Forma verbale |
Sigillo è una forma del verbo sigillare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di sigillare. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Foto taggate sigillo | ||
Simbolo | Vecchio oro |
Informazioni di base |
La parola sigillo è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ll. Divisione in sillabe: si-gìl-lo. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: sigillò. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con sigillo per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): Marciarono fuori, incalzati dall'angoscia e subito affogarono nella rapinosa tristezza del tramonto, un cinereo e procelloso sigillo alla dorata giornata. Un temporale notturno gestava l'instabile, fosco cielo. Johnny, molto pigramente, molto lancinantemente, cercava di ricordare che cosa lui stesse facendo a Castino, quando il lanciabombe esplose. Nel fluido crepuscolo le donne andavano e venivano: s'incrociavano quelle che s'erano trattenute in casa a sbrigar le faccende serotine per aver poi temo libero per la doglia e le preci, con quelle che tornavano a casa affannate a cucinare la cena posposta all'immediata doglia e preghiera. Ahi, Giacometta, la tua ghirlandella! di Antonio Beltramelli (1921): Giuocando a tutti gli equilibri, cercando gli adattamenti più disparati ed improvvisi; ecclissandomi a tempo debito e a tempo debito ricomparendo; schivando le forme più correnti in cui l'amore cerca il sigillo di una effimera eternità; essendo uno e multiplo come occorreva essere per non urtare le infinite suscettibilità di un'insidiosa vergine ero riuscito a farmi volere un po' di bene da Giacometta; a non stancarla durante il non lungo, ma per me penatissimo, periodo di cinque giorni. E, durante questi cinque giorni, ero stato alle corse con lei, avevo incominciato a ballare, a giuocare al tennis e imparavo a cantare. Profumo di Luigi Capuana (1892): Patrizio non gli badava, oppresso dalla vastità dell'edificio, dall'aspetto desolato di quei corridoi e di quelle stanze, una volta celle di frati carmelitani, ora nude, vuote e silenziose, e però impresse d'un sigillo così caratteristico da far sospettare che qualcosa della vita monastica fosse rimasta appiccata alle pareti, agli usci, al pavimento, alle imposte; qualcosa di cui si sentiva il sordo fermento, come se ne percepiva lo speciale odore; tanfo di rinchiuso, forse, egli pensava, per attenuarsi la cattiva sensazione. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per sigillo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: sigilla, sigilli. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: siglo, silo. |
Parole con "sigillo" |
Iniziano con "sigillo": sigillografia, sigillografie. |
Finiscono con "sigillo": risigillo, risigillò, dissigillo, dissigillò, controsigillo. |
Parole contenute in "sigillo" |
gill. Contenute all'inverso: ligi. |
Lucchetti Alterni |
Usando "sigillo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aio = sigillai; * ateo = sigillate; * avio = sigillavi; * astio = sigillasti. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "sigillo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = sigillarono. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Sigla del Regno Unito, Una materia per i sigilli, Siglano patti internazionali, Sigillava i documenti, __ profumate: si tengono in bustine sigillate. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Bollo, Sigillo - Il Bollo serve a controsegnare o a dare autenticità: si mette il bollo alle lettere d'ufficio, alla carta per pubblici documenti, ai pacchi di mercanzia, e simili. - Il Sigillo serve a chiudere e ad assicurare: è particolare di una persona. Una lettera già bollata si sigilla; un pacco si sigilla per assicurarsi che non sia aperto, e così di altre cose. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Bollo, Marchio, Sigillo - «Il bollo contrassegna, il sigillo chiude; l'uno è segno d'autenticità, l'altro è difesa; dopo sigillata la lettera, ci si appone il suo bollo. Il marchio è segno di distinzione, impronta d'onore o d'infamia, ma più comunemente il secondo». Tommaseo.
