- Firenze, a causa delle guerre e delle pestilenze, ebbe un periodo di degrado.
- Il periodo delle pestilenze fisiche, per fortuna, sono terminate ma ve ne sono altre che, forse, sono peggiori.
Non ancora verificati:- Secondo me il voler imporre con la forza le proprie idee è peggio di tutte le pestilenze della storia.
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L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Si sarebbe mosso verso nord a velocità mite e uniforme: alla sua destra e alla sua sinistra si sarebbero seguiti i giorni e le notti, le stagioni, le eclissi e le maree, novissime stelle avrebbero attraversato i cieli portando pestilenze e sommovimento d'imperi, monarchi e pontefici sarebbero incanutiti e scomparsi in refoli di polvere, tutti i vortici dell'universo avrebbero compiuto le loro ventose rivoluzioni, altre stelle si sarebbero formate dall'olocausto delle antiche... Intorno a lui il mare si sarebbe scatenato e poi smaccato, gli alisei avrebbero fatto le loro girandole, e per lui nulla sarebbe mutato in quel placido solco.
Il perduto amore di Umberto Fracchia (1921): Io vedevo contro il paesaggio montuoso che, dietro piante frastagliate e grasse, si delineava sul francobollo della sua lettera, ingigantito dalla mia immaginazione, passare, come contro lo scenario di un teatro, carovane dietro carovane, cacce di elefanti e di tigri, pellegrinaggi, eserciti di bruni guerrieri con nuvoli di bandiere e sterminati campi di lance luccicanti, cortei nuziali d'asinelle candide, lettighe e tamburi; e battaglie, risse, mercati, pestilenze, rivolte, drammi da impazzire, e catastrofi spettacolose.
Una voce di Federico De Roberto (1888): «Quanti inverni hanno scavato le rughe della mia fronte? Quante vite si sono spente dinanzi a me?… Non ne conosco più il numero. Le fila di mille avvenimenti trascorsi si tessono nella mia memoria; io ho visto le guerre e le paci, le feste dei potenti e le rivoluzioni dei deboli, le carestie e le abbondanze, gli esodi e le pestilenze; |