Gli egoisti di Federigo Tozzi (1924): Dario si riscosse, ma non alzò gli occhi: era curioso di conoscere l'effetto che gli faceva quella voce. Poi si chiese: «Perché mi dice così?» E, per un momento, credette di amarla istantaneamente. Stette lì, allora, quasi ad aspettare ch'ella gli parlasse ancora; e aveva voglia di farle capire soltanto dagli occhi tutta la sua tristezza. Ma non osò.
Leila di Antonio Fogazzaro (1910): Lo ricevette in piedi, ferma, con una faccia sepolcrale. Egli le si avvicinò premuroso, non più stecchito, balbettando «ciao, ciao, ciao - come stai, come stai, come stai?» La baciò sulle due gote. Ella ebbe un brivido ma si lasciò baciare, rigida come una statua. Non gli disse di sedere. Egli sbirciò una sedia e non osò pigliarla. Lodò il viaggio di Torino. Brava, brava, contentissimo, contentissimo. Poi cavò il portafogli, disse che avendogli la signora scritto di questo viaggio, egli le aveva portato «i cosi.» Tolse dal portafogli e le porse un pacchetto di biglietti da dieci lire.
Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): Ezio capì il latino: e dopo aver nicchiato alquanto, non osò rifiutare al caro zio, tornato fresco dall'America, la consolazione di recitare la sua parte di padre nobile: e per aver un terreno neutro, su cui ciascuno fosse padrone delle sue idee, fissò egli stesso un bell'incontro all'albergo Bazzoni a Tremezzo con una letterina umoristica, che finiva così: «Gravi o non gravi che siano le cose che hai a dirmi, è inteso che la colazione la paghi tu». |
- Il 22 ottobre 2013, il quotidiano la Repubblica, in un articolo su Lea Garofalo, la donna che sfidò le 'Ndrine, scrive: "E lo stesso giorno la storia di questa donna coraggiosa che osò sfidare omertà e sottomissione e quella di sua figlia Denise, divenuta la principale accusatrice di suo padre, è arrivato in libreria con 'La scelta di Lea', la ribellione di una donna alla 'ndrangheta".
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