Bollo e sigillo non sono soltanto il segno o l'impronta fatta sulla carta o sulla cera lacca da questo istromento, ma eziandio lo strumento stesso: sigillo o è affatto particolare, o è quello del governo, del re, dello Stato; da qui la carica del guardasigilli. Bollo è più d'un municipio o d'una particolare amministrazione. Marchio da noi dicesi quel piccolo bollo che fa apporre il governo sugli oggetti d'oro e d'argento onde autenticarne il titolo per guarentigia di chi li compra: da qui l'uffizio stesso è detto del marchio. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Sigillo - [Vedasi Anello]. Ai Lacedemoni si attribuisce l'invenzione dell'arte d'incider figure su gli anelli. Uno dei loro re, per nome Ario, portava sull'anello la figura di un'aquila che teneva un drago tra gli artigli. Clearco, capitano de' Greci, i quali portarono le armi pel servizio di Ciro, aveva sul proprio sigillo, a detto di Plutarco, una Diana che danzava colle sue ninfe; e su quello di Cesare si vedeva una Venere, e su quel di Pompeo un leone che reggeva una spada. I primi re franchi, seguendo l'uso de' Romani e degl'imperatori, per dare autenticità a' loro diplomi, vi apponevano il proprio sigillo inciso sopra un anello che avevano comunemente in dito.
L'usanza dei sigilli è della più remota antichità. N'è fatta menzione nella Scrittura: al cap. XIV di Daniele è detto che Dario fece mettere il suo suggello sul tempio di Belo. I sigilli degli Egiziani erano ordinariamente incisi su pietre preziose; spesso vi era rappresentata la figura del principe, e qualche volta pure alcuni simboli. Plinio dice che a tempo suo non si costumavano sigilli nel resto del mondo e fuori dell'impero. Non sembra che i Romani, però, avessero sigilli pubblici: gl'imperatori firmavano soltanto i rescritti con un inchiostro particolare. I re di Francia della prima stirpe avevano per sigilli degli anelli orbiculari; Carlomagno il pomo della sua spada. Sotto Filippo Augusto i sigilli facevano ancora le veci di sottoscrizione. Gli anelli (vedasi questo vocabolo) precederono i suggelli. I re di Francia presero dai Romani l'uso dei sigilli di cera; quella di Spagna [o ceralacca] mescolata con gomma lacca, pece resina, creta e cinabro, fu inventata circa cento sessanta anni addietro, da un tale Rousseau, mercante di Parigi. Il colore dei sigilli variò come la loro materia: i più antichi sono di cera bianca. L'uso della cera gialla, o naturale, non è anteriore al secolo XII; dipoi la lucentezza della rossa indusse i sovrani a valersi di questa. Gl'imperatori ed i patriarchi d'Oriente sigillarono a cera verde le lettere che scrivevano a certe persone; questo costume non esiste in Francia da prima del secolo XII, e vi fu adottato più tardi che in Alemagna; ma i sigilli in cera verde sono rarissimi. Il Inghilterra la verde è oggidì riserbata per le Carte [charts]. Il privilegio di sigillare a cera azzurra o turchina, concesso nel 1524 dall'imperatore Carlo Quinto, prova essere stato dato quel colore ai sigilli; ma se ne ha soltanto questo unico esempio. Il più antico sigillo che si conosca non è anteriore all'anno 1000. I contro-sigilli furono stabiliti per assicurare la verità dei sigilli; i più antichi sono del secolo XIII. Il P. Monfaucon, tomo II de' Monumenti della monarchia francese, dice che Filippo Augusto fu il primo a servirsene, e che quello di questo principe era un giglio. Dell'atto conservatorio, Apposizione dei sigilli, che si fa sopra gli effetti mobiliari dei defunti, de' delinquenti e de' falliti, evvi menzione nel codice teodosio ed in quello di Giustiniano, dal che si può congetturare che tale precauzione sia stata trasmessa a noi da' Romani. La carica di guardasigilli non è molto antica; non si trova che innanzi a Luigi XII alcuno fuori del cancelliere abbia avuto la guardia ossia custodia del regio suggello. Quel principe la diede a Stefano Poncher, vescovo di Parigi, per sollevare il cancelliere Giovanni di Gaunai, la di cui salute era molto alterata. Sotto Francesco I i sigilli furono soventi volte in altre mani che in quelle del cancelliere. Finalmente il re Enrico II, con Editto del 1551, costituì in titolo d'uffizio un guardasigilli. [immagine] |
Anello da sigillo - L'uso degli anelli da sigilli, inventati onde assicurare la fede degli atti e renderli più autentici, è antichissimo, ed aveva luogo in Egitto. Diodoro c'insegna che si tagliavano ambe le mani a coloro i quali avevano contraffatto il sigillo del principe. «Sembra (dice Goguet) che l'usanza dei sigilli fosse stabilita in Egitto sino dal tempo di Giuseppe. Quelli antichi erano comunemente incisi sul castone degli anelli che si portavano. E' detto nella Scrittura, che Faraone, affidando a Giuseppe un'autorità illimitata su tutto l'Egitto, si tolse dal dito l'anello e lo diede a quel patriarca. Questo fatto ci dà luogo a supporre che codesto anello fosse il sigillo reale, e che Faraone lo ponesse nelle mani di Giuseppe qual contrassegno dell'assoluto potere che gli conferiva sopra tutto il suo reame.»
