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Dizionario antico del 1850, compilato da Noel, Carpantier e Puissant figlio, traduzione dal francese di Angiolo Orvieto. Numero voci: 3.405. Voci che iniziano con la lettera V.



Dizionari Antichi

Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte



Lettera V - pag. 5

Vessilliferi
Seigneurs, chevaliers bannerets, si chiamavano anticamente in Francia i signori potenti e ricchi, che ottenevano dal re il permesso d'inalzare una...

Vesta
Scoperta nel 19 Marzo 1807 a Brema dal dottore Olbers distintissimo astronomo. Questo pianeta, ch'ebbe il nome di Vesta, sembrava allora come una...

Vestali
Queste sacerdotesse, il di cui ordine veniva originariamente da Alba, furono stabilite in Roma da Numa Pompilio. Questo legislatore ne aveva...

Vestfalia - Westphalen
provincia degli stati prussiani. Non contiene che una parte dell'antico cerchio di Vestfalia, il quale si estendeva tra il circolo di Bassa Sassonia ed i Paesi Bassi, dal Weser al Reno, e che formò il regno di Vestfalia dato da Napoleone a suo fratello Girolamo; la capitale era Cassel. La caduta di quel regno effimero fu conseguenza della battaglia di Lipsia nel 1813.

Vestibolo
Dal latino vestibulum. Il culto di Vesta e del fuoco fu recato d'Italia in Frigia da Enea ed altri Trojani ivi approdati. Virgilio osserva ch'Enea...

Vestimento
Nei primi secoli (dice Goguet) era ignota l'arte di dare agli abiti forma e grazia. Si prendeva un pezzo di stoffa più lungo che largo, ed uno di cuopriva, o a dir meglio si avvolgeva con esso.

Sembra che il vestimento dei patriarchi consistesse in una tonaca con ampie maniche e senza pieghe, ed una specie di manto fatto di un sol pezzo.

L'abbigliamento degli Egizj era semplicissimo. Gli uomini portavano la tonaca di lino contornata da una frangia che arrivava sino alle ginocchia. Tenevano di sopra una sorta di manto di lana bianca. Le persone di distinzione avevano vesti di cotone, ed inoltre collari preziosi. Faraone fece rivestire Giuseppe con la veste di cotone, e gli mise al collo una collana d'oro. Le donne tenevano soltanto una specie di vestimento di cui gli antichi non ci hanno lasciata descrizione.

Ne' tempi eroici l'abbigliamento dei Greci consisteva per gli uomini in una tonaca lunghissima ed il manto che si fermava con una borchia. Si tirava in su la tonaca per mezzo di una cintura, quando bisignava agire, porsi in cammino o andare al combattimento. Le donne greche, in quell'epoche remote, avevano lunghe giubbe, legate e annodate con fibbie, ch'erano d'oro per quelle agiate e di qualche distinzione. Omero non dice in che potevano consistere la specie e la bellezza di questi abbigliamenti. In quanto ad altri ornamenti, sino dai secoli eroici le donne greche tenevano collane d'oro, smaniglie dello stesso metallo guarniti d'ambra, e orecchini a tre pendenti. La tonaca faceva le veci di camicia. La veste delle femmine consisteva per solito in due lunghi pezzi di panno, senza taglio ne forma, cuciti insieme per il lungo e fissati alle spalle con uno o più bottoni.

L'abbigliamento dei Romani differisce poco da quello dei Greci. Ne' tempi antichi, la tonaca de' Romani non aveva maniche; invece di calzoni, essi si servivano di fasce con cui si avvolgevano le coscie; ma coloro che le adopravano passavano per effeminati, e Cicerone le rimprovera a Pompeo come prova di mollezza.

Nel secolo XII e ne' tre seguenti, i Francesi portavano una specie di sottana che arrivava sino ai piedi. I nobili immaginarono che facendovi fare una lunga coda o strascico, avrebbero un pretesto onde tenere un uomo che lo reggesse, e che l'avvilimento di quel servo darebbe maggior importanza al padrone. I soli cavalieri avevan diritto di portare sulla sottana un mantello, o casacca, le di cui maniche molto larghe si riunivano d'avanti sulla piegatura del braccio, e pendevano dietro sino alle ginocchia. Sotto il regno di Carlo V non si conoscevano collari, ma si pensò a segnare le armi sugli abiti, la qual moda durò quasi cento anni. Sotto Carlo VI s'ideò l'abito tramezzato, (mi- parti) simile a quello dei bidelli. Carlo VII, che non aveva un bel personale ed aveva le gambe cortissime, rimise in credito gli abiti lunghi. Il vestimento era molto elegante a tempo di Enrico IV: gli uomini tenevano dei collaretti (fraises); le maniche degli abiti erano frastagliate e legate co' nastri, ed i manichini erano a più ordini. Le signore avevano grosse collane di perle o di pietre preziose, e collaretti ritti di filo d'ottone alti mezzo braccio: tenevano i capelli arricciolati e adorni di fiori e gemme, con uno spennacchio bianco. La casacca comparve sotto Luigi XIV. Questa, di cui si riporta l'origine all'imperatore Caracalla, il quale si dice la facesse indossare a' suoi soldati, non era altro che un ampio mantello con grandi maniche; se ne diminuì la larghezza, e le maniche si ristrinsero, in guisa che venne a chiudere il corpo, e lasciò mostrare tutta la forma della vita, la qual cosa le fe' dare il nome di justaucorps.

Vestium
Nuovo metallo scoperto nel 1808 nel platino in grani da un chimico tedesco. Fu chiamato vestium, dal nome di vesta dato al pianeta scoperto da Olbers.

Vesuvio
Vulcano situato nel regno di Napoli, a tre leghe Est-sud-Est dalla città, e la di cui altezza al di sopra del mare è di 1198 metri. La sommità,...

Veterinaria (Medicina)
Dal latino veterinaria, derivato da veterina (bestie da soma, o da tiro). A tempo di Plinio e Columella, si comprendevano il cavallo, l'asino, il...

Vetri
Si è sorpresi con ragione che gli antichi non abbiano impiegato i vetri per le finestre. Eppure il vetro era in uso presso di loro: senza parlare de'...

Vetro
È noto essere il vetro un prodotto, che si ottiene esponendo un miscuglio di silice e di varie materie all'azione del fuoco violento continuato...

Vetro colorito
I vetri di colore sono soltanto vetri ordinarj, a' quali nel farli si aggiunge una data quantità d'ossido colorante. S'impiegano per le invetriate....

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