Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Battaglia, Combattimento, Fatto d’armi, Giornata, Scaramuccia - La Battaglia è un'azione generale di due eserciti; ed è preparata e condotta secondo studii precedenti, e secondo le regole strategiche. - Il Combattimento è azione particolare, o di una divisione, o di un corpo di esercito, che spesso avviene senza precedente preparazione. - Fatto d'arme è generico, può intendersi di ogni azione militare, e si piglia sempre in significato onorevole. - «La difesa dei Trecento alle Termopili, dice il Grassi, è il più bel fatto d'arme dell'antichità.» - Giornata è quella battaglia dove prendono parte tutte le forze de' due guerreggianti, preparata con ogni studio e col più gran vigore, che generalmente decide della sorte della guerra. - Scaramuccia, è un'avvisaglia tra piccole schiere, di breve durata e non troppo micidiale. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Battaglia, Combattimento, Fatto d'armi, Fazione, Scaramuccia, Pugna, Giornata, Campagna, Guerra - Combattimento è più l'azione del battersi: in una battaglia, ogni corpo di truppa, ogni uomo, per così dire, ha un suo parziale combattimento: combattimento può essere di pochi e di molti. La battaglia è data dagl'intieri eserciti, deve avere un piano, e debb'essere condotta secondo le regole dell'arte, e direm quasi della scienza; senza di ciò sarà zuffa, mischia, e inutile macello d'uomini senza risultato. Fatto d'armi è combattimento memorabile per qualche bel tratto o altra notevole particolarità: la sfida di Barletta è un memorabile fatto d'armi.
«Pugna è latinismo da lasciarsi d'ordinario alla poesia: nella pugna si lotta corpo a corpo o almeno in gran vicinanza; e mal si direbbe di combattimento seguito da lontano. La pugna pare voglia essere forte e violenta, se non sanguinosa». Tommaseo.
«Scaramuccia, combattimento per lo più breve e non forte, e che segue tra piccolo numero di soldati. Fazione, quasi fatto di guerra, è combattimento di qualche rilievo; meno però solenne del fatto d'arme, e per le conseguenze sempre inferiore alla battaglia, la quale può essere terminativa». Polidori.
Guerra, dapprima vuol dire stato opposto a quello di pace: una guerra poi è il complesso di tutti i fatti ostili seguiti fra le parti belligeranti, dal principio della rottura di questa fino al ritorno della pace: una guerra può durare molti anni; quella occasionata da dissensioni religiose fra cattolici e protestanti durò trent'anni, e da ciò prese il nome (1618 - 1648); una guerra può durare per molte campagne: una campagna è l'insieme di tutti i combattimenti piccoli e grandi succeduti dopo la sortita dai quartieri d'inverno fino al ritorno in quelli: talvolta è un periodo d'una guerra, e prende invece il nome dove la guerra stessa è combattuta: le campagne d'Italia e quella di Francia son quelle forse ove più spiccò il genio militare di Napoleone. Giornata è il fatto d'armi o battaglia succeduta in quel tal giorno, e in quel tal giorno, pare, decisamente finita. Venire a giornata dicesi proprio allorquando dopo molte scaramuccie o fazioni parziali, l'azione divien generale. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Scaramuccia - † SCARAMUZZA, † SCARAMUCCIO e † SCARAMUGIO. S. f. e m. Combattimento o Zuffa da piccola parte degli eserciti fatta fuor d'ordinanza. Germ. Scharmutz, o Scharmützel, piccola zuffa. Rammenta Schermire, e Schiera. Hincmaro: Bellatorum acies vulgari sermone scharas vocamus. Ted. Schaar, Acies., G. V. 9. 47. 2. (C) l Fiorentini non usciron fuori a battaglia, se non in correrie e scaramugi. E 10. 89. 3. Quivi stettero più giorni sanza assalire una oste l'altra, se non di scaramugi e badalucchi. E 11. 3. 1. E in su quello di Grignano più scaramugi ebbono la nostra gente. E 12. 38. 3. Sovente uscivano fuori agli scaramucci e badalucchi. E cap. 58. 4. Così vi continuò l'oste…, al continuo uscendo fuori a badalucchi e scaramucci. M. V. 11. 79. Lasciando le forestiere storie, e tornando alle scaramucce, e badalucchi della tediosa guerra intra i Fiorentini e' Pisani, ci occorre… Cron. Morell. 312. I nostri traevano molto più forte alla scaramuccia, e spezialmente il Tartaglia (così ne' testi a penna; la moderna ediz. legge: i nostri teneano). E appresso: Bernardone s'apparecchiò il meglio che si potè: la scaramuccia sì cominciò: il Tartaglia non si potè tenere, ed escì alla scaramuccia. Varch. Stor. 11. 430. La carne del cavallo…, quando ne erano ammazzati nelle scaramucce (si comperava) due grossoni, e non era cattiva. Disc. Calc. 15. Negli eserciti antichi de' Romani i funditori ed oggidì ne' moderni gli archibusieri, attaccano le scaramucce. Castigl. Corteg. 2. 107. (M.) Ritrovandosi il cortegiano nella scaramuzza, o fatto d'arme, o battaglie di terra, o in altre cose tali, dêe discretamente procurar d'appartarsi dalla moltitudine. T. Bentiv. G. Guerr. Fiand. 2. 112. Combattimento, maggiore assai di semplice scaramuccia, ma inferiore dimolto però al termine di battaglia. [Cont.] Brancac. L. Car. mil. 5. Guardisi nel fervore della scaramuccia di chieder ad alta voce monizione da guerra, come sogliono fare alcuni per aver con tale scusa occasione di vilmente ritirarsi; perchè tal voce, potendo dare animo ai nemici e torlo agli amici, lo farà degno di castigo. T. Scaramuccia può essere anco il primo scontro di milizie ordinate e non poche, al quale non segua battaglia grossa.
2. T. Fig. Scaramuccie letterarie, politiche.
3. T. Forse per parodia di nomi guerrieri eroici, il noto personaggio teatrale prese nome di Scaramuccia; e quel Tiberio Fiorilli che gli diede fama, fu attore applaudito in Parigi. |