Descrizione |
La locuzione indica l'esprimersi in modo eccessivamente ricercato, sofisticato, lezioso. Si dice di chi cerca di parlare in maniera tanto "beneducata" da sembrare ridicola. Il concetto può essere esteso anche al comportamento oltre che al linguaggio, con espressioni come: "Stare in punta di forchetta"; "essere tutto in punta di forchetta".
L'origine dell'espressione è legata al fatto che, in passato, l'uso della forchetta era considerato segno di eccessiva stravaganza. Adoperare le posate per mangiare, e in particolare le forchette, era un lusso riservato alle classi più agiate e nobili, il popolo usava direttamente le mani. Quando iniziò a diffondersi l'usanza delle posate, la gente, e in particolar modo i contadini, considerò la cosa una ridicola esibizione di finta nobiltà oltre ad essere un'inutile fatica. |
Altri modi di dire |
Mettere i puntini sulle i Fare il grillo parlante Portare il ramo d'olivo Fare come il fiaccheraio che comincia dalla frusta Rovinare la piazza Vedere lontano Essere un Cincinnato |
Navigazione |
Dizionario: sofisticato, forchetta, parlare |
Vedi anche: Coniugazione di parlare (parlo, parli, parla, parlavo, parlavi, parlai), Aggettivo punto, Esempi con forchetta |
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