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Informazioni utili online sulla parola italiana «iniquo», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Iniquo

Aggettivo

Iniquo è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: iniqua (femminile singolare); iniqui (maschile plurale); inique (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di iniquo (ingiusto, malvagio, cattivo, scellerato, ...)

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Informazioni di base

La parola iniquo è formata da sei lettere, quattro vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: i-nì-quo. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con iniquo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • L'alunno si allontanò offeso dall'aula dopo aver subito un rimprovero completamente iniquo.
  • Il misero aumento che mi ha proposto la direzione aziendale è assolutamente iniquo!
  • Al suo arrivo gli hanno riservato un trattamento iniquo.
Citazioni da opere letterarie
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): “Ha detto dunque quel cane, che non vuole, perché non vuole?” “Non ha detto nemmen questo, povero Renzo! Sarebbe ancora un vantaggio se, per commetter l'iniquità, dovessero confessarla apertamente.” “Ma qualcosa ha dovuto dire: cos'ha detto quel tizzone d'inferno?” “Le sue parole, io l'ho sentite, e non te le saprei ripetere. Le parole dell'iniquo che è forte, penetrano e sfuggono.

Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi (1918): Tentarono. Chi, imposte le mani sul capo dell'ossesso, invocava l'aiuto dei santi, angeli, arcangeli, patriarchi, profeti, apostoli, martiri, confessori: chi gli appendeva al collo un breve coi nomi dell'Onnipotente: Hel Heloym, Sother, Emmanuel, Sabaoth, Agia, Tetragrammaton, Otheos, Athanatos, Jehova, Saday, Adonay, Homusion — e a gran segni di croce minacciava il demone e gridava: — Esci, immondo! esci, aspide e basilisco! Scorpione e iniquo spirito, vien fuori! Fuori!

La novella del buon vecchio e della bella fanciulla di Italo Svevo (1929): Guai se si fosse fidata di altri come s'era fidata di lui. Nella gelosia faceva capolino la propria colpa. È perciò che a compensare il proprio iniquo esempio, il vecchio s'abituò a predicare la morale proprio quando faceva all'amore. Le spiegava quanti pericoli le potevano derivare dagli amori disordinati.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per iniquo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: iniqua, inique, iniqui.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "iniquo" si può ottenere dalle seguenti coppie: inie/equo.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "iniquo" si può ottenere dalle seguenti coppie: rumini/quorum.
Usando "iniquo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rumini = quorum; quorum * = rumini.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Sono agli inizi della carriera, Così inizia l'alfabeto!, In stereofonia, riporta una banda di frequenza al valore iniziale per renderla amplificabile, È formata da un insieme di iniziali, Le causano le forti e ininterrotte piogge.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Maligno, Malizioso, Malevolo, Malvagio, Cattivo, Pravo, Perverso, Iniquo, Reo, Rio - Malizioso, chi conosce il male più che l'età o l'esperienza non comporta; pare che lo conosca d'istinto o l'indovini: malevolo, chi vuol male; malvagio, chi lo fa; maligno, chi se ne compiace. Cattivo, in genere, chi non è buono; cattivo, chi fa il male quasi per necessità di natura; cattivo, in altro senso, prigioniero; e in questo, pare, chi è avvinto da necessità o da abito di fare il male. Pravo, chi è o fu guasto; perverso, chi ama il male, il disordine essenzialmente, chi non ha in sè nulla di buono, e pervertì per così dire l'immagine bellissima che Dio scolpì di sè in ogni uomo, creandolo. Iniquo, chi nega giustizia, chi fa ingiustizie: iniquo perciò l'ingrato; iniquo il figlio disumano che abbandona i genitori nel bisogno, o non corrisponde con egual tenerezza al loro amore: iniquità sono perciò detti in teologia i peccati perché accusano ingratitudine verso Dio. Reo, il colpevole riconosciuto: anima rea, quella macchiata di delitto, e che non esiterebbe a commetterne altri. Rio, affine a duro, a crudele: rio destino, ria sorte, mondo tristo e rio; è più della poesia che della prosa. Nel secolo scorso si agitò da' filosofi la quistione: se l'uomo sia stato creato essenzialmente cattivo: ma non è un pervertire l'idea che si deve avere di Dio, il supporre un tal fatto, e non è una iniquità il cercare a puntellarlo d'argomenti? Il maligno trova una sua particolare soddisfazione a veder altri soffrire: il malizioso sorride nel vederlo negli impicci; il malevolo cova l'odio, la gelosia, l'invidia; il malvagio opera a danno altrui, a dispetto, ad onta delle leggi civili ed umane, le quali tiene in non cale e come non avvenute: la malizia va colla malignità; la malevolenza, colla malvagità. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Iniquo - e † INÌCO. [T.] Agg. Secondo l'orig. dell'aureo lat. Non equo, Non uguale. Cosa non puntualmente conforme a equità. Lo vedremo anco. d'uguaglianza corporea; ma per lo più ha senso di grave ingiustizia: tanto può negli uomini il sentimento e l'idea d'uguaglianza. V. anche INICO. [Camp.] Mor. S. Greg. Lib. 18. Questa differenza è tra lo malvagio e l'iniquo; imperocchè ogni malvagio è iniquo, ma non ogni iniquo dêe essere detto malvagio. Ispietato è detto l'uomo infedele e lontano dalla pietà e dalla religione; ma iniquo è detto colui lo quale, per malvagità d'opera, si discorda dalla via della equitade.

