Dizionari AntichiLettera I - pag. 2
idriaSpecie di Brocca presso gli Ebrei per attingere l'acqua. La Sacra Scrittura dice, che Rebecca diede da bere acqua a Eliezer in uno di questi vasi, e segnatamente attinta al pozzo vicino a Nacor o Carre in Mesopotamia.
idrofilaceCustode degli Acquedotti della Città.
idroforieFeste Greche in onore di Apollo, ed in memoria di quelli, che eran periti nel Diluvio di Deucalione.
ieroniciDavasi in Grecia tal denominazione ai Vincitori dei Giuochi Sacri, che erano quattro, cioè i Pitii, i Nemèi, gl'Istmici, e finalmente gli Olimpj.
ilarieFeste Greche e Romane in onore di Cibele e Pane.
ilarodiUsavano tra' Greci certi Poeti, che cantavano pubblicamente piccoli Poemi allegri e faceti, ovvero Canzoni. Erano per lo più vestiti di bianco, e coronati d'oro. Da prima portavano una specie di scarpe, ma quindi preser la crepida, che era un suolo legato sopra il piede con coreggiuole, e si direbbe pianella (Vedi
Calzatura).
Non cantavano per lo più soli, ma avevano seco un piccol ragazzo o una fanciulletta, che accompagnava il lor Canto suonando qualche musicale Istrurnento.
ilotio Eloti. Tale era il Vocabolo, che gli Spartani usavano per denominare i lor Servi: ecco quale n'era stata l'origine. Helos antica Città del Peloponneso essendosi ribellata contro degli Spartani, che fatta n'avevano la conquista, questi ritornarono ad assediarla, e dopo d'essersene impadroniti di nuovo fecero schiavi tutti gli abitatori. In seguito quando gli stessi Spartani ebber fatto nuove conquiste e altri schiavi, tutti furono in genere detti Iloti, come se tutti fossero stati Cittadini di Helos. Quelli di Sparta trattavano i loro Iloti con più durezza e barbarie di quel che non farebbero Popoli inciviliti contro delle Bestie feroci. Era espressamente proibito ai loro Padroni di dar loro la libertà, nè di venderli fuori del territorio della Laconia. Essi spingevano la crudeltà fino al segno di costringer gl'Iloti a ricevere ogni anno un certo numero di frustate senz'averle pur meritate, ma soltanto perchè non disimparassero d'obbedire. Se pareva loro, che qualcuno di questi Schiavi per la sua fisonomia vantaggiosa, o per la sua più alta statura, propendesse a innalzarsi ai disopra della condizione servile, nella quale era nato, si faceva morire, e si assoggettava il Padrone a una multa all'effetto che per mezzo di sevizie facesse in modo che i Servi, che gli restavano, non potessero un giorno colle lor qualità buone esteriori dar gelosia agli Spartani. Un berretto ed un abito di pelle di cane era tutto il vestiario degl'Iloti. Si potea castigarli per la menoma mancanza, senza che potessero richiamare l'autorità delle Leggi, per quanto disumana si fosse la maniera, in cui venivan trattati. L'eccesso del loro infortunio era tale che nel tempo istesso erano Schiavi dei Particolari e del Pubblico. Se li prestavano in comune gli uni con gli altri Padroni. In fine, per colmo d'oltraggio e di avvilimento, si forzavano spesso gli Iloti a bere fino a tanto che non fossero ubriachi, ed in questo stato d'ebrietà si facevano osservare ai giovanetti per inspirar loro l'orrore d'un vizio, che tanto degrada l'umanità, ec. Questo non era anco il tutto. Gli Spartani mandavano i loro giovani alla caccia degl'Iloti, come se fossero stati animali, di cui bisognasse diminuire il soverchio numero. Tendevano loro ogni specie di laccio, stavano in aguato tra folti cespugli, o scorrevan di notte per le campagne, e tutti quei disgraziati, che appresentavansi senza difesa, erano uccisi spietatamente.