Secondo Plinio, i Greci a tempo della guerra di Troia non conoscevano per anche gli anelli. Pure, e ad onta che Omero non faccia veruna menzione di tale ornamento, è credibile che si costumasse presso i Greci ed i Troiani. I Romani avevano anelli che servivano soltanto di ornamento, ed altri che facevano le veci di sigilli. Per quanto da principio si tenessero al quarto dito della mano sinistra, si giunse poscia a portarli ad ambedue le mani, a tutte le dita, e quindi a tutte le falangi dei diti medesimi. In origine, però, gli anelli erano serviti a distinguere le condizioni, adoprandosi di ferro dagli schiavi, d'argento o di bronzo dal popolo; ed i senatori ebbero solo in appresso il diritto di tenerli d'oro, che per lo innanzi spettava unicamente agli ambasciadori. Gli antichi Galli, ed i primi abitatori della Scozia ed Inghilterra gli usavano, e così ancora i Francesi ed i Belgi. A Tournai nell'anno 1653 fu trovato nella tomba del re Childerico il suo anello d'oro, su cui leggevasi la iscrizione: Childeric regis. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Sigillo - S. m. Strumento per lo più di metallo, nel quale è incavata la impronta che si effigia nella materia colla quale si sigilla; Suggello (V.). Aureo Sigillum. [Cont.] Garg. T. Piazza univ. 264. Orefici, i quali il più delle volte sono quelli, che fabricano sigilli, e di rame, e di argento, e d'oro, con lavori d'arme, d'imprese, di nomi, intagliando sottilmente le lettere ed i segni, come alla giornata si vede. Agr. Geol. Min. Metall. 279. v. Lo scultore dunque volge con la mano dritta la rota, ed insieme gira anco quel bastoncello: con la man manca accosta a la punta del diamante la gemma fissa ne la malta;… col suo ingegno ed arte scolpendo la gemma, vi forma quel sigillo che egli vuole. = Dant. Par. 27. (C) Nè ch'io fossi figura di sigillo A' privilegi venduti e mendaci. Morg. 22. 102. Pentacol, candarie, sigilli e lumi, E spade e sangue e pentole e profumi. T. Decreto munito di sigillo. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 3. Il sigillo s'imprime sulla cera, non sulla pietra; non per colpa del sigillo che sia ben figurato, ma per colpa della pietra, che non è ben disposta. [Pol.] Dav. Scism. Il valente uomo fece rogare a un notajo con testimonii e sigilli, che giurerebbe con animo di non osservare cosa alcuna contro il re. E: Cromvel fu fatto gran cancelliere, custode del sigillo, auditore delle civili. (Onde Guardasigilli, il ministro di grazia e giustizia.)