T. La ragione de' sensi varii lat. e it. c'è mirabilmente confermata dai sensi che ha nell'ebr. la voce corrispondente alla nostra; voce la cui orig. è Piegare, Torcere. Quindi Iniquo (così un dotto di quella lingua) era detto l'apostata. Iniquità, Trasgressione, Violenza, Rapina, Superbia, Frode; e Iniqui è come dire Divisi o doppii, Coperti, Ipocriti, Adulatori, Bagattellieri, Da nulla; Iniquità, Vuoto, Niente, Menzogna. E così si raccostano i sensi lat. di Nequam e Iniquus. V. anche NEQUIZIA.

2. L'idea contr. a Eguaglianza appare più espressa ne' modi seg., dov'è da vedere il passaggio tra Eguale, Equo, Giusto; Giusto nel senso di aggiustatezza o di giustizia: e così dal mondo corp. si passa al mor. e all'intell. e al soc. V. anche INEGUALE, § 5. T. Pers. Misure inique, non giuste, per lo più a fine di frode. Apul. Peso, e ingiusto e anche sproporzionato alle forze. – T. Tass. Ciò che sofferto abbiam d'aspro e d'indegno, Sette anni omai, sotto sì iniqua soma.

T. Paul. Prezzo iniquo, e non equamente assegnato alla cosa; e anche prezzo d'atto iniquo. – Contratto. – Condizioni inique, più pesanti all'uno che all'altro di que' che le stringono. Cic. Avere pace a condizione anco iniqua. – Duello, Lotta iniqua, sarebbe latinis. inusit. nel senso di Troppo disuguale; ma troppo vivo sarebbe nel senso di Cimento o gara qualsiasi mossa da causa ingiusta, o ingiustamente sostenuta.

T. Iniquo ricambio ai benefizi ricevuti, non solo non conveniente, ma sconvenientissimo e ingrato.

Sen. Ben. Varch. 6. 13. (Man.) Io non sono iniquo interprete de' benefizi.

3. Quindi senso soc. T. Un Padre: Disprezzare gl'incrementi degl'iniqui guadagni. – Iniqua ricchezza.

Più in gen. T. Trama iniqua.

4. Più specialm. senso civ. e polit. T. Sentenza iniqua. [B.] Ar. Fur. 45. 26. Proscrizione.

T. G. V. 12. 42. Iniqua e ingiusta legge. – Potrebb'essere ingiusta per altra cagione che del violare la civile eguaglianza. Ma, d'ordin., Ingiusto suona men grave; e c'è delle Leggi ingiuste che non si direbbero inique; e segnatam. nell'applicare le leggi può l'uomo, per passionato o improvvido amore alla giustizia, essere ingiusto, che iniquo non è. Hor. Si sancisce iniqua legge contro noi stessi, nel severamente giudicare i difetti degli altri; che il simile faranno de' nostri.

T. Iniquo comando. [B.] Ar. Fur. 9. 15. Regno. T. Impero.

5. Di pers. T. Segner. Pred. 1. Capo iniquo (d'imperatore). [B.] Ar. Fur. 17. 3. Ezzelino. T. Segner. Pred. Iniqui statisti.

T. Giudici. [B.] Ar. Fur. 4. 58. Accusatore. T. Ps. Insorsero contro me testimoni iniqui.

T. Ar. Fur. 37. 29. Chi sì iniquo fue, E sì di leggi e di costumi fuora, Che…? [B.] E 21. 14. Femmina. E 16. 14. Donna. E 45. 41. Vecchia. E 29. 39. Moglie. E 6. 60. Frotta. E 9. 33. Schiatta. E 6. 65. Razza. (Ma razza nè schiatta non c'è tutta iniqua.)

6. Senso segnatam. mor. G. V. 12. 113. 3. (C) Li rei, de' suoi (loro) malivoli propositi e inique operazioni, confusione patiscano. T. Petr. ep. Opere. Cic. Parole.

