Tempio, Chiesa, Duomo, Basilica, Delubro, Sacello, Sagrato, Tempietto, Cappella - Chiesa, propriamente vale congregazione, adunanza; poi il luogo dove quest'adunanza conviene: la Chiesa cattolica, la Chiesa protestante; le varie chiese; la chiesa di S. Paolo, una chiesa di villaggio. Tempio è proprio il luogo; ma come i tempii de' Gentili erano ricchi e ben adorni monumenti, noi non diciamo tempio alle chiese nostre, se non a quelle più vaste e di più ricca architettura; ritenendo però la parola sempre alcun che dell'origine sua, ben gli si accompagna l'aggiunto di sacro per convalidarla nel nuovo suo significato, e nessuno certo direbbe, la sacra chiesa, come ben dicesi sovente il sacro tempio. Tempio significa poi anche da sè la casa di Dio; e considerando come anche in meschina chiesa si compiono i più sublimi misteri, potrebbe dirsi di quella da un sacro oratore: « olà, profanatori del tempio santo, ritraete i piedi da queste soglie, o prostrate la fronte contro terra; questa è la casa del Signore ». Ma la chiesa maggiore di una città ha appellazione sua propria in duomo, ed ha questa parola alcun che di sonoro e di grande da potersi bene contrapporre a tempio; se non che tempio è di significazione più generale, e duomo, di più speciale. Basilica, in greco, soggiorno reale: e basiliche chiamavansi le chiese forse perchè case di Dio, re de' regi; ma ora diciamo basiliche a quelle chiese di fondazione reale, e che con redditi speciali, da principi o governi assegnati, si uffiziano con pompa più solenne; così la basilica di S. Pietro, quella di Soperga e simili. Basiliche erano ai Romani luoghi di ritrovo o di convegno per trattare di affari; ivi era anche un tribunale per deciderne: i cristiani essendosi serviti di questi locali per le primitive loro chiese, la parola assunse un carattere religioso che prima non aveva. Delubro era piccolo tempio, forse anche proprio di una famiglia, e consacrato a una qualche speciale divinità. Tempietto, piccolo tempio, sovente isolato, adorno di colonne e di vaga architettura ordinariamente. Le cappelle che a qualche speciale santo o alla Madonna sono dedicate, stanno, come ognun sa, disposte lateralmente all'altare maggiore e giù lungo le pareti interne della chiesa. Cappelle poi anco le particolari che hanno ne' palazzi o nelle case di campagna i signori; cappellette, quelle che nella campagna s'incontrano con suvvi dipinta qualche figura di povero pittore ordinariamente, nell'idea di rappresentare anime del purgatorio, santi e madonne; cappellette o stazioni quelle della Via crucis. Sacrato è il terreno che circonda chiesa, monastero o convento, perchè benedetto per lo più, attinente e appartenente alla chiesa. Sacello, era ciò che è adesso oratorio; è piccolo tempio nell'interno della casa in cui si raccoglie a pregare il padrone di essa e al più i famigliari suoi. [immagine] |
Tempietto - S. m. Dim. di TEMPIO. [Cont.] Vas. V. Pitt. Scul. Arch. I. 8. L'arte andava seguitando di migliorare, perchè certi tempietti e cappelline, fatti come s'è detto di spoglie, hanno assai ragionevole disegno. Cond. V. Buonarr. 26. Per una delle testate, cioè per quella che era dalla banda di sopra, s'entrava dentro alla sepoltura in una stanzetta a guisa d'un tempietto, in mezzo della quale era un cassone di marmo, dove si doveva seppellire il corpo del papa. = Vett. Colt. 21. (C) Marco Tullio, in una lettera parlando d'un orto che egli aveva alle mani di comprare per farvi un sepolcro, o più presto un tempietto alla figliuola, dice che sapeva che v'era dentro una selva nobile. Borgh. Orig. Fir. 267. L'accompagnò con una cappella, o tempietto, consecrato secondo que' riti. E 300. Vi fu aggiunto un tempietto d'esso Augusto. Benv. Cell. Vit. 2. 255. Avevo fatto un tempietto di ordine jonico sottilissimamente lavorato. [Camp.] Borgh. Selv. Tert. 145. Il Circo è dedicato al Sole, in mezzo al quale è il suo tempietto. [Val.] T. Liv. Dec. 1. 55. Egli ne volle levare tutti gli altri tempietti, e tutti gli altri sacrarii. |