Ciò che vi era di più terribile consisteva in sapersi che questo contegno, in vece d'essere un passeggiero furore, era all'incontro invalso cotanto nell'uso che ebbe fino la denominazione di
Kruptia, dal Greco Vocabolo significante
celarsi. L'indignazione però si risveglia quasi meno contro degli Spartani, che contro di certi Scrittori, i quali freddamente riportano simili fatti pressochè compiacendosene, e traendone lode per quel Popolo barbaro, in luogo di porli in quell'aspetto d'orrore alla posterità, cui gli rendono noti. Così è solita scriversi l'Istoria antica da più d'un Autore.
imprestitiVigeva una Legge presso gli Egizi, che non permetteva di prendere in prestito se non se a condizione di dare in pegno il Corpo morto di suo Padre al Creditore, che ne diventava con questo mezzo Padrone, non meno che del Sepolcro del Debitore. Era una empietà ed un'infamia nel tempo istesso il non riscattare al più presto possibile un pegno così prezioso; e colui, che moriva senz'aver adempito sì fatto dovere, veniva privato dell'onor della sepoltura, essendo non solo escluso dal Sepolcro dei suoi Padri, ma ancora da ogni altro.
Era un obbrobrio tra' Persiani il viver d'imprestito. Gli Ebrei vendevano il Debitore insolvente.
L'Imprestito era molto in uso presso i Greci, i quali erano pressochè tutti Mercanti. L'usura istessa vi era permessa senza restrizione veruna. In mancanza di pagamento nel giorno pattuito il Creditore faceva mettere in arresto o a' ferri il Debitore, se non gli piaceva piuttosto d'impiegarlo in opere servili. Il Tempio d'Efeso era il solo asilo dei Debitori Greci. I Romani non si contentavano di caricare i lor Debitori di catene, ma usavano talvolta del diritto di metterli in pezzi, e di dividere le loro membra come se avessero diviso i Beni di lui. Gli antichi Franchi non gli trattavano con tanta barbarie. Li riducevano in schiavitù; ed il più delle volte quei, che sapevano di essere insolventi, prevenivano il giorno del pagamento con una servitù volontaria.
indigeteL'origine di questa parola è sì incerta e si oscura, che i Dotti non si accordano punto sulla sua vera etimologia. Ciò che havvi di certo si è che si dava tal nome agli Dei nuovi, vale a dire a quelli, che avevano cominciato dall'esser uomini, e che dopo la lor morte erano stati posti nel numero degli Dei.
indizione romanaLe Indizioni sono periodi di quindici Anni ciascuna, e ogni periodo si comincia sempre coll'unità allorchè il numero quindici è finito di scorrere. Esse si contano separatamente come tutti gli altri Cicli, ad eccezione delle Olimpiadi. Si distinguono comunemente tre specie d'Indizioni. La prima è quella di
Costantinopoli, e comincia col Mese di Settembre.
La seconda è l'
Imperiale o
Costantiniana, perchè a Costantino se ne attribuisce lo stabilimento. Il suo principio è stabilito nel 24. Settembre.
La terza principiava a' 25. Dicembre o al primo Gennajo secondo che l'uno o l'altro di questi due giorni era preso per il primo dell'Anno. I Papi l'hanno sovente adoprata nelle lor Bolle, ed è il motivo, per cui si chiama
Romana o
Pontificale. La opinione più comune si è di far partire l'indizione dall'Anno 313. dell'Era Cristiana contando 1. in detto Anno, 2. nel seguente, e così di seguito fino a 328. ecclusive, in cui si ricomincia la medesima operazione per una nuova Indizione, e sempre nel modo istesso di 15. in 15. Anni.
indusiumEra presso i Romani una specie di Tunica di lana ad uso delle Donne, alle quali teneva luogo della Camicia.
interrèDopo la morte di Romolo i Romani e i Sabini non potendosi accordare sulla scelta d'un Re convennero di creare un Interré, che in capo a cinque giorni doveva rimettere la sua autorità a quello, che gli piaceva di nominare, e questo ad un altro fin tanto che non si fossero accordati sull'elezione d'un Re. Quest'Interregno durò un anno intero. Dopo l'espulsione dei Re si crearono talvolta degli Interrè allorquando la Repubblica mancava o di Consoli, o di Dittatore. Se ne creava uno principalmente nell'occasione dell'apertura de' Comizj; e questo Magistrato temporario aveva la medesima autorità, e le funzioni istesse dei Consoli.
Inizio Successivo