Enorme, Smisurato, Eccessivo, Immenso, Sterminato, Infinito, Innumerabile, Interminabile, Immensurabile, Smoderato, Smodato - Enorme, che eccede da qualche lato e in qualche modo strano, da fare in certa maniera maraviglia; sta fuori delle norme segnate dalla ragione, dalla natura, dalla consuetudine. Smisurato, che eccede in misura da quella misura normale e regolare propria della cosa. Eccessivo, che tocca proprio all'eccesso, al troppo. Immenso, che non può comprendersi o abbracciarsi da una discreta misura. Sterminato, che non finisce, o non può vedersene la fine. Infinito, che non ha limiti da nessuna parte; l'infinito abbraccia tutto, tempo, spazio e perfino la comprensibilità del pensiero. Smoderato, che non serba moderazione. Innumerabile, che non può numerarsi, e che oltrepassa ogni idea di numero per grande che sia. Interminabile, che non ha termine o fine in durata. Immensurabile, che non può assolutamente misurarsi. L'eternità è, per quanto possiamo figurarcela, una innumerabile e interminabile serie di secoli. Smodato, che non ha modi, norma, regola, come ciò che conviene e sta bene: s'applica all'uomo più particolarmente perchè vale a significare sì le qualità fisiche che le morali. Delitto enorme, albero smisurato, caldo eccessivo, pianura immensa, distanza sterminata, tempo infinito, desiderii smoderati, uomo smodato in tutto. [immagine] |
Smoderato - Part. pass. e Agg. Da SMODERARE. Immoderatus, aur. Segner. Mann. Febbr. 5. 1. (C) Smoderato amore alla roba, smoderato amore a' piaceri, smoderato amore alla riputazione. [G.M.] E Apr. 16. Il riso smoderato, le favole, le facezie, i motti giocosi. E Magg. 23. Smoderati accumulamenti (di danaro). E Giugn. 15. La smoderata volontà di arricchire. = E Pred. Pal. Ap. 6. 2. (M.) Solo all'entrare, che vi fe' questo spirito maledetto, cioè questo amore o sregolato o smoderato che fosse, alla gente propria, cominciò quella comunità sì perfetta a dar tal crollo che… [G.M.] E Quaresim. 2. 13. Affezione smoderata. [Cors.] Tass. Dial. 1. 242. Reo si chiama da gli effetti e da l'ufficio suo, avendo egli preso cura, com' invidioso de l'eccellenze de l'uomo,… di trasportarlo talora con ira smoderata oltre que' termini che sono da ragione prescritti. T. Aver. Lez. 149. Smoderate crapole del popolo, per soverchia felicità e indulgenzia di fortuna, lussuriante. – Lingua smoderata. [Fanf.] Cavalc. Specch. Pecc. 32. Quando è smoderato (il dolore), in tanto che l'uomo se ne consuma e sparlane contro a Dio, sempre è peccato mortale. [Val.] Adim. Sat. 1. Re forte in ver, ma smoderato e ingiusto. |