Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Tumido, Gonfio, Enfiato - Tumido è voce alquanto aliena dall'uso comune, e se mai, significa quella parte del corpo sulla quale comincia l'enfiagione. Si usa altresì in senso traslato, per significare chi tanto o quanto si mette in superbia. - Gonfio si dice di quella parte del corpo dove già l'enfiagione è compiuta, e si usa anche essa figuratamente, come: Gonfio di superbia. - La voce Enfiato è puramente significativa di una parte del corpo in cui l'enfiagione sia già assai innanzi. Così questa come la precedente, a modo di sostantivo. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Enfiato, Gonfiato, Gonfio, Sgonfio, Tumido, Turgido - Gonfio si dice talvolta sostantivamente per enfiato, enfiagione; ed ha i diminutivi gonfietto e gonfiettini; dicesi per lo più delle enfiagioni che vengono sul corpo dell'uomo o anche d'altro animale; ma il Redi l'usò molto bene in un caso proprio del regno vegetale, dicendo: «foglie nelle quali nascono o vesciche... o gonfietti pieni di vermi». Se qualche oggetto del regno minerale o altra cosa affatto insensibile e che non abbia forza e virtù propria, presenterà risalto tondeggiante a guisa di gonfio, questo vocabolo non si dirà forse propriamente, usandosi invece sgonfio, che, come avverte Tommaseo, è proprio de' gonfi che casuali o appositi fanno le vesti adattate al corpo umano; e a me pare che potrebbe generalizzarsi a tutti gli sgonfi che fanno panni, tele e anco carta disposti a pieghe qualsiansi per altro oggetto che per vestiario, e così per logica estensione ad ogni altro di cosa insensibile. Enfiato, aggettivo, parlando del corpo nostro, meglio dicesi che gonfiato, almeno così in Toscana: e gonfiato e gonfio meglio ritiene i sensi traslati; gonfia il mare, gonfian le vele: un si gonfia per orgoglio e vanagloria: enfiare poi è neutro, gonfiare è neutro ed attivo; ed in quest'ultima forma ha pure i sensi traslati di lisciare, adulare, lodare sperticatamente, ed annoiare. Fra tumido e turgido vedo, ma meglio sento questa differenza; il primo mi suona come una cosa nascosta, che apparisce suo malgrado, vereconda e silenziosa: occhi tumidi, tumidetti di lacrime: in turgido sento un urto, una rigidezza, un orgoglio già molto spiegato; ond'è che traslatamente vale una superbia che si mostra nelle parole e negli atti; e allo stile malamente affettato meglio conviensi che tumido. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Tumido - Agg. Gonfio, Enfiato. Tumidus, aureo. Poliz. st. 1. 112. (M.) L'ardite Ninfe l'asinel suo pavido Pungon col tirso; ed ei con le man tumide A' crin s'appiglia. Guar. Past. fid. 1. 4. (C) Il tumido Ladon ruppe le sponde, Sicchè là dove avean gli augelli il nido, Nôtaro i pesci. [G.M.] Segner. Quares. 11. 7. Un Giona,… gittato in mare allorchè questo fremeva appunto più tumido e più turbato, ebbe una balena, la quale lo accolse entro di sè; e dopo tre giorni interi lo vomitò vivo e vegeto in sull'arena. T. Foscolo: Tumide labbra. [G.M.] Tumido ventre.
2. Fig. Altero, Superbo. Non com. [Cors.] D. Gio. Cell. Lett. 33. Posto giù ogni atto minaccevole e tumido, sia comunale a' sudditi. = Ar. Fur. 27. 121. (M.) Non però siate tumide e fastose, Donne, per dir che l'uom sia vostro figlio. Buon. Fier. 4. 4. 7. (C) Impregnan l'altrui teste, e sì fumose Le rendono e sì tumide… [Val.] Fag. Rim. 264. Esser non ponno tumide e fastose Le donne, perchè l'uomo sia lor figlio.
Col Di. Omel. S. Greg. 2. 13. (M.) Questo fu ancora quello che il mise in inferno, perchè fu tumido della sua felicità.
3. [Cont.] Nel signif. chirurgico di Tumefarsi (V.). Dalla Croce. G. Cir. 116. 20. Si conosce facilmente quando la febbre proviene da simil causa: perciocchè il luogo s'infiamma, e si fa tumido, nè più la ferita si secca. |