Vantaggio, Giunta, Vantaggino, Buona misura, Buon peso - Vantaggio è Ciò che altri guadagna oltre ciò che era pattuito, o ne sperava. - Giunta è ciò che volontariamente il venditore aggiunge alla roba che vende, ed anche ciò che si aggiunge a un'opera già compiuta. - Vantaggino chiamano i venditori a minuto quella piccola porzione di più che dànno oltre il giusto peso. - [Quel po' di più oltre il peso od oltre la misura che dà il venditore, si dice Buon peso e buona misura. - «Son due libbre e buon peso; - C'è anche il buon peso; - Gliene ho date tre libbre col buon peso. - Son due metri e buona misura - con la buona misura.» - Il Buon peso e la Buona misura sono uniti al tutto; il Vantaggino per lo più è disunito e aggiunto dopo aver pesato o misurato. G. F.] [immagine] |
Valevole, Utile, Profittevole, Proficiente, Proficuo, Giovevole, Vantaggioso, Valido, Autentico; Valersi, Giovarsi, Prevalersi; Vantaggetto, Vantaggino - Valevole ciò che ha una qualche forza o virtù da produrre un effetto; utile, ciò che giova direttamente o indirettamente; utile ciò che serve, ciò di che si può servire (uti): delle cose valevoli molti non si servono; delle utili veramente si sente il benefizio anche a propria insaputa: l'insegnamento nelle scuole è valevole a dissipare l'ignoranza; è utile poi direttamente a chi ne profitta; ma anco indirettamente a tutti, ingentilendo gli animi e i costumi del popolo. Profittevole ciò che produce un profitto; proficua la cosa che essa stessa è profitto; proficiente è aggettivo speciale di persona, e vale a significare colui che profitta: profittevoli le sane dottrine; proficuo il commercio; proficiente, chi avanza e fa profitto delle cose onestamente. Giovevole la cosa che proprio aiuta, coadiuva a caso speciale: il salasso è giovevole nelle flogosi; vantaggioso, ciò che è più conveniente di altro oggetto, messo a paragone con lui: fra due affari proficui si mira ognora a scegliere il più vantaggioso; questa è la scienza del negoziante. Valida poi la cosa fatta secondo le formalità, e che però è assistita in diritto dalla legge: autentica quella che ha le prove materiali, scritte e altrimenti di queste formalità: è valido un contratto stipulato davanti a notaio; è autentico se la firma di esso notaio è legalizzata dalla curia. Il valersi è servirsi di una cosa per quel tanto o per parte di quello che vale, il giovarsi è farne suo pro o volgerla a benefizio proprio; il prevalersi è un valersi quasi per sorpresa; e tante volte non senza mala fede o abuso di confidenza: mi valgo degli amici nelle circostanze; mi giovo delle circostanze stesse perchè la cosa riesca a mio maggiore vantaggio; e fin qui non sono che intraprendente, accorto, destro; ma se mi prevalgo di una parola carpita frudolentemente o sfuggita per inavvertenza di bocca altrui, abuso senza delicatezza di un errore o di un eccesso di confidenza. Vantaggetto è diminutivo di vantaggio, ma poco usato; così vantaggino che lo è anche meno, perchè più antiquato. Vantaggio domandano gli stampatori quell'asse che ha per un lato della lunghezza e per uno della larghezza una sponda alta un dito o presso a poco, sul quale vanno posando le righe di caratteri man mano che ne hanno composte cinque o sei. [immagine] |
Vantaggino - Dim. di VANTAGGIO, Vantaggetto. Lib. cur. malatt. (C) Ne prendono parimente il vantaggino.
2. [G.M.] Dicesi segnatamente da' Calzolai, per Piccolo pezzetto di pelle che si mette per fortezza alle scarpe, là dove sien rotte presso alle suole. (V. anche VANTAGGIO, § 13.) Da una parte del tomajo questa scarpa è spaccata; bisogna farci mettere un vantaggino. – Con un vantaggino ben cucito, queste scarpe mi possono servire ancora due mesi per la campagna.
3. [G.M.] E fig. iron. Oltre l'uggia d'accompagnarla a casa, c'è stato anche il vantaggino di doverle scrivere una lettera. – Dopo una commedia tanto sciocca, c'è stato anche il vantaggino della farsa più sciocca che mai. – A lui non basta di dare una seccatura; ci mette sempre il vantaggino. |