Dizionari AntichiLettera S - pag. 5
sandapiloEra presso i Romani una specie di barella, su cui si portavano a sotterrare i cadaveri dei miserabili.
sanedrino
SANHEDRIN o
SYNEDRIN. Gran Consiglio degli Ebrei (detto anche semplicemente il
Consiglio per eccellenza) ove si decidevano gli affari di Religione e di Stato. Era il Tribunale Supremo della Repubblica, e risedeva in Gerusalemme. Vi erano nello Stato diversi
Sanhedrin inferiori tutti dipendenti dal gran
Sanhedrin di Gerusalemme. Questi
Sanhedrin inferiori (chiamati nell'Evangelio
Sentenze o
Tribunali di Sentenza) si componevano di ventitre individui. Risedeva uno in ogni Città o Cantone, ma bisognava che in essa vi fosse almeno il numero di centoventi abitanti per aver diritto al
Sanhedrin; e quando ve n'era in tale o talaltro luogo un minor numero, allora il Governo si limitava a stabilire tre Giudici. Si ammettevano nel Gran
Sanhedrin, ed in quelli inferiori, Sacerdoti e Leviti e Isdraeliti di tutte e singole le Tribù; ma tutti doveveno sapere a perfezione la Legge, essere d'un'età matura, ed avere un discreto possesso.
sarsorium opusÈ un lavoro in musaico presso a poco come il Litostroto. (Vedi
Litostroto).
satumo
Saton. Misuira usata dagli Ebrei, che era la decima parte dell'
Ephah (Vedasi
Ephah).
savjI sette Savj della Grecia furono Talete, Solone, Misone, Cleobulo, Chilone, Biante, Pittaco; altri vi aggiungono Epimenide e Cretens.
scabillio
SCABELLI,
Scabella,
Scabilli. Presso gli Antichi era questo un Istrumento di Musica, di cui è malagevole determinare la forma ed il genere. Ciò che si sa di certo si è che tramandava un suono forte e armonioso:
Scabillorum concrepationes sonorae, si dice da Arnobio. Per tal motivo se ne faceva uso speciale in Teatro, ed in particolar modo nei gran Cori sopra la Scena. Siccome nel modo di suonarlo adopravansi molto i piedi, alcuni han creduto di potersene fare un'idea imaginandolo presso a poco simile ad una tastiera d'Organo; idea, che sembra una conseguenza di quel che scrive S. Agostino:
Cum a Symphoniacis Scabella et Cymbala pedibus feriantur, certis quidem numeris, etc. De Musica Lib 3. Cap. I.
scalariaI Romani davan tal nome agli spazi, che separavano i così detti angoli dell'Anfiteatro, dai quali spazi passavasi per andare a prender posto su i differenti gradini, ciascuno secondo il rango suo proprio.
scammaAveva questa denominazione quel posto, dove combattevano nello Stadio gli Atleti (Ved.
Stadio).
scenopegiao
Festa dei Tabernacoli. Gl'Isdraeliti la celebravano tutti gli anni nel mese di
Tisri. Durava sette giorni, ne' quali essi abitavano sotto le tende o pergolati, per rammentarsi che i loro Padri prima di entrare nella Terra promessa avevano dimorato lungo tempo nel Deserto sotto le tende. Si offeriva ogni giorno un certo numero di vittime in Olocausti ed un capro in Sagrifizio per il peccato. Durante questi giorni festivi si facevan conviti di allegria colle proprie mogli e co' loro figli, ove ammettevansi i Leviti, gli Stranieri, le Vedove, e gli Orfani. Spirati i sette giorni la Festa si terminava con una nuova Solennità, che celebravasi nell'ultimo giorno, in cui era proibito ogni qualunque lavoro come nel primo.
schenao
SHENA. Misura itineraria presso i Persiani. Equivaleva a trenta grandi Stadj, o a sessanta piccoli. Questa Misura non era al particolarmente propria dei Persiani che non si trovi pure essere stata d'uso in Egitto, in Grecia, e forse anco altrove; e da ciò verisimilmente proviene la differenza delle lunghezze, che si danno a questa Misura, mentre gli uni le assegnano quella qui sopra indicata, certuni la fanno di trentadue stadj, ed altri di quaranta (Vedasi
Stadj).
schenobatiI Greci davan tal nome a quei Ballerini, che ballavano sulla corde (Ved.
Funambuli).
sciadionOmbrello, che i Greci portavano anche al Teatro per difendersi dalla pioggia.
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