando il figlio. Questi seguì l'esempio di Marta e la madre allora congiunse con uno sforzo le loro due mani, traendo un altro sospiro.
Fedele di Antonio Fogazzaro (1887): Lo Zuane si alzò in piedi con una faccia terribile, agitò le braccia verso la parte opposta al pianoforte, quasi per farsi strada fra la gente. Tutto il pubblico si voltò a lui, zittì così imperiosamente, ch'egli si fermò sull'atto, si ripose a sedere. La signora Fedele s'imbarazzò nell'accompagnamento, smarrì l'intonazione, si coperse il viso con le mani. — Coraggio! — le dissi sotto voce — Avanti! — Non posso, non posso — rispose senza scoprirsi. — Sto male, faccia le mie scuse.
L'edera di Grazia Deledda (1920): A lungo l'istinto della conservazione fu più forte della sua manìa di sacrifizio e a un tratto parve salvarla. Ella chiuse la porta, spense la candela, sedette sull'orlo del canapè e si curvò per levarsi le scarpe. Ma il vecchio sospirò e s'agitò, ed ella rimase un istante curva, ascoltando; poi, siccome egli si calmava, ella si sollevò lentamente Era meglio non spogliarsi: gli accessi d'asma, che da qualche notte tormentavano il vecchio, potevano da un momento all'altro ricominciare. Poiché bisognava alzarsi per curarlo, era meglio coricarsi vestita. |
- Il 19 novembre 2013, il quotidiano La Repubblica, in un articolo su Dario Nardella, deputato Pd ed ex vicesindaco di Renzi, che chiede ai sostenitori di Cuperlo di riconoscerela sconfitta, scrive: "Renzi quando perde lo dice e dopo le primarie contro Bersani non agitò polemiche. Sarebbe bello se Cuperlo, appoggiato dallo stesso Bersani, ora facesse altrettanto".
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