La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): Le femministe si scagliano contro la pubblicità e la tv e il cinema e la stampa… Si servirebbero del corpo della donna a scopi commerciali: be', io non sono tanto convinto… mi viene da pensare: “Chi usa chi e cosa?”… A che serve il corpo femminile se non a essere prima di tutto visto? Non sarà allora il corpo della donna a servirsi anche di pubblicità e tv eccetera, per invadere costantemente il nostro immaginario e assumervi una posizione dominante? Non sarà una strategia darwiniana della fica, questa?
Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro (1901): La sala era già sgombra per il ballo e poche persone vi passeggiavano, mentre gli altri invitati si pigiavano ancora, fumando sigarette, sorbendo gelati, nelle stanze che fronteggiano la valle del Silenzio, dipinte pure dal Tiepolo con l'estro più fantasioso e denominate da Carlino la Cina dei mostri, la Georgica, la Galante, l'Olimpo, la Darwiniana, l'Anacreontea. Il successo della fiaba era stato così grande che soltanto le signorine parevano impazienti di ballare. Si faceva un gran chiasso intorno a Carlino e intorno alle più sicure delle presunte fate.
Va' dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro (1994): Molte macchine sollevavano gli uomini dalle fatiche del lavoro, il tempo libero per tutti era molto e così ogni essere umano poteva coltivare le parti più nobili di sé, ogni lato del globo risuonava di musiche, di versi, di conversazioni filosofiche pacate e dotte. Come se ciò non bastasse, grazie alla piattaforma volante, ci si poteva trasferire in poco meno di un'ora da un continente all'altro. I due vecchi scienziati sembravano molto soddisfatti: tutto quello che, nella loro fede positivista avevano ipotizzato, si era avverato. Sfogliando il libro ho ritrovato anche la mia illustrazione preferita: quella in cui i due corpulenti studiosi, con barba darwiniana e panciotto a quadri, si affacciano gongolanti dalla piattaforma a guardare sotto. |