Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): Quando la carrozza ebbe passata la barriera daziaria, il padre che non si era mai sentito tanto padre come in quel momento, cercò la mano delicata del suo carissimo genero e lasciando cadere due lagrime, che da un pezzo stagnavano nell'angolo degli occhi, provò a supplicare:— E di', Sam, non la vuoi proprio vedere quella poverina? me la vuoi proprio far morire? Se io ti dicessi che vuol bene a te più che a tutti?
Dialoghi tra il Gran Me e il piccolo me di Luigi Pirandello (1895): Hai visto che bella scrivania, a proposito, e che bei scaffali abbiamo comperati per te? Ella, con gentilissimo pensiero, ha voluto metterti su uno scrittojo come quello che hai descritto nel tuo ultimo libro. Io, per ingraziarmi i parenti, ho finto d'oppormi, facendole osservare che la bella mobilia, chi la descrive, ci vuole un po' di gusto, di carta e d'inchiostro; chi poi deve comperarla, ci vogliono i quattrini. Ma, infine, ho lasciato fare per ingraziarti lei, invece. E di' la verità, non ne sei anche tu contento, ora?
Il crimine di Ada Negri (1917): — Che vuoi?... Di', presto. Qualcuno può passare e scorgerci — mormorò lui. Ella esitò un momento, lottando con la parola che la feriva a sangue prima d'uscire; poi sillabò, rauca: — Ciò che temevo è vero. Dubitare non posso più. - Un silenzio seguì, pieno di cose non dette: durante il quale i due volti fissi l'uno nell'altro ebbero lo stesso color cinereo, la stessa immobilità. |