T. Prov. Tosc. 313. Un pezzo di pane è un buon sigillo allo stomaco. T. Chiudere con sigillo. – Porvelo, Aprirlo, Romperlo. – Scrittura autenticata col sigillo. 2. Dicesi anche Impronta fatta col sigillo. Morg. 24. 91. (M.) Allor Malgigi venía disegnando Caratteri e sigilli, e preparava Le candarie e' pentacoli. Red. Ins. 55. È necessario portare addosso, ovvero attaccar sopra le porte delle case, un certo bullettino… in cui sono scritti certi nomi arabici, ed impressi alcuni sigilli e pentacoli. Segner. Pred. Pal. Ap. 4. 8. Le parole senza l'opere, sono come le patenti senza sigillo. Cavile fuor chi si vuole; non sono ammesse. 3. Sigillo volante, dicesi Quel sigillo che si mette sopra la piegatura esteriore d'una lettera, il quale non essendo attaccato alla piegatura interiore non la sigilla. (Man.) T. Dicesi anche Lettera a sigillo alzato. 4. Sigillo d'Ermete, si dice del Chiudere i vasi o cannelli di vetro col vetro medesimo liguefatto al fuoco. (Fanf.) Ricett. Fior. 3. 12. (C) Si conservi in vasi di vetro col collo lungo e sottile, sigillando la bocca col sigillo di Ermete. Sagg. nat. esp. 4. Si serra la bocca del cannello col sigillo detto volgarmente d'Ermete, cioè colla fiamma. 5. Sigillo, fig. Per Approvazione. Dant. Par. 11. (C) E da lui ebbe Primo sigillo a sua religione. But. ivi: Primo sigillo, cioè primo privilegio bollato dalla confermazione della regola. 6. Trasl. Dant. Par. 11. (C) Nel crudo sasso intra Tevere ed Arno Da Cristo prese l'ultimo sigillo, Che le sue membra du' anni portarno. But. ivi: L'ultimo sigillo, cioè… le stimate della sua passione. Alam. Gir. 8. 50. (C) Ove il destin mio pose D'ogni gloria il sigillo (qui per quello che dicono i Latini complementum). Altro trasl. T. Galil. Lett. ined. 1. 39. Doppiamente la ringrazio, mentre veggo così con quanto eccesso di cortesia ella abbraccia le cose mie, che è a me il sigillo d'ogni mia sicurezza. Salvin. Pros. tosc. 2. 29. Le parole sono sigillo ed impronta delle cose medesime, cui esse raffigurano talora, e appropriano con tal giustezza… 7. T. Dall'Apocalisse, Libro chiuso con sette sigilli, Ogni cosa che abbia del mistero, dell'arcano, dell'alto segreto. 8. Dire, o sim., una cosa ad uno sotto sigillo, vale Dirgliela con patto che non la manifesti. Dat. Lett. 175. (Man.) A suo tempo, quando bisogni, le prometto dirle sotto stretto sigillo chi sia quello di chi io mi dolgo. [Tor.] E Lett. 172. Vorrei, che in confidenza ne facessi avvertito il sig. Bleau per mia parte sotto sigillo di segretezza. E L. 175. Per ora io non m'impegno a scoprirle il mistero; ma a suo tempo, quando bisogni, le prometto dirle sotto stretto sigillo chi sia quello, di chi io mi dolgo con gran ragione, e vedrà ch'io non gabello bugie. [G.M.] Avere il sigillo alla bocca; Esserti vietato di parlare d'una cosa. Pros. fior. v. VI. p. 244. Fatevelo dire all'orecchia dal nostro accademico Redi, se però i medici non hanno il sigillo. T. Trasl. Sigillo della confessione, Il segreto ch'è imposto al sacerdote che la riceve. Per estens. Sotto sigillo di confessione, Di qualsiasi segreto affidato. E: Sotto sigillo del segreto. 9. [Fanf.] Sigillo di uno, fig., fu detto Chi ne continua esattamente e senza alterazione la dottrina. Prato spirit., ediz. Bonamici, 186. 239. 2. Niente al posto della sua regola immutando, ma come un sigillo del vecchio, et una espressa forma per tutte le cose diventato; e quelle cose del suo maestro ch'esso avea udite, e quelle che da lui erano state ammaestrate facea. |
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Parole in ordine alfabetico: sigilleresti, sigillerete, sigillerò, sigilli, sigilliamo, sigilliate, sigillino « sigillo » sigillografia, sigillografie, sigla, siglai, siglammo, siglando, siglano |
Parole di sette lettere: sigarai, sigilla, sigilli « sigillo » siglano, siglare, siglari |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): monofillo, ipofillo, eterofillo, sporofillo, mesofillo, isofillo, ipsofillo « sigillo (olligis) » risigillo, risigillò, controsigillo, dissigillo, dissigillò, gingillo, gingillò |
Indice parole che: iniziano con S, con SI, parole che iniziano con SIG, finiscono con O |
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