Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): — Il male è la pedagogia, — soggiunse Borrelli. -— Estrada ci ha fatto un bel servizio, con le sue poesie: invece l'esaminatore è severissimo; vi giuro, che se non improvvisavo un poco, così, a casaccio, ero riprovata. Scusate, ci ha mai spiegato che cosa era la riflessione ontologica? — No, mai, mai, — risposero tre o quattro, guardandosi fra loro, — questo Estrada ci ha rovinate!
Dialoghi tra il Gran Me e il piccolo me di Luigi Pirandello (1895): Che vuoi che capisca dei tuoi fantasmi e delle tue sbalestrate riflessioni? Come vuoi che il suo piedino varchi la porta del tuo sogno? Quanto sei stato crudele! L'hai confessato in versi tu stesso dappoi: ho sfogliato le tue carte e ho trovato alcune poesie in lode e in pianto della povera Elisa… Or che intendi fare con quest'altra? Rispondi.
Il podere di Federigo Tozzi (1921): Questi era molto giovane: bassotto e quasi tozzo, con il viso sempre in congestione. Saltellava e gesticolava anche camminando; e, per andare al tribunale, si teneva nel mezzo della strada; gonfiando le guancie. Si credeva d'avere un grande ingegno; perché, al liceo, aveva riempito un quaderno di poesie; e lo raccontava anche ai colleghi, alzandosi sui tacchi; perché gli dessero più importanza. |