Libare, Libazione, Libagione, Propinare, Far brindisi, Brindare - Libare era a' Greci e a' Romani accostare le labbra a vino o ad altro liquore, e poi spargerlo in terra o sulla mensa. Taluno l'usa pedantescamente ne' sensi più speciali alle voci seguenti; ma oggi non cadrebbe opportuno che nella poesia o in prosa molto sostenuta per Gustar leggermente, quasi a fior di labbra, e figuratamente di baci. - Ne' giornali si legge spesso di gente ubriaca per soverchie libazioni: forse è modo di celia, e appunto come di celia presa da' giornali si ripete anche da non giornalisti. Quelle sacre degli antichi, meglio chiamarle libagioni per distinguerle dalle moderne nelle quali il vino non si sparge in terra.... se non forse dopo bevuto. - Propinare fu già presso i Romani l'assaggiare il vino d'una coppa e poi porgerla altrui in atto di familiarità e di benevolenza. Oggi si dice del Bere alla salute di alcuno, Far brindisi, massime parlando di banchetti politici. - « Propinò all'Italia - alla Francia - al Re - alla Ragione - al diavolo che se lo porti. » - Far brindisi è il più popolare e quindi più allegro e più sincero, per Invitare a bere in onore o alla salute di qualcuno anche presente. - « Furono fatti molti brindisi alla salute del Re. » - « Fece un brindisi alla sposa. » - « Il brindisi, dice il Tommaseo, si fa con atti toccando il bicchiere, quasi senza parole, si fa in versi più o meno annacquati, in prosa più o meno stucchevole. » - Brindare, verbo neutro di recente formazione, che si legge, più che altro, su' giornali, non essendo stato finora notato da alcun vocabolario, non voglio essere il primo io a dargli patente sporca di neologismo o di francesismo, per Far Brindisi, Propinare, che sono certamente preferibili, e più il primo, specie nello stil familiare. - « Brindò all'esercito - alla Casa di Savoja. » G. F. [immagine] |
Libagione - S. f. Libamento. Spargimento d'una parte del liquore d'una tazza sopra l'altare, o in terra dopo averlo modestamente assaggiato. Ed è cerimonia religiosa degli antichi. (Fanf.) Salvin. Man. Epit. (M.) Far libagione e sacrificii, e offerire le primizie secondo il rito. E Senof. lib. 1. Quegli (indovini e sacerdoti) vegnendo, sacrificarono vittime, e varie libagioni feciono, e disservi sopra voci barbariche. |