Frasi e testi di esempio |
Citazioni da opere letterarie |
Il denaro di Ada Negri (1917): Adorava la storia e si sarebbe nutrita di poesia, giorno e notte; ma era una ribelle alle regole, e nei compiti d'italiano s'allontanava dalla traccia, moveva il periodo secondo novità di armonie che lei sola sentiva, si perdeva troppo nel sogno, oppure copiava la vita con una brutalità che scandalizzava la professoressa: una pedante risecchita, polverosa come un libraccio vecchio. — E non l'amavano i maestri, credendola ribelle mentre non era che originale; e non l'amavano le compagne, credendola superba mentre non era che timida, e diversa da loro.
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): “ Ora, ” disse Tonio, “ si contenti di mettere un po' di nero sul bianco. ” “ Anche questa! ” disse don Abbondio: “ le sanno tutte. Ih! com'è divenuto sospettoso il mondo! Non vi fidate di me? ” “ Come, signor curato! s'io mi fido? Lei mi fa torto. Ma siccome il mio nome è sul suo libraccio, dalla parte del debito... dunque, giacché ha già avuto l'incomodo di scrivere una volta, così... dalla vita alla morte... ”
Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Io son nato con la malattia della grandezza. Il mio primo ricordo è questo: avrò avuto forse sì forse no ott'anni; stavo quasi sempre solo e leggevo spesso un libraccio di scuola pieno di grossolane figure e di scarabocchi violetti. Lì trovai un giorno la storia dell'incoronazione del Petrarca in Campidoglio e la lessi e rilessi. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per libraccio |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: libruccio. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: libracci. Altri scarti con resto non consecutivo: libraio, librai, libri, libro, lira, liccio, licci, licio, lici, laccio, lacci, lacco, irco, bracco, braci, brio, bacco, bacio, baci, baco, baio. |
Parole contenute in "libraccio" |
bra, ciò, libra, bracci, braccio, libracci. |
Incastri |
Si può ottenere da liccio e bra (LIbraCCIO). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "libraccio" si può ottenere dalle seguenti coppie: librari/riccio, librata/taccio. |
Usando "libraccio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: calibra * = caccio; ricalibra * = ricaccio. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "libraccio" si può ottenere dalle seguenti coppie: limava/avambraccio, limi/imbraccio. |
Lucchetti Alterni |
Usando "libraccio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * riccio = librari. |
Sciarade incatenate |
La parola "libraccio" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: libra+braccio, libracci+ciò, libracci+braccio. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Libello, Libretto, Libercolo, Libercoluccio, Libraccio - Libello, che fu usato anche per diminutivo di Libro, è scrittura ingiuriosa e vituperosa contro alcuna persona. - Libretto è semplice diminutivo di Libro, e spesso c'è l'idea di approvazione; non si direbbe mai E' un cattivo libretto. Significa ancora la poesia di un melodramma, stampata per comodo di coloro che vanno ad ascoltarne la musica. - Libèrcolo è diminutivo, che ha assai del dispregiativo; e Libercoluccio accresce il dispregio, e vilifica molto più. Libraccio è peggiorativo, e significa, non solo un libro fatto male, e contro le regole dell'arte; ma pericoloso a leggersi per esser contrario alla morale, o simili. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Libraccio - S. m. Pegg. di LIBRO. Allegr 93. (C) Fec'egli per questo con bell'ordine e diligenza di quelle un famoso libraccio. Car. Lett. 1. 74. Che bella purgazione del mondo sarebbe, se si potesse evacuare in un tratto… da tanti e tanti libri, libretti, libracci, leggende, scartafacci… e tante altre imbratterie, trappole che ci assassinano, e c'impacciano il cervello tutto giorno! Menz. Sat. 3. (M.) E già ne scappò fuora Da un certo dïuretico libraccio Un puzzo tal, che 'l naso appesta ancora. [Tor.] Red. L. Mor. 17. Bene sono spese le mie fatiche, mentre quel mio libraccio ha avuto l'aggradimento di V. S. Illustriss. |
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