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Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Informazioni di base |
La parola onta è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: ón-ta. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La vecchia casa di Neera (1900): Ma Elvira? Questa era l'atroce realtà, la prova indistruttibile, l'onta fatta carne ed ossa, la straniera, la ladra! Il furore la riprese, sordo, intenso. Scorgendosi improvvisamente nello specchio ebbe paura di se stessa, tanto il suo volto alterato conteneva di odio e di disperazione; e proprio in quel momento le sovvenne di un giorno in cui, dentro al medesimo specchio, ella si era guardata insieme al padre, sorridendo entrambi della grande somiglianza che avevano. La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Il sapore del limone m'è sempre sgradito. Quello dovette apparirmi velenoso addirittura perché, prima di tutto, per aver bevuto dal suo bicchiere a me parve d'aver subito un contatto odioso con Guido eppoi perché fui colpito nello stesso tempo dall'espressione d'impazienza iraconda che si stampò sulla faccia di Ada. Chiamò subito la cameriera per ordinarle un altro bicchiere di limonata e insistette nel suo ordine ad onta che Guido dichiarasse di non aver più sete. Tigre reale di Giovanni Verga (1875): E si rimise a passeggiare pel gabinetto. Più di una volta fu per andare da lei, e non arrivò all'uscio. Sembrava che avesse dormito poco e male; era pallido ed accigliato. Un'ira sorda, inesplicabile, che lo riempiva di onta, bolliva entro di lui. Andava dallo scrittoio alla parete di faccia, e guardava l'orologio come se aspettasse un'ora decisiva. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per onta |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: anta, onda, onte, opta, osta, unta. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: ante, ente, enti, unte, unti, unto. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: bontà, conta, monta, tonta. |
Parole con "onta" |
Iniziano con "onta": ontani, ontano, ontaneti, ontaneto. |
Finiscono con "onta": bontà, conta, monta, tonta, pronta, sconta, smonta, ammonta, nolontà, riconta, rimonta, volontà, affronta, anodonta, appronta, impronta, racconta, sormonta, tramonta, confronta, melolonta, raffronta, rendiconta, riaffronta, riconfronta, portaimpronta. |
Contengono "onta": contai, montai, contado, contagi, contano, contare, contata, contate, contati, contato, contava, contavi, contavo, fontana, fontane, lontana, lontane, lontani, lontano, montana, montane, montani, montano, montare, montasi, montata, montate, montati, montato, montava, ... |
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Incastri |
Inserito nella parola ci dà ContaI; in mi dà MontaI; in sci dà SContaI; in rimi dà RIMontaI; in trami dà TRAMontaI. |
Inserendo al suo interno era si ha ONeraTA; con ora si ha ONoraTA; con dosi si ha ONdosiTA (ondosità); con pule si ha OpuleNTA; con erosi si ha ONerosiTA (onerosità). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "onta" si può ottenere dalle seguenti coppie: onda/data, ondata/datata, ondona/donata, ondosa/dosata, oneste/esteta, onora/orata. |
Usando "onta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tace = once; ciò * = cinta; colon * = colta; pio * = pinta; può * = punta; tao * = tanta; toron * = torta; camion * = camita; croton * = crotta; spio * = spinta; alleo * = allenta; attinon * = attinta; avvio * = avvinta; pigmeo * = pigmenta. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "onta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: alno * = alta; anno * = anta; dino * = dita; dono * = dota; fano * = fata; gino * = gita; meno * = meta; mono * = mota; nano * = nata; nono * = nota; pino * = pita; seno * = seta; sino * = sita; unno * = unta; vino * = vita; alano * = alata; amano * = amata; arano * = arata; beano * = beata; bruno * = bruta; ... |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "onta" si può ottenere dalle seguenti coppie: buon/tabù, con/tac, non/tan, neon/tane, raion/tarai. |
