Affaruccio, Affarucolo - Tutti e due vilificativi d'Affare; affari di poco, poveri, da nulla: ma Affarucolo dice affare di poco conto con maggior dispregio; Affaruccio, affare più meschino ma con minore dispregio. Uccio può essere anche semplicemente attenuativo. Si direbbe: Ho i miei affarucci in città; no: I miei affarucoli. - Affaruccio può significare anche Affare serio, difficile nel senso di Cosa ardua, grave, pesante. - «Voler rimettere in ordine la libreria sarà un affaruccio, ora che l'hanno messa tutta sottosopra.» - Affaruccio può avere anche senso di lode; non così Affarucolo. - «Quel bottegaino fa degli affari discreti - i suoi affarucci - affarucoli magri.» - Talora vale anche Affari mal riusciti. - «Fece in quell'anno tre o quattro affarucci, e fu costretto a dichiarare il fallimento.» - G.F.] [immagine] |
Negozio, Affare, Faccenda, Affaruccio, Affaretto; Faccendiere, Faccendone, Affaccendato; Sfaccendare, Sfangare, Acciapinare - Negozio parrebbe a prima vista valer meglio a significare affare di commercio, perchè della famiglia di negoziare, negoziante ecc., ma pure non è; due negozianti all'incontrarsi non si domanderanno già come vanno i negozii, ma sì, come gli affari. Negozio ha del generico e dell'indeterminato: che negozio è questo? sapete in quale negozio vi siete impacciato? Affare è più esplicito, meglio determinato; ognuno ha i suoi affari, gli affari prima d'ogni altra cosa, andare agli affari, fare affari sono frasi che corrono tuttogiorno nella bocca d'ognuno. Affaruccio è affare buonino, più che la parola non dice: affaretto, sembra voler significare affare di poca entità, e poi intricato, che dà da pensare e da studiare per uscirne bene; dicendo: è un affaretto da cui non so ancora come mi riescirà il sortirne, si dice anche qui meno che non si vorrebbe dire, e l'affaretto non è così piccolo, e sarà forse affare grave e spinoso; ma già al mondo gli eufonismi son molti, e guai a chi dice tutta e schietta la verità! Faccenda in sè dice affare da poco, ma che va fatto subito; anzi si dice per lo più in plurale per aumentarne l'importanza: le faccende di casa; vado alle mie faccende; ho un mondo di faccende e non so a quale metter capo. Faccendiere è chi fa, sbriga di molte faccende, chi in esse si compiace: appellativo meglio spettante alle donne; faccendone, chi si spaccia per persona di molti affari, o faccende: il faccendone ha sempre da fare di grandi cose; così dice, e mai ne fa una; buono a metter sossopra e nulla più, e a dare con ciò da fare agli altri. Affacendato chi è in faccende, in mezzo alle faccende, e dà a divedere che ha da fare: se però un si affaccenda, farà poco o poco bene: la calma dello spirito invece, una sollecita ma tranquilla operosità farà più e meglio. Sfaccendare vorrebbe proprio dire, tor via le faccende, sbrigarle sicchè non ve ne restino più; così giudico dell's, lettera, suono che indica privazione; infatto sfaccendare vale lavorare di molto, sbrigare le cose, farne più che si può, e allora è chiaro che fatte che siano, non restano più a sbrigare. Sfangare, propriamente, levare il fango, la pece, ogn'inciampo che arresta l'andamento delle cose, e significa sudarvi attorno acciò riescano a bene. Acciapinare, è far cosa con fretta, e adirandosi per non vederla riuscire a modo nostro: io, se fosse lecito, darei a questo verbo un significato attivo, e direi che acciapinare le cose è farle male o per la fretta, o per la non sufficiente abilità; a ciò mosso dalle parole sciapin, sciapinà, sciapinè che trovo ne' dialetti genovese e piemontese, le quali hanno in ambidue questo significato: sciapin, come si vede, è il sostantivo, colui che fa male le cose per non saperne abbastanza. [immagine] |
Affaruccio - [T.] Dim. di AFFARE. Segner. Pred. 13. (C) Non sapete voi di voi stessi, con quante sicure regole vi guidiate in tutti gli affarucci privati di casa vostra?
T. Per modestia o per vezzo anco d'affari non piccoli, e non leggeri, dirà l'uomo: Io attendo a' miei affarucci.
T. Per eufemía, non volendo usare l'accrescitivo, si dirà anco di cose gravi: Credete pure, ci ho anch'io i miei affarucci. – Anco per cortesia o per semplicità o per astuzia, diciamo E quell'affaruccio? – Sbrigato quell'affaruccio, sono con voi.
2. Per eufemía, per non dire Affare faticoso e molesto. T. Creda pure che aver che fare con cinquanta ragazzi, insegnare, interrogare, correggere, riandare il passato; gli è un affaruccio. |