Commedie borghesi di Matilde Serao (1919): Mariuccia ricamò delle striscie di tela battista allo stesso scopo — e ambedue ci perdettero le notti a lavorare di nascosto, stimolate e sospinte da un pensiero fisso. Mariuccia si fece prestare qualche romanzo da Arturo: la Cieca di Sorrento del Mastriani, il Conte di Montecristo, per tentare qualche contrabbando fra le pagine, per poterne parlare con lui: Pasqualina sacrificò la sua frangia bionda sulla fronte, si acconciò i capelli alla foggia che si portava da sei mesi e comperò un pettine di tartaruga a palline.
Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello (1925): Varia Nestoroff... Possibile? Attrice d'una Casa di cinematografia? Mi balenarono in mente Capri, la Colonia russa, Napoli, tanti rumorosi convegni di giovani artisti, pittori, scultori, in strani ridotti eccentrici, pieni di sole e di colore, e una casa, una dolce casa di campagna, presso Sorrento, dove quella donna aveva portato lo scompiglio e la morte.
L'amica geniale di Elena Ferrante (2011): Le due donne le complicarono ulteriormente la vita, su ogni minima cosa c'erano conflitti: le partecipazioni, l'arredo della chiesa, il fotografo, l'orchestrina, la sala per il ricevimento, il menu, la torta, le bomboniere, le fedi, persino il viaggio di nozze, visto che Pinuccia e Maria ritenevano poca cosa andare a Sorrento, Positano, Ischia e Capri. Così di punto in bianco fui tirata dentro, all'apparenza per dare a Lila un parere su questo e su quello, in realtà per sostenerla in una battaglia difficile. |