Usando "onta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: tabù * = buon; tane * = neon; * buon = tabù; * neon = tane; tarai * = raion; * raion = tarai. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "onta" si può ottenere dalle seguenti coppie: once/tace, ong/tag. |
Usando "onta" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * data = onda; betta * = beton; colta * = colon; fra * = front; * orata = onora; torta * = toron; camita * = camion; crotta * = croton; * datata = ondata; * donata = ondona; * dosata = ondosa; * esteta = oneste; * anoa = ontano. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "onta" (*) con un'altra parola si può ottenere: ce * = contea; da * = donata; me * = moneta; sa * = sonata; za * = zonata; csi * = constai; cri * = contrai; cra * = cornata; cru * = cornuta; fin * = fontina; * mai = omanita; * ria = orinata; pin * = pontina; sta * = stonata; sua * = suonata; tra * = tornata; tua * = tuonata; atti * = attonita; cent * = contenta; ceri * = conterai; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Onta, Vergogna - Onta è grande ingiuria congiunta a disprezzo: viene dal provenzale onta, con la radice dal teutonico hono e hone, Disprezzo, lnfamia; onde il tedesco moderno hohn e höhnen, e l‘antico francese honnir, Vilipendere, e l'antiquato nostro Onire. — Vergogna viene dal latino verecundia; ed è atto o dimostrazione di modesta ingenuità, contrario a Petulanza. Quindi fu presa per quella perturbazione d'animo, che nasce dalla paura del disonore; ed in questo secondo senso è passione, che procede da virtù. Finalmente fu tratta a significare il biasimo stesso o il disonore, che si teme o si ha o si vuol recare altrui. — Da onta, abbiamo onire, ontare e adonare (disusati) e adontare, per fare onta, far danno con vergogna, con disprezzo; quindi adontarsi, per recarsi un atto, una parola ad onta, ad infamia, a disprezzo. — Da Vergogna, abbiamo Vergognare, Vergognarsi per Aver rossore, mostrar timore d‘alcuna cosa men che onesta: Svergognare, in senso attivo, vale quasi Toglier altrui il pregio della vergogna. — Vergogna s’adopera per Lieve fallo: Fare onta è Notare alcuno d‘infamia. [immagine] |
Dispetto, A dispetto, Per dispetto, In onta, Ad onta - A dispetto significa Contro la volontà, e si dice quando sappiamo che la cosa fatta non sarebbe approvata. - «A dispetto del suo divieto, son voluto andare.» Si applica anche a ostacoli da vincere. - «A dispetto di mare e di vento approdammo all'isola.» - Quando diciamo Per dispetto vogliamo significare che la cosa è fatta per far dispiacere, misto a dispregio. - «Glielo faceva per dispetto.» E quando la cosa, oltre al non piacere, offende in qualche modo o l'autorità o la reputazione, si dice In onta; ma questo modo sarebbe, più che altro, della lingua scelta. - Il dire, come fanno molti, Ad onta per il semplice A dispetto, è per lo meno una iperbole eccessiva. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Obbrobrio, Infamia, Ignominia, Vitupero, Vergogna, Onta, Scorno, Infamità, Disonore - Vergogna si sente, si fa altrui per atto disonesto a cui uno s'è lasciato trascorrere. Scorno è vergogna fatta in pubblico, e più a chi si credeva fare a man salva qualche azione meno che onesta: rimane scornato l'ipocrita, l'impostore che vede messo in piena luce il doppio fine de' suoi sutterfugi. Il disonore, già accennai in altro articolo, racchiude idee diverse, e diversamente si misura secondo il sesso, lo stato, la professione: altra cosa è il disonore per la donna, altra per il negoziante, altra per il militare, e via via. Vitupero è parola di alto e severo rimprovero, e che tocca per poco all'invettiva, all'ingiuria; è detta per fare arrossire. Nell'ignominia si cade, poi nell'obbrobrio, quindi nell'infamia , e sono gradi di una scala tanto sdrucciolevole che guai a porvi su il piede! Ignominiosa è l'azione bassamente vile per cui l'uomo mette in non cale il proprio decoro; obbrobriosa, la turpe per cui egli perde ogni sentimento di dignità; infame, quella che, meritevole di nota, di sentenza infamante, uccide l'uomo civilmente, facendogli perdere ogni diritto come membro della società. Infamità è parola o atto infame: molte volte è espressione esagerata di celia o d'ironia: dire o fare delle infamità, talvolta usasi per esprimere cose o parole forse non troppo oneste, forse non troppo eque, ma che in sostanza non sono meritevoli di appellazione così fatta, e ne sono lontanissime; dire infamità, infamia contro qualcheduno è proprio del detrattore, del calunniatore nemico che tenta levar la fama a chi odia. Onta, per vergogna, è poetico: ma in prosa si ha adontarsi, recarsi, avere ad onta. [immagine] |
Affronto, Insulto, Oltraggio, Offesa, Onta, Villania, Inconvenienza - Affronto è atto o parola ingiuriosa, fatto o detta a qualcheduno, andandogli incontro risolutamente. Insulto è offesa più grave dello stesso genere, e più gravi ancora riescono e l'uno e l'altro se fatti alla presenza d'altre persone. L'offesa punge, ferisce la persona nel corpo, o nell'amor proprio, o in qualche suo più caro interesse: l'offesa vuol essere riparata. Oltraggio è offesa che non solo insulta, ma avvilisce, pare sia già opera e delle parole insieme e delle mani. Onta può aver cattivo senso e buono, poiché si fa onta a taluno onde si ritragga da azione o pratica vergognosa. Villania è parola o tratto rozzo che spiace od offende secondo la sua gravità. Inconvenienza è atto o parola men rispettosa o misurata, non confacente alla circostanza o al carattere della persona che la fa, o cui si fa. [immagine] |
In onta, Ad onta - Il secondo significa malgrado, nonostante: il primo, a dispetto, a marcia vergogna di colui che vorrebbe che la cosa non si facesse. [immagine] |
Onta, Dispetto, Torto, Ingiuria, Villania, Oltraggio (col verbo fare) - Fa torto chi detrae volontariamente altrui parte di ciò che gli spetta, roba, onore, considerazione. Fa onta la persona, l'azione, la parola che meritamente o no porta ad arrossire. Fa dispetto ciò che muove come a un principio d'ira: chi fa torto apposta fa indispettire, muove a dispetto. Far ingiuria, consiste per lo più in parole; far villania, in parole e in atti; far oltraggio, è proprio in opere; l'ingiuria offende, la villania adonta, l'oltraggio punge sul vivo e danneggia nella persona o nell'onore. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Onta - S. f. Vergogna, Dispetto, Ingiuria. Bocc. Nov. 9. g. 1. (C) Che, non che egli l'altrui onte con giustizia vendicasse, anzi infinite con vituperevole viltà a lui fatte ne sosteneva. E nov. 7. g. 2. Io intendo, non di rubare al duca la femmina sua, ma di tôrre via l'onta, la quale egli fa alla mia sorella. G. V. 1. 12. 2. Avea vietato il porto di Troja al detto Ercule, e Jason, e fatta loro onta e villania, e volutoli prendere e uccidere. Dant. Inf. 29. Per alcun che dell'onta sia consorte.
T. Onta, non da Affronto, ma imit. di cosa che offenda. Rammenta il gr. Ὅνειδος. Germ. Honan, Honian, ted mod. Höhnen, Far onta. [Camp.] Guid. G. XV. 40. E molto dee l'uomo dottare più onta che morte. = Fir. As. 72. (M.) E tirata a me la coltre, a mia onta gli discopersi. Vill. F. l. 11. c. 81. l. 5. p. 261. (Gh.) Furono morti e assai fediti (feriti), senza altro acquistare che onta e vergogna. 2. Vergogna che sentesi con ira. Vill. M. l. 10. c. 95. l. 5. p. 101. (Gh.) Lo Re di Francia infiammato d'onta contro la compagnia del Pitetto Meschino,… radunò prestamente un oste… Bocc. Nov. 6. g. 3. (Man.) Io non so se Filippello si prese giammai onta dell'amore il quale io vi portai. 3. Aver onta di, Vergognarsi. Tratt. Cons. (Man.) Il santo uomo, già sia ciò che (benchè) egli fosse re, non avea dispetto nè onta di poveri. 4. Adontarsi. Tass. Ger. 6. 31. (C) Perchè ad onta si reca ed a difetto, Ch'altri si sia primiero in giostra mosso. 5. Alla tua, sua, ecc., onta, o Ad onta di te, ecc., posto in forza di prep., vale A dispetto, A vergogna di te, ecc. Dant. Inf. 32. (C) Omai, diss'io, non vo', che tu favelle, Malvagio traditor, ch'alla tu' onta Io porterò di te vere novelle. Tass. Ger. 2. 10. (M.) Il ciel… Celolla (l'immagine) ad onta degl'incanti a lui. E 20. 109. Già fu detta immortale, or vien che pera Ad onta di quel titolo superbo. Segner. Risp. Quiet. 6. 9. La prima intenzion di orare basta a rendere meritoria tutta l'azion susseguente ad onta delle moltissime distrazioni. Gal. Op. lett. 6. 111. (Man.) Per poter proseguire la cominciata impresa ad onta dell'invidia e malignità umana, anzi ferina. [Val.] Fag. Rim. 3. 127. E mi diè lêna, ad onta della doglia. Adimari, Eseq. Franc. Med. 4. Volle subito vedere tutti i servitori di S. E. ad uno ad uno; e ad onta del dolore che le serrava il petto… gli parlò con tant'animo… [Cors.] Tass. Ger. 5. 29. Solo, ad onta Di mille difensor, Gernando affronta. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 10. Ecco, ad onta d'ogni costume, dismesso il giurare inutile. [T.] Quella che si riceve. T. Guitt. Rim. 1. 13. Poi piacere ho di noia… E di tutt'onta, orranza. (La noia, m'è piacere; l'onta onore.) Ar. Fur. 37. 43. Fa con onta scacciar le donne tutte Da lor ria sorte a quel castel condutte. – Fa onta alla famiglia. – Far onta alla mia dignità. Per estens. T. Fare onta alla nostra sincerità M. V. 8. 62. Di continovo… cercasse modo comportevole a sgravare il soverchio dell'onta fatta ai Sanesi. – Recare onta. Attribuire a vergogna. [Cors.] Tass. Dial. 2. 18. Molti detti e molti fatti delle donne si recano ad onta, che non dovrebbero (in altro senso dal Recarsi, notato sopra al § 4.). T. Onte patite. T. Prov. Tosc. 36. Chi attende a vendicare ogni sua onta, O cade d'alto stato o non vi monta. II. Anco quello che l'uomo fa a sè. T. Finito con suo danno e onta. – L'onta che gli pesa sul capo. – L'onta cade su lui. – L'onta si riversi. – Sottostare all'onta. Com. ai due sensi not. anco T. Cancellare l'onta. III. Con partic. T. L'onta di Campoformio. – L'onta della disfatta. T. Talvolta può dirsi pur troppo: Onta della lode. – L'onta di quel tempo, in quel tempo patita. T. Far cosa in onta a taluno, talvolta suona peggio che A onta; e può riuscir fatto A onta quello che non s'intendeva rivolto a tal fine. – In onta alla libertà. – In onta al loro divieto. – In onta alla pubblica opinione. Impropriam. dicono. In onta a tutti gli ostacoli, Ad onta di ciò, per Contuttociò, Nonostante, Nonpertanto. Il modo non cade se non laddove sia, diretta o indiretta, l'idea d'onta. Ad onta de' miei consigli lo fece,dirà che si crede in qualche maniera adontato che non si seguano i suoi consigli. Non impr. [Pol.] Fatt. En. rubr. 43. La gente di Enea prese terra ad onta di Turno. Non pr. T. Ad onta della difficoltà. – In onta a gran difficoltà. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: onorificenze, onorifiche, onorifici, onorifico, onorino, onorò, onoro « onta » ontaneti, ontaneto, ontani, ontano, onte, ontica, ontiche |
Parole di quattro lettere: once, onda, onde « onta » onte, open, oplà |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): quinta, vinta, stravinta, rivinta, convinta, riconvinta, avvinta « onta (atno) » bontà, conta, racconta, rendiconta, riconta, sconta, anodonta |
Indice parole che: iniziano con O, con ON, parole che iniziano con ONT, finiscono con A |
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