7. Nel senso della pers., dice Ingiusto, de' più tristi: e quest'uso vien forse dal senso grave che dá la Volg. a Iniquo e Iniquità. T. Isid. Non ogni iniquo è empio. Ps. Liberami da uomo iniquo e frodolento. = Bocc. Nov. 100. 29. (C) Li quali me hanno riputato crudele ed iniquo e bestiale. [B.] Ar. Fur. Arpie.

8. Sost. T. Un poet. vivente: Reggere iniqui dolce non è. Tu l'hai provato. Ps. Le parole degl'iniqui prevalsero sopra noi. Vang. E cogl'iniqui fu computato. Atti: La risurrezione de' giusti e degl' iniqui.

9. Dell'animo. D. Par. 15. (C) Benigna volontade, in cui si liqua (si dá limpido a divedere) Sempre l'amor che drittamente spira, Come cupidità fa nella iniqua, Silenzio pose a quella dolce lira (l'amore di que' Beati a me, fece tacere i lor canti, per dar luogo a' miei preghi. Benigno s'oppone qui a Iniquo, Amore a Cupidità). T. Jac. ep. Pensieri. – Inique brame. [B.] Ar. Fur. 45. 38. Timori. E 36. 45. Suspizione. E 5. 23. Disegno.

10. Modi com. a parecchi de' sensi not. Lab. 1. (C) Oh cosa iniqua, e a Dio dispiacevole! T. Ps. Que' che operano cose inique. Ter. Dir cose inique. [B.] Ar. Fur. 19. 88. Opra. E 9. 14. Atto. E 22. 77. Usanza. E 47. Costume.

T. Tempi iniqui.

11. In senso d'Avverso, latinismo inusit. [Cors.] Pallav. Stor. Conc. 8. 15. 3. L'Adriano e 'l Soave, iniqui amendue alle parti pontificie…, si contraddicono nella detrazione. T. Ov. Aequa Venus Teucris, Pallas iniqua fuit.

[Camp.] Art. Am. 1. Ahi! quante volte la reina (Giunone) guatò con iniquo volto la vacca (Io, amata da Giove)! Perchè nell'affetto regolato è uguale distribuzione di forze; nè affetto libero da passione è senza giustizia, nè questa senza quello.

12. T. Più mite che il lat. Diis iniquis è il modo di Virg. Commiserando la sorte iniqua, che può intendersi troppo più grave di quel che possa l'uomo portarla. E così lo stesso Virg., Casu percussus iniquo.

T. Fatica iniqua, Inuguale alle forze; ma anche Iniquamente imposta. E anche fam. per iperb., secondo i §§ seg.

13. Pretto lat. nel senso corp. d'Ineguale. In questo senso Equo non hanno gl'It. Ma per fam. quasi di cel. T. Iniqua salita, Scesa, Viaggio, Vita, dura, durissima. Ben altro dal senso di Viaggio iniquo, a iniqui fini, e di Vita iniqua, nelle iniquità consumata. [Camp.] Ces. Com. Perchè un'iniqua montata di loco alla discesa dá gran momento. (Il testo del Vossio, Exiguum; altri, Iniquum.) T. Hor. Il lido iniquo, difficile ad approdarvi e a navigare lunghesso. Noi, in altro senso, Lidi, Terre, Paese iniquo, di gente trista o inospitale. O fam. Disagiato, brutto, spiacevole a noi.

14. Altri modi che noi intendiamo altrimenti dai Lat. T. Cel. Aurel. Cura di medici iniqua, mal appropriata. Noi, Pessimamente condotta. E così Medico iniquo. Ma Cura iniqua, in gen., sul serio potrebbesi dire, usata a mal fine.

[B.] Ar. Fur. 1. 22. Colpi. T. Inique percosse, date con rabbia malvagia, con animo, come gli ant. dicevano, nequitoso.

T. Plin. Vini iniqui alla testa. Noi, non così; ma Vino, Piatto, Desinare iniquo, pessimo.

T. Virg. Sole. [B.] Ar. Fur. 17. 27. Carpazio. T. Noi Caldo iniquo, Iniquo tempo, da non si poter comportare con equanimità. E l'ineguaglianza, l'incostanza, lo fa parere più iniquo. Hor. Inverni iniqui.

In senso più prossimo ai §§ 11 e 12. T. Cr. 4. 9. Acciocchè l'anno, iniquo alla generazione della vigna, ogni speranza non tolga alla vendemmia.

15. Si riaccosta ancora più al senso mor. il fam. seg. di cel. T. Facitore di tragedie lagrimevoli, d'inique odi. – Quadro iniquo. – Iniquo cantante. – Deputato che sarà galantuomo, ma è dicitore iniquo, e farebbe, raccomandata a quel modo, prendere quasi in uggia l'equità.
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