Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per martorio |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: martirio, martoria, mortorio. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: partorii, sartoria, sartorie. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: martori. Togliendo tutte le lettere in posizione dispari si ha: atro. Altri scarti con resto non consecutivo: marò, mario, mari, maori, mori, moro, arti, arri, atrio, atri, toro, trio. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: martorino. |
Parole contenute in "martorio" |
ori, rio, arto, tori, torio, martori. Contenute all'inverso: ram, tra, tram. |
Incastri |
Si può ottenere da marò e tori (MARtoriO). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "martorio" si può ottenere dalle seguenti coppie: mamo/mortorio, marcita/citatorio, marmo/motorio, martora/aio. |
Lucchetti Alterni |
Usando "martorio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * motorio = marmo; * citatorio = marcita; * ateo = martoriate. |
Sciarade incatenate |
La parola "martorio" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: martori+rio, martori+torio. |
Intarsi e sciarade alterne |
"martorio" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: marò/trio, mari/toro, moro/arti. |
Intrecciando le lettere di "martorio" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = martoriarono. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Martorio - e MARTÒRO. S. m. La pena, e L'atto del martoriare. La Y di Martyr commutata in O, come da Cymbula, Gondola. [Pol.] Bocc. Nov. 7. g. 5. E messolo al martorio ogni cosa confessò. E nov. 7. g. 7. (C) E lor volendo, per rinvenire come stata fosse la cosa, porre al martorio, nol soffersero. E nov. 3. g. 4. Dalla quale, sanza alcun martorio, prestissimamente ciò, che udir volle, ebbe della morte di Restagnone. Sen. ben. Varch. 4. 22. Giova la buona coscienza ancora negli stessi martori (il lat. ha: prodest in equuleo). Fir. As. 189. Il dì di poi egli era stato tormentato con tanti martori, ch'egli era mancato poco, ch'e' non si fusse morto.
E fig. Bern. Orl. 37. 53. (Man.) E poi che 'ntese la disgrazia loro… Ne prese dentro al core alto martoro. [Pol.] Fortig. Ricciard. 3. 28. Alfin fuggissi in India con Medoro, Che quando il seppi, io caddi di martoro. (Qui men pr., perchè Martoro non è dolore subito.)
2. Per Istrumento col quale si tormentavano gl'inquisiti, perchè confessassero il lor delitto. Belc. Vit. Colomb. C. 331. (M.) Fecegli cavare i piè de' ceppi, e legare le mani dietro, e menollo appiè del martorio. |
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