Ultimo Parallelo di Filippo Tuena (2007): Un giorno di fine gennaio la Terra Nova ha salpato l'ancora e l'ho seguita perché la partenza di una nave in queste terre suscita sentimenti fortissimi e un irresistibile desiderio di viaggiare. Così ho solcato ancora una volta le acque dell'Antartide e rivisto, dal mare, la massa ghiacciata della barriera che lentamente si distacca e gli iceberg che ne nascono con grande fragore e che si allontanano silenziosi verso l'oceano.
Resurrezione di Elena Di Fazio (2021): «Racconta di un transatlantico, definito da tutti “inaffondabile”, che salpa dal Regno Unito alla volta di New York. Durante la traversata urta un iceberg e si inabissa nell'Atlantico del Nord. A bordo, però, non ci sono scialuppe a sufficienza per mettere in salvo tutti i passeggeri.» Aurora mosse la testa a destra e a sinistra per rilassare il collo. «Il nome del transatlantico era Titan. Vi ricorda qualcosa?»
Una grande storia d’amore di Susanna Tamaro (2020): Un giorno mi aveva mostrato delle foto di mobili. Le avevo guardate distrattamente, dicendo: «Carini… ma si potrebbe trovare di meglio». Vedevo comparire sul suo volto, incontro dopo incontro, l'ombra della delusione, e quell'ombra feriva il mio cuore così come feriva il suo. Il non detto cresceva, era come se tra noi ci fosse una sottilissima lastra di ghiaccio che, di settimana in settimana, aumentava di spessore; l'aria fresca che ci aveva avvolti all'inizio si era trasformata in un gelo, era sorto un iceberg; attraverso l'acqua solidificata vedevamo ancora i nostri volti ma non c'era più alcuna possibilità di incontro tra il calore dei nostri